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Labor Day - un giorno come tanti

Ecco un film che avrebbe meritato l'uscita al cinema, si tratta di Labor Day, ultima fatica di Jason Reitman uscita direttamente in dvd....la mia idea in proposito la volete sapere? NO COMMENT!!!
Perchè fare uscire un film così bello direttamente in video? Non c'è programmazione nelle sale? Oppure sono occupate dai soliti roboanti giocattoloni senz'anima che girano tutt'ora...aaah queste multisala, sapete di fatto hanno cancellato la magia della piccola sala cinematografica, quella dove si proiettavano i film...ma lasciamo perdere concentriamoci su questo film.

che Jason Reitman stia prendendo la strada della maturazione è piuttosto evidente, questo è un film piuttosto difficile rispetto ai suoi precedenti, soprattutto perchè tocca temi delicati come la solitudine, la depressione, ma soprattutto l'amore dopo una difficile separazione.
Per toccare certi temi bisogna innanzitutto avere una certa maturità del linguaggio cinematografico e una certa sensibilità a tempi complicati come la difficoltà ad uscire di casa, a ricominciare daccapo dopo una dura separazione.
Il film è una storia d'amore, che comincia soprattutto con l'intrusione in casa di un evaso dalla prigione, Frank Chambers che non fa del male a nessuno, anzi aiuta le persone che lo stanno ospitando, e loro aiutano lui.
Piano piano però comincia ad affezionarsi a quella strana coppia di madre e figlio, e loro lo accolgono come parte della famiglia.
Li aiuta in tutto, nel cucinare, nell'aggiustare le cose di casa, nel pulire...insomma diventa piano piano parte di quella famiglia, e con questo si innamora ricambiato di Adele Wheeler, madre di Henry, che all'inizio è stato avvicinato da Frank che gli aveva chiesto aiuto per una ferita alla gamba.
Un film che entra dentro molto piano, quasi sottovoce, ma capace di rimanerti dentro grazie alla capacità del regista di raccontare sinceramente e con semplicità una storia profonda come l'amore, renderla vivida attraverso le immagini e le scene, ma soprattutto le storie dei protagonisti, che appaiono estremamente naturali grazie alla bravura degli attori che li interpretano per altro tutti bravissimi, nessuno escluso.
Per una volta Jason Reitman, mette da parte le sue commedie per girare una storia più adulta e difficile con una regia nuda e cruda, ma che rasenta un piccolo salto di qualità di un autore che dimostra maturità registica e crescita interiore, sentiremo parlare molto spesso di Jason Reitman, soprattutto se continua nella stessa strada.
Un ottimo film come questo, avrebbe senza dubbio meritato una sala cinematografica accogliente, piuttosto che un DVD mercenario.
Voto: 8




Commenti

  1. Ne ho sentito parlare tantissimo e sempre molto bene! Dopo un 8 mi sa proprio che mi "tocca" vederlo! :)

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  2. Dopo una recensione così va recuperato per forza :)

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