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Matador

Lui  Diego, è un ex torero che svolge ormai l'attività di allenatore per giovani matador, Lei, Maria, è un avvocato con la passione di uccidere i suoi amanti con un forcone nel momento culminante dell'amplesso, come farebbero i matador durante la corrida l'altro è un ragazzo fragile che vive un rapporto simbiotico con Diego e che si prende la colpa dei loro delitti, un triangolo passionale e sconvolgente che culminerà in modo ossessivo, la sintesi di Matador è tutta qui, Almodovar dirige il suo primo thriller a tinte forti, e l'argomento che tratta Matador E' a tinte forti, l'ossessione per il sangue dei due protagonisti si scontra con la fragilità di  un giovane che è l'opposto a loro, già nell'incipt sanguinoso capiamo quanto sia grande l'ossessione per il sangue di Diego, che lo vediamo masturbarsi davanti a un film dove ci sono seghe che tagliano la testa, delitti, uccisioni varie tutte raccolte in un unico nastro, tanto per assaporare l'eccitazione che gli causa il sangue, ma Diego è anche un assassino, ha uccido anche due ragazze, i cui corpi sono scomparsi, quando poi Maria assiste Angel, il ragazzo autoaccusatasi dei delitti, le cose cominciano a peggiorare, il rapporto tra i due diventa ossessivo, morboso, perchè sono entrambi uguali, hanno la stessa fame di sangue, la stessa ossessione di uccidere, che mescolata con l'attrazzione erotica tra i due, quasi come se si fossero riconosciuti, come se sentissero a pelle che hanno un affinità elettiva mettono prima a rischio il rapporto tra Diego e la sua fidanzata, poi diventa chiaro che Angel non è l'autore dei delitti perchè mai i corpi delle ragazze sono state trovate nel giardino della casa di Diego? Poi si viene a sapere che il ragazzo alla vista del sangue sviene, non può essere lui l'assassino, come scoprirà la polizia il colpevole? E riuscirà a fermare questa catena di delitti?
Un film immenso, donato di una regia magistrale come la sceneggiatura, un opera passionale e sanguinosa diretta da un autore che comincia a capire chi è e che cosa vuole e soprattutto sa come donarlo al suo pubblico.
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.


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