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Maps to The Stars

Chi ha detto che questo film fa schifo?
Forse qualcuno che nei commenti mi ha definita fascista scrivendo di questo film come un prodotto da multiplex? Bah glielo lascio credere, la cosa palese è che non conosce il cinema di Cronenberg e scrive i suoi pezzi in modo accademico...non faccio nomi, ma sapete già a chi alludo...hehehe.
Dunque, il mio parere su questo film sta per essere espresso.
Lo trovo migliore addirittura di Cosmopolis e secondo me comincia laddove finisce Spider, i livelli sono quelli, ma bisogna saper guardarlo bene per accorgersene.

Un viaggio verso la lucida follia dell'essere umano, chi si aspettava un film sullo star system ne rimarrà deluso, perchè qui sono concentrate tutte le ossessioni psicologiche di Cronenberg, ed è di difficile fruizione soprattutto perchè chi si aspetta ancora film a tematica body horror - cosa che ha fatto di Cronenberg un maestro - lo ha etichettato in quel genere, e non riesce ad accettare o guardare che il canadese giri film differenti, se fai horror non puoi fare altro genere, è un etichetta, o meglio dire una maledizione che si porta dietro.
Io invece lo apprezzo, a parte la mezza delusione di A Dangerous Method, ha comunque fatto uscire film che valeva la pena guardare e collezionare.
Forse e dico forse, è un capolavoro imperfetto, ma non certo un film che fa schifo, per definire un film così almeno deve essere come i film di Michael Bay tanto per fare un esempio.

In questo capolavoro imperfetto almeno c'è qualcosa che non funziona come dovrebbe, una regia piatta e discontinua, che invece di creare empatia con il pubblico inspiegabilmente lo allontana, è come se la gente che guarda il film non riesca ad avvicinarsi ai protagonisti, o almeno non a tutti i protagonisti.
Bravissima Julianne Moore, che regala forse una delle migliori performance della sua carriera, e il film va visto soltanto per la sua presenza, gli altri risultano anonimi, delle macchiette a suo confronto, compreso l'insopportabile Robert Pattison che fortunatamente non è protagonista assoluto come in Cosmopolis, almeno mi sono risparmiata di guardarmelo dall'inizio alla fine, grazie David.
In questo film tutti sono pazzi, dai genitori, ai figli, Agata è uscita dall'ospedale psichiatrico dopo aver dato fuoco alla sua casa, suo fratello è una piccola star del cinema, la madre è una psicotica con parecchi segreti nell'armadio, e il padre è una specie di guru spirituale che scrive libri di psicologia, in tutto questo si aggiunge anche una donna ossessionata dalla madre che vuole interpretare la sua parte nel remake di un film, insomma non è proprio un bel quadretto familiare e personale quello che sta raccontando Cronenberg con questo film, che è una feroce critica a hollywood e al suo mondo patinato, lui ha fatto uscire l'inferno celato dai lustrini, dai bei vestiti, dalle apparizioni nei film e via dicendo...e di questo gliene dobbiamo rendere atto.
In conclusione, ci troviamo davanti a un ottimo film, che merita di essere visto con un certo sguardo distaccato rispetto ai film body/horror di cui il maestro ci ha abituato per accorgersi che vale la pena di vederlo, anche nella sua imperfezione dobbiamo comunque dire che Cronenberg ha fatto un grande film, anche se da lui ci si aspetta sempre di più, ma forse è cambiato chi lo sa?
Voto: 7 e 1/2

 

Commenti

  1. Da una parte l'ho amato, dall'altra odiato. Film davvero strano... ma da Cronenberg non mi aspettavo null'altro - detto in maniera positivissima, ovviamente.

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  2. ancpra non l'ho visto ma dopo Cosmopolis mi fa un po' paura....

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  3. anche a me è piaciuto decisamente.
    per me il vero centro e punto forte del film però è mia wasikowska, più ancora della pur valida julianne moore.

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