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Blair Witch

Torna la strega di Blair, nel sequel diretto del primo film uscito nel 1999, in cui ora è il fratello di una delle vittime e un gruppo di amici ad addentrarsi nel bosco per scoprire che fine hanno fatto i ragazzi scomparsi del primo film.

Lo devo dire, il primo film della serie, pur avendo anticipato la moda degli odiatissimi da me reality horror, o found foutage come si chiamano nel mondo del cinema, meglio noti anche come Mockumentary, espediente già utilizzato da Ruggero Deodato per il suo Cannibal Olocaust, film che ancora devo vedere.
La regola per questo film è la stessa del primo, urla notturne, rametti intrecciati, rituali strani e magici, ma nemmeno in questo film si fa viva la strega di Blair.
Quindi? Mi chiederete?
Quindi nulla di nuovo sotto il sole, la solita minestra trita e ritrita che racconta con un nuovo capitolo del franchise, di altri ragazzi scomparsi per via della maledizione dei boschi della strega di Blair.
Punto.
L'hype per quanto riguarda la sottoscritta non era alle stelle, e comunque ho voluto riprovare di nuovo mio malgrado, ad assistere a questa tipologia di film.
Non nego che buona parte sia stata girata facendo in modo di ammiccare per attirare l'attenzione dello spettatore, ma sembra un banale rifacimento del primo capitolo.
Riquindi?
Avevamo bisogno di questo terzo capitolo?
Io dico di no, perciò questa fratello, faceva bene o non faceva bene a restarsene a casa sua invece di addentrarsi nel bosco?
Capisco che ci vuole un minimo di risposta per quello che successo a tua sorella che è scomparsa, certamente avrebbe risparmiato pure una morte certa ai suoi amici, che verranno risucchiati nella maledizione del bosco di Burkitsville, e nemmeno loro faranno più ritorno a casa.
Fate due più due.
La trama, è praticamente la stessa, solo che stavolta c'è il fratello di Heather a cercare delle risposte, dopo aver trovato il nastro abbandonato di sua sorella e i suoi amici.
A me sembra proprio una paraculata di quelle grosse, non so a voi, comunque sia, preferisco dedicarmi a veri horror, che a filmetti del genere, che di horror hanno soltanto il nome del genere, nome che ovviamente non meritano di figurare, data la poca originalità del progetto.
Come si dice, un occasione mancata, e fatta a quasi vent'anni dal primo film, quindi, fuori tempo massimo direi.
Sono sicura che i ragazzi di oggi nemmeno sanno che 18 anni fa è uscito The Blair Witch Project, a meno che non sono cinefili appassionati e horrorofili.
Un film banale e ripetitivo senza dubbio da dimenticare, in giro c'è di meglio.
Voto: 3

 

Commenti

  1. Pienamente d'accordo, un paio di buone scene, ma Adam Wingard è sprecato a fare queste operazioni inutili. CHeers!

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