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Fringe - Stagioni 1-2-3


ATTENZIONE - La recensione potrebbe contenere spoiler.
Prima di completare la visione con l'ultima stagione, è giusto recensire anche le prime tre stagioni di Fringe, una serie alla quale sono molto affezionata, sin da quando decisi di vedere la prima stagione tanto per curiosità.
 Fringe è sbarcato a casa Lynch, così per caso, e da allora tra alti e bassi, è sempre stato presente nella lista di serie tv che seguo e che prediligo.
Ovviamente io faccio - tranne per la terza stagione di twin peaks, ma questa è un altra storia - il binge watching, appena la stagione è disponibile in italiano, me la guardo tutta d'un fiato, e così è stato per Fringe.
In molti l'hanno paragonato a X-Files,  e devo dire che in molte cose sono simili, ma sinceramente parlando, in alcuni casi sono anche agli antipodi.
Universi alternativi, scienza di confine, questi sono i temi tratti da Fringe, che è e rimane una serie sci-fi, tra le migliori del nuovo millennio, d'altronde al timone c'è JJ Abrams, il creatore di Lost, e ho detto quello che dovevo dire.
La prima stagione si occupa del disastro aereo e della sparizione del fidanzato di Olivia, facciamo la conoscienza di Walter Bishop - personaggio che adoro, e che sarà il pilastro della serie - un uomo che in passato ha dovuto compiere una scelta difficile, che non vi anticipo se ancora non avete visto questa serie tv.
La serie principalmente vede la sua fuori uscita dall'ospedale psichiatrico grazie al figlio Peter, l'unica persona in grado di capirlo e che non lo sopporta perchè è stato un pessimo padre.
Tutto si concentra sullo scoprire e smascherare tassello dopo tassello, lo schema, scopriremo che Olivia da bambina ha fatto da cavia per alcuni esperimenti del dottor Bishop, e che ha alcune facoltà sensoriali, per questo da piccola l'hanno studiata.
La serie è costruita come una trama poliziesca che riprende vie alternative che toccano la fantascienza la seconda stagione è molto più lunga, e descrive l'inesorabile scoperta di un universo alternativo, tramite le scoperte del dottor Bishop.
Bishop è uno scienziato, che è stato rinchiuso in un ospedale psichiatrico per un incidente causato durante un esperimento che faceva per il governo.
Bishop svolgeva esperimenti che riguardavano, il teletrasporto, la proiezione astrale, la mutazione genetica, la resurrezione, e lo studio legato a fenomeni paranormali, tutti collegati con la scienza di confine.
Anche i casi che la divisione dell'fbi segue sono legati a questo branco della scienza, e così ci troviamo tassello dopo tassello a diversi casi che non si possono spiegare con semplici parole, e che sono tutti strettamente legati alla scienza di confine.
Poi c'è anche il personaggio di Nina Sharp, che fa da collante tra Bishop e i suoi esperimenti con William Bell, che ora si trova in un universo alternativo.
La terza stagione viaggia attraverso questo universo, e se la storia d'amore tra Olivia e Peter era il punto cardine della seconda stagione, nella terza stagione si evolve, grazie ad una Olivia alternativa, che conoscerete appunto meglio.
La vera Olivia si troverà però intrappolata nell'universo alternativo, e deve fare di tutto per tornare nel suo mondo prima che sia troppo tardi, e qui scoprirà anche numerose realtà che non immaginava, come un alternativo Walter Bishop disposto a tutto per eliminare il mondo reale, grazie ad una macchina che può azionare soltanto Peter.
Riusciranno i nostri amici a sventare il piano di Walternativo e salvare il loro mondo?
Su questo e altri ancora si basa la terza stagione.
Spero di recensire domani anche la quarta così sono pronta per il gran finale, ovviamente non voglio spoiler sulla fine, perchè me lo voglio godere puntata dopo puntata fino alla rivelazione finale.
Come faccio sempre dopotutto.
Aggiornamento, le amiche Silvia Azzaroli e Simona Ingrassia mi consigliano di tenere più in considerazione il personaggio di Peter Bishop, che non è soltanto il fidanzato di Olivia, ma uno dei personaggi fondamentali della serie, infatti fin dalla prima stagione appare chiaro che Walter non potrebbe fare nulla senza Peter, e che soprattutto nella terza stagione - spero di non sbagliarmi, in ogni caso accetto qualche consiglio a riguardo - lo stesso Peter presenta diverse sfaccettature che sono al centro del rapporto padre/figlio, del loro difficile rapporto, e del segreto che li unisce. Segreto che come ho detto in  precedenza quando verrà svelato rischia di dividerli per sempre.
Peter sparirà quando verrà a saperlo e tornerà a casa. Il rapporto con il padre si trova a questo punto decisamente compromesso, e anche il rapporto con Olivia andrà in crisi perchè lui si è avvicinato alla sua versione alternativa.
Insomma avete capito in Fringe c'è questo e molto di più, per questo ve la consiglio.
Per me è un cult, c'è poco da fare.



Commenti

  1. Articolo molto interessante. Si vede che la serie ti ha colpito. Come sai è la mia serie del cuore. Ci ho scritto non so quanti articoli insieme a Simona e senza Fringe proprio Simona ed io non avremmo mai iniziato la saga di fantascienza che stiamo scrivendo.
    Personalmente la ritengo la serie migliore degli ultimi anni nonostane i suoi difetti

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