State lontani da questo film, anzi...prendete le dovute precauzioni dalla visione, non perchè è brutto - Il film è una bomba spaccaculo di quelle che non si dimenticano, e vi assicuro che si avvicina al capolavoro, e non assoluto sicuramente tocca i vertici del capolavoro - ma perchè la storia potrà farvi impazzire, o meglio potrà farvi restare a bocca aperta.
Noomi Rapace è straordinaria, l'avevo vista nella trilogia di Millenium, ma in questo film la sua recitazione e soprattutto il suo personaggio, fa a pugni con lo spettatore, potreste voi comprendere una madre che ha affogato la vostra figlioletta, e cercare empatia con lei?
Si si può, sembra strano, una pazzia direste se non avete visto il film. Il regista è Simon Staho, uno svedese, grande amante del cinema di Bergman, state attenti ai frammenti tratti da Persona, suo capolavoro assoluto, quei frammenti anche se in apparenza non centrano nulla con il film, c'è però un legame - e il regista ce lo farà notare andando avanti con la storia tra Anna e sua figlia Daisy, la bambina concepita durante uno stupro ai danni di Anna piange tutto il tempo, e fa saltare in continuazione i provini della madre, aspirante attrice.
Il rapporto tra madre e figlia è piuttosto conflittuale, perchè Daisy è una bambina difficile e Anna si sente come intrappolata nel suo ruolo di madre, come fosse dentro una prigione da cui sembra incapace di uscire: come fare per fare smettere di piangere Daisy? Ci pensa proprio Anna, affogandola nella vasca da bagno, se credete che la cosa si risolva qui, vi sbagliate di grosso, perchè arriva un altro dolore, ben più profondo di prima, ovvero la morte della bambina.
Anna si accorgerà che l'assenza della piccola sarà un macigno troppo grande da portare sulle spalle, che tutto il resto non ha senso senza di lei, e che anche le esperienze sessuali si fanno meccaniche, fredde, mentre la mdp di Staho, cerca il confronto con lo spettatore, per avvicinarci di più al personaggio di Anna, per comprenderlo e capirlo, ed è talmente bravo da risultare quasi naturale il confronto, e anche con i provini non va di certo bene, alla fine il suo film lo farà: ma come comparsa muta; bella consolazione dopo una vita di andare e venire per provarci.
Un grande film, doloroso, lacerante, che non lascia spazio a facili congetture o archetipi, è un macigno da guardare e se siete coraggiosi anche da comprendere una persona che ha fatto un azione infame e ignobile, e guardare cosa c'è dietro questa azione...beh ve lo dico subito, non è facile da guardare e da comprendere...eppure il regista ci riesce benissimo a creare empatia con Anna, interpretata da una grandissima Noomi Rapace.
Il film da noi è ancora inedito, chissà perchè eh? Consigliatissimo se avete coraggio soprattutto.
Voto: 9
Noomi Rapace è straordinaria, l'avevo vista nella trilogia di Millenium, ma in questo film la sua recitazione e soprattutto il suo personaggio, fa a pugni con lo spettatore, potreste voi comprendere una madre che ha affogato la vostra figlioletta, e cercare empatia con lei?
Si si può, sembra strano, una pazzia direste se non avete visto il film. Il regista è Simon Staho, uno svedese, grande amante del cinema di Bergman, state attenti ai frammenti tratti da Persona, suo capolavoro assoluto, quei frammenti anche se in apparenza non centrano nulla con il film, c'è però un legame - e il regista ce lo farà notare andando avanti con la storia tra Anna e sua figlia Daisy, la bambina concepita durante uno stupro ai danni di Anna piange tutto il tempo, e fa saltare in continuazione i provini della madre, aspirante attrice.
Il rapporto tra madre e figlia è piuttosto conflittuale, perchè Daisy è una bambina difficile e Anna si sente come intrappolata nel suo ruolo di madre, come fosse dentro una prigione da cui sembra incapace di uscire: come fare per fare smettere di piangere Daisy? Ci pensa proprio Anna, affogandola nella vasca da bagno, se credete che la cosa si risolva qui, vi sbagliate di grosso, perchè arriva un altro dolore, ben più profondo di prima, ovvero la morte della bambina.
Anna si accorgerà che l'assenza della piccola sarà un macigno troppo grande da portare sulle spalle, che tutto il resto non ha senso senza di lei, e che anche le esperienze sessuali si fanno meccaniche, fredde, mentre la mdp di Staho, cerca il confronto con lo spettatore, per avvicinarci di più al personaggio di Anna, per comprenderlo e capirlo, ed è talmente bravo da risultare quasi naturale il confronto, e anche con i provini non va di certo bene, alla fine il suo film lo farà: ma come comparsa muta; bella consolazione dopo una vita di andare e venire per provarci.
Un grande film, doloroso, lacerante, che non lascia spazio a facili congetture o archetipi, è un macigno da guardare e se siete coraggiosi anche da comprendere una persona che ha fatto un azione infame e ignobile, e guardare cosa c'è dietro questa azione...beh ve lo dico subito, non è facile da guardare e da comprendere...eppure il regista ci riesce benissimo a creare empatia con Anna, interpretata da una grandissima Noomi Rapace.
Il film da noi è ancora inedito, chissà perchè eh? Consigliatissimo se avete coraggio soprattutto.
Voto: 9
è già da un po' che ce l'ho lì da vedere, e so che meriterà, ma ancora non ho trovato il coraggio :)
RispondiEliminaCi credo, è un film difficile :)
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