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1997 fuga da New York

Chiamatemi Jena...E' questo il letit motiv del film, ed è questa la frase con la quale il film è diventato una leggenda del cinema.
John Carpenter, per una volta abbandona il cinema horror, per un film di fantascienza apocalittico, tutto muscoli e testosterone, come protagonista sceglie il suo attore feticcio Kurt Russell, che tornerà anche nel bellissimo e sottovalutato sequel.
1997 fuga da New York è diventato un film di culto; e John Carpenter nonostante si trovi in un territorio fino ad ora inesplorato, dimostra di sapersela cavare alla grande, perchè in questo film si toccano anche altri generi, tra cui la fantascienza e l'apocalisse. Per qualsiasi autore sarebbe stata una catastrofe, ma non per quel geniaccio di John Carpenter, che ha il coraggio di mettersi in gioco e vince la sua scommessa.
E' uno dei suoi migliori film appunto per questo motivo e per tanti motivi, tra cui l'assoluta freschezza della trama e personaggi accattivanti, tra cui spiccano il veterano Ernest Borgnine e Harry Dean Stanton, per la seconda volta in un film di Carpenter dopo Christine - la macchina infernale ma apparte questo, c'è la storia: il presidente è stato rapito dal conte, un criminale che vive nella parte di New York dove c'è la prigione più sicura del mondo, un luogo impossibile da raggiungere, e impossibile da uscire, e viene chiamato Jena Pliskeen purchè liberi il presidente e lo faccia tornare a casa. Qui si accorge che i torni non tornano, e che forse lo stesso presidente nasconde qualcosa...riuscirà Jena a scoprire il misfatto e rimettere le cose a posto come dice lui?
E non solo, lui deve fare in modo anche di salvarsi la pelle visto che  ha delle capsule di cianuro in corpo, e il tempo stringe, ma nel frattempo incontra strani individui tra cui un tipo bizzarro di nome mente, che conosce tante persone e sa come risolvere la questione: sarà lui ad aiutare Jena? Riusciranno a sconfiggere il conte? E cosa realmente nasconde il presidente?
Un film d'azione sorprendente, girato benissimo e con attori capaci di restare nell'immaginario sin dalla prima visione, bravissimi tutti i protagonisti, tra cui Donald Pleasance, qui nel ruolo del presidente. A pensare che Carpenter riusciva a girare piccoli film in maniera indipendente, opere che sono entrate nella leggenda e che hanno fatto la storia del cinema è un piacere scoprirli, guardarli e soprattutto recensirli per farli conoscere al grande pubblico.
Furbescamente Carpenter, lancia una certa critica sui muri che vengono alzati, per far si che i criminali rimangano dentro al ghetto, e le persone normali respirino l'aria liberi; lì dentro ci sono i reietti della società e fuori ci sono le persone per bene. Quando si guarda un film spesso certe cose non si notano, ma è giusto sottolinearle, il bene e il male non esistono, esiste solo l'essere umano, e non può vivere circondato da muri, perchè coloro che hanno alzato quei muri spesso sono più corrotti di coloro che ci vivono dentro.
CULTISSIMO.




Commenti

  1. Davvero un cult della nostra giovinezza (almeno della mia) insieme ad altri mostri sacri come I guerrieri della notte per esempio.

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    1. si è vero è un cult, i guerrieri della notte mi sa che lo cerco, grazie della dritta ^_^

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  2. super megacult! gran rece e grandissima l'accoppiata Russell-Carpenter

    cmq ho aperto un blog che spero possa servire a tutti i blog e siti che parlano di cinema. Si tratta di un unica pagina dove chiunque tramite un account facebook può commentare un film che ha visto e discutere sul giudizio con altri cinefili e volendo c'è la possibilità di pubblicizzare il tuo blog-sito in modo tale da farlo conoscere in giro. Per visitare il sito vai su:

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