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Le Meraviglie

Ci sono certi film che devono essere visti con un ottica fresca, forse un po' libera dalle visioni di altre pellicole, per apprezzarle meglio e soprattutto capirle.
Le Meraviglie fa parte di questo genere di pellicole, un film su un mondo a parte, che viene invaso dalla televisione con un programma che indice un concorso a premi per le fattorie, una ragazzina il cui padre è apicoltore, - vero e proprio alter ego della regista, il cui film è fortemente autobiografico - intende parteciparvi anche se il padre non è molto daccordo di essere invaso dai media nel mondo ristretto e ricercato dove la natura regna incontrastata.

La protagonista è una ragazzina, che decide di partecipare al concorso che le cambierà la vita, anche se il padre nel suo mondo chiuso non vede di buon occhio l'invasione della tv nel suo piccolo e chiuso mondo, fatto di api che volano, e che fanno il miele che rivende ai negozi.
Un film fatto di silenzi, di paesaggi, di natura incontrastata, e di luci, un mondo dove non esiste tecnologia, dove le uniche note provengono da una radio usata dalle figlie per ballare, e prontemente spenta per non disturbare il ritmo della natura.
Due genitori che devono crescere 4 figlie femmine e che parlano due lingue diverse, la madre parla il francese il padre il tedesco, essendo nato in germania, Alice Rorhwacher narra fotografando una natura viva e pulsante, capace di trattenersi nella memoria.
E siamo alla sua opera seconda.

Ed ecco un ottimo film, sembra di guardare l'opera di un grande autore, fresca e semplice, senza fronzoli alcuni, mai pesante o pedante.
Un ottimo presagio, anche se la presenza della Bellucci nel ruolo di Milly Catena presentatrice tv della trasmissione Il Paese delle meraviglie è un po' un ripiego per vendere il film all'estero, non mi soffermo sulla interpretazione della sovracitata "attrice".
Uno dei più bei film dell'anno appena trascorso, e senza dubbio meritevole di visione, sicuramente con gli anni verrà riconosciuto come un piccolo capolavoro.
Voto: 8



Commenti

  1. Trovo tanto difficile osservare un film con occhi puliti, senza influenze di pellicole affini. Come dici tu, a volte è necessario, almeno provare a farlo. Non ho visto questo film ma la tua premessa mi incuriosisce non poco...

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  2. il trailer mi aveva incuriosita, e poi anche la locandina del film, secondo me, è geniale nella sua essenzialità. l'anno scorso non son riuscita a beccarlo il sala, mi sa che devo riprovarci, a sto giro :)

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