Volevo assolutamente guardare questa miniserie, anche perché adesso il gioco degli scacchi mi affascina anche se da piccola non mi attirava per niente, come è andata la visione?
Il gioco degli scacchi ha il suo fascino, che attira una piccola orfana in un orfanotrofio, e che diventerà un vero asso del gioco degli scacchi, riuscendo a vincere numerosi tornei, andrà persino in russia a giocare per ottenere un premio piuttosto ambito.
Ecco la storia di Beth Harmon, tratta dall'omonimo romanzo del 1983, e ambientata tra gli anni cinquanta e i sessanta, quando ancora non c'erano molte donne giocatrici di scacchi cosa, che ovviamente viene sottolineata al primo torneo in cui partecipa Beth che comincia a giocare grazie a un inserviente dell'orfanotrofio, un ottimo giocatore che le insegna a giocare, e scopre una grandissima passione per questo gioco strategico.
Potremo assolutamente definirla una storia femminista, ma sarebbe troppo riduttivo, anche per il personaggio, una giovane ragazza che insegue il suo sogno, e lo raggiunge, nonostante i pregiudizi sulle donne, nonostante tutto, riesce a farsi conoscere come un vero prodigio nel gioco degli scacchi, astuta, brillante e intelligente, si fa accompagnare spesso dalla madre adottiva, che ne diventa l'agente, fino al giorno in cui deve camminare con le sue gambe da sola.
Questo significa che deve affrontare il mondo, e deve avere il coraggio di dimostrare cosa sa realmente fare.
Una storia brillante e coinvolgente, in cui è facile immedesimarsi, la protagonista non è certamente una persona senza difetti, ma proprio per questo cominci a comprenderla e a immedesimarti in lei.
Una miniserie sorprendente e travolgente, che vi affascinerà con un gioco antico ma capace di catturare la tua attenzione, e di affascinare, ancora oggi.
Non perdete questa chicca di miniserie, ne vale decisamente la pena.
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