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The Sacrament

Ti West, Chi è mai costui?
Ai più è un nome sconosciuto, a causa della scarsa attenzione dei distributori, ma in america è abbastanza conosciuto.
Questo film è stato girato con la benedizione di Eli Roth, collega di Tarantino e si capisce benissimo la portata della pellicola quale sarà.
Si tratta di un falso documentario - oddio direte ora lo stroncherà, sapete benissimo che odio i mocumentary hehehe - girato abbastanza bene e in maniera piuttosto realistica, no, tranquilli non lo stroncherò, sono cattiva lo so, ma so riconoscere quando un lavoro è fatto bene e questo signori miei è un film riuscito.

Intanto è ispirato a un fatto realmente accaduto, il massacro di Jonestown, se volete leggere di che si tratta Qui potete leggere di questo eccidio.
Nel film i nomi della comunità e del santone, sono stati modificati, come pure le dinamiche del suicidio di massa legato alla comunità di fanatici religiosi capitanati da un uomo carismatico, il capo della setta o comunità.
La storia si incentra sulla ricerca da parte di un ragazzo della sorella, che dopo aver risolto i suoi problemi di droga e alcoolismo, entra in una comunità da cui non si può uscire, e che apparentemente la vita sia normale e tranquilla.
La Troupe di una televisione, chiamata dal fratello, entra nel villaggio incontrando uomini armati, al suo interno la vita scorre tranquilla apparentemente, e la voce di un uomo chiamato il padre invita tutti a pregare e benedice gli abitanti del villaggio.
Tutto procede bene fino all'arrivo dell'incontro con il padre, poi c'è la festa, al momento di accommiatarsi però una donna li avvicina chiedendo di poter andare via da quel villaggio perchè rimanere è pericoloso.
I giovani si insospettiscono quando quella donna gli da la bambina per farla uscire, il giorno dopo le cose si complicano, e il padre non è più in grado di controllarli.


Nel film il villaggio si chiama Eden Parish, anche se è piuttosto romanzato e modificato rispetto alla realtà in cui è stato un autentico massacro, con 909 morti suicidi e 167 sopravvissuti, un autentico bagno di sangue in nome di una comunità che non accettava la vita al di fuori di quelle quattro mura.
Il finale ve l'ho fatto capire, anche se non l'ho detto esplicitamente, comunque sia questo film si presenta completamente differente dai soliti mocumentary, e questo ne fa un autentico gioiellino tutto da guardare, ringrazio l'amico Ford per averne parlato nel suo blog e avermi fatto scoprire questa piccola ma grande chicca.
Ti West è un nome da tenere d'occhio, prima di questo film avevo visto The Inkeepers di cui parlerò prossimamente, questo film si presenta come una proiezione in diretta all'interno di un culto religioso, non è precisamente horror ma poco ci manca, ci sa fare West e lo dimostra non cadendo nei soliti clichè che hanno fatto del genere mocumentary una sorta di presa in giro del cinema horror, e ha fatto bene.
Il nome Eli Roth sulla locandina dice moltissimo, questo non è un film da prendere per le pinze o da trattare con la puzza sotto il naso, e un film da vedere, punto.
Voto: 7

 

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