Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2023

L'esorcista del Papa

 Tornano alla fabbrica i film horror con la rubrica Horror Stories   Che in questi mesi ho messo un po' da parte a causa delle rassegne che ho organizzato. Siccome questa settimana ho scritto poco nel blog, stasera voglio farvi un piccolo regalo: ho appena finito di vedere L'esorcista del Papa e voglio dire la mia opinione a riguardo. Non sono stata molto attenta alle opinioni altrui, ma ho letto superficialmente alcuni titoli che stroncavano questo film, a volte è meglio non farsi influenzare dai pareri altrui e agire direttamente guardando il film in questione, che personalmente non mi è dispiaciuto. Penso però che senza Russell Crowe il film non sarebbe stato guardabile almeno la sua presenza ha reso il film un prodotto discreto, che non ha pretese di essere un grande film. In poche parole, questo film si fa voler bene, è decisamente senza infamia e senza lode, ma andiamo al dunque: ho deciso persino di tenere da parte le mie credenze spirituali perché per parlare di questo

Il Ferroviere

  C'è la vita in questo film. Ed è senza dubbio uno dei migliori films di Pietro Germi  che è anche interprete del protagonista Andrea Marcocci  che non si accorge che il mondo attorno a lui è cambiato e che se non vuole perdere la sua famiglia deve cercare di comprenderli. È difficile non amare questo film, e soprattutto è difficile non capire che Pietro Germi è stato uno dei più grandi registi italiani del Novecento. Protagonista alla fabbrica anche con questa rassegna che tante sorprese mi sta regalando. Questo ferroviere, uomo scorbutico dal carattere difficile, che ama la sua famiglia come meglio crede. Sua moglie è una donna semplice che lo ama con tutto il cuore e che vede sfaldarsi tutte le sue certezze. È solo il bambino che cerca di tenere unita la sua famiglia pur con mille difficoltà Il Ferroviere è un film commovente e bellissimo, che narra quando una persona non riesce a capire che i suoi cari hanno bisogno di essere capiti e non solo amati. È anche la storia di un uo

Decision to leave

  Sono con il tablet appena acquistato da pochi giorni perché devo partire per il solito controllo milanese del post operatorio per il tumore, e si capisce che non sto continuando con le rassegne almeno fino a giorno cinque luglio, che sarò a casa e riprendo la mia vita. Ovviamente le recensioni continuano, e stasera ne approfitto per parlare dell'ultima fatica diretta dal grande Park Chan-Wook, Decision To Leave. Chi lo ha detto che un film noir con una dark lady non possa essere anche romantico? Stavolta il grande regista coreano smette di essere violento e provocatorio e si concentra su altri aspetti non meno efficaci rispetto ad altri suoi film. Al centro c'è una storia d'amore tra un poliziotto che deve indagare su una donna, sospettata di aver ucciso il marito, e questa donna. Fin da subito Park Chan-Wook,  decide di tenere un basso profilo rispetto ad altri suoi films, in modo da creare una specie di ambiguità e dubbio nello spettatore. Le cose cominciano a cambiare

#LaPromessa2023 - Splendor

  Nuovo appuntamento con #LaPromessa2023, mi devo sbrigare a farli tutti altrimenti mi trovo incasinata come qualche anno fa xD. Comunque, ecco un altro film del grande Ettore Scola, che partecipa per la seconda volta alla rassegna dei film che ho promesso di recensire entro il 2023. Un film nostalgico sul cinema che fu, sulla sala cinematografica, però molto diverso da  Nuovo Cinema Paradiso , ma che ricalca l'amore per il cinema di un uomo, che si vede costretto a chiudere la sua sala cinematografica perché non viene più nessuno. Allora lui ripercorre con il cuore i tempi di cui era bambino, e accompagnava il padre col suo cinema itinerante in giro per l'Italia. Film che non è un capolavoro ma si fa voler bene, che ha tra i protagonisti due attori grandissimi, Massimo Troisi, e Marcello Mastroianni , che interpretano due amici, che vorrebbero continuare  a proiettare le pellicole, per non perdere quella magia, che solo la sala cinematografica può donare. Un opera non facile,

Novecento

  Un film epocale in tutti i sensi, una saga familiare che è anche un colossal, oggi film così non se ne fanno più, anche perché oggi non ci sono mostri sacri che sono entrati nella storia del cinema e l'hanno fatta. Negli anni settanta c'erano più possibilità rispetto ai nostri giorni. La storia è incentrata attraverso l'amicizia di due uomini, Olmo, figlio di contadini, e Alfredo  figlio del proprietario terriero. Un amicizia che va avanti attraverso gli eventi che hanno sconvolto l'Italia, dalla morte di Verdi , che segna la nascita dei nostri protagonisti, alla prima guerra mondiale, dove vanno a combattere, per poi passare attraverso il fascismo, alle lotte di classe, e alle lotte comuniste svolte dai contadini. La prima volta che ho visto questo film avevo 22 anni, ero una ragazzina, e già mi colpì profondamente, aspettavo un altro film del regista parmense,  Io Ballo da Sola , per questo lo volli vedere, anche per capire che tipo di cinema faceva, la seconda dive

I Registi che hanno segnato la mia vita

 E' inutile nasconderlo, tutti noi cinefili abbiamo avuto dei registi che in un modo o nell'altro, ci hanno cambiato la vita, io ne ho avuti diversi, e ogni anno se ne aggiungono altri, perché io sono sempre a caccia, curiosissima per natura, amo scoprire e conoscere parecchi autori, ecco coloro che hanno segnato la mia vita. David Lynch E' una scelta scontata lo so, sono sempre stata appassionata di cinema, lui mi ha fatto diventare la cinefila affamata di visioni che sono oggi. A Lynch devo tutto, senza di lui non sarei cresciuta, e senza di lui non sarei a parlarvi di cinema in questo blog, il suo non è un cinema facile, astratto, criptico, enigmatico, labirintico, e non è un regista da popcorn. Per approcciarti a lui devi prepararti, e lo devi studiare, passare ore e ore a leggere articoli, recensioni, condividere interpretazioni...se amate il cinema da una botta e via non fa per voi, ma se amate il cinema con la C maiuscola, vi cambia la vita totalmente. Stanley Kubric

Willy Signori e Vengo da Lontano

  Lo avevo promesso e l'ho mantenuto che entro una settimana avrei recensito Willy Signori e Vengo da Lontano  che è il suo film che più mi ha colpito quando ero ragazzina, e al quale sono parecchio affezionata, non è difficile capire il perché, e se volete ve lo spiego. La storia è molto semplice, ma lui la rende semplicemente unica, impersonando un giornalista che la sfiga ha voluto si scontrasse con un uomo che poi muore nell'incidente. Accade una cosa, Lucia la sua ragazza incinta lo va a trovare e lui, preso dal senso di colpa cerca di darle dei soldi per andare avanti, all'inizio lei rifiuta, poi, quando lei tenta di gettarsi dal tetto di una casa lui cerca di salvarla, e stavolta ci riesce anche grazie ai pompieri. Da questo momento in poi lui la aiuterà in tutto, e diventeranno persino una coppia, meglio lei che la fidanzata noiosa che se lo scopa ma non vuole dormire con lui. Le cose si complicano quando questa fidanzata scopre tutta la storia, e cerca di riprende

Le mie Notti Sono più Belle dei Vostri Giorni

  Ormai lo dovreste aver capito: nelle mani di Andrzej Zulawski   persino una semplice storia d'amore non è mai semplice, c'è sempre una destabilizzazione di fondo al centro della storia. I suoi protagonisti non sono mai persone normali, Blanche e Lucas si incontrano per caso in un bar, e tra loro esplode la passione. Lui è un malato terminare che ha scelto di stare con lei, tutti e due hanno un passato doloroso alle spalle, lei probabilmente è stata violentata dal patrigno, lui ha visto i suoi genitori morire affogati in un fiume, ma cercano il supporto l'uno per l'altra. Lei fa la veggente in uno spettacolo con un illusionista, che una volta ipnotizzata, fa uscire ciò che è nascosto dentro di se, e soprattutto lo fa uscire anche laddove non avrebbe mai creduto. Riesce a sentire tutto il marcio e i segreti dentro le altre persone e li porta alla luce. tuttavia vivono il loro amore con mille difficoltà, anche perché pur volendo vivere normalmente non ce la fanno, sono t

The Nice Guys

  Questo film lo vidi sette anni fa, nel 2016, anno horribilus per me a causa di diverse ragioni, ma non parlo dei fatti miei nel mio blog di cinema, ho deciso di recuperarlo per recensirlo, e solo questo conta, il resto ha poca importanza. Al centro della storia c'è la scomparsa di una attrice a luci rosse legata all'omicidio di un altra attrice di cinema dello stesso genere. A occuparsi di questo caso un giovane detective, ma la ragazza che è praticamente fuggita da tutto questo casino, si mette in contatto con un altro investigatore, e gli chiede di farlo smettere di investigare, avverrà uno scontro tra i due e il secondo romperà il braccio al primo. E così arrivati a un certo punto i due investigatori si associano per sbrogliare l'intricata matassa, ci riusciranno? In una serie di rocambolesche avventure, e grazie anche all'aiuto di Holly figlia di Holland, il detective col braccio ingessato, si accorgeranno che tutti quelli che hanno lavorato a un film sperimentale

Sul Globo d'argento

  Ormai lo avete capito che tipo di cinema apprezzo, dopo quasi 15 anni ormai che scrivo quasi constantemente in questo blog, che ho deciso di renderlo completo, non deve mancare nulla, e cercherò nel mio piccolo di realizzare questo mio sogno; perché diciamocelo, io adoro il cinema, per me è come l'aria, se mi manca sto male, posso definirlo semplicemente la mia droga preferita. Non mancano neanche oggi le recensioni, a cominciare dallo straordinario Sul Globo D'argento , durante la visione mi sono accorta che non avevo bisogno di ulteriori conferme per capire quanto ormai Andrzej Zulawski  sia entrato nel mio olimpo, e tra poco vedrò un altro dei suoi bellissimi film. Sul Globo D'argento è un film spaziale al tempo stesso è un opera che non tutti conoscono, eppure a causa delle sue vicissitudini con la Polonia comunista, non ha potuto realizzarlo, lo ha fatto parecchi anni dopo rimontando le scene che aveva girato e presentandolo a Cannes. E' innegabile l'eredità