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Blackhat

 

Siamo ormai alla fine,
per chiudere in bellezza ho pensato di recensire Blackhat ultimo lavoro del grande Michael Mann, dove azione e thriller si fondono, creando un film sottovalutato che merita una rivalutazione e anche una riscoperta.

Michael Mann non smette mai di stupire, in questi due mesi in cui è stato protagonista della rassegna che avevo già programmato da tempo, ha saputo sorprendermi, più che una scoperta, è stato un ripasso, ma, come dico sempre io, anche i ripassi servono, sia per comprendere la visione di un film, sia perché questi stessi film possono piacerti di più di quando li hai visti la prima volta.
E ci sono vari esempi di cui posso parlare.
Andiamo a noi.
Trama, un giovane hacker viene fatto uscire di prigione con la promessa di uno scotto di pena, se aiuta gli agenti della polizia a individuare un altro hacker, stavolta molto pericoloso che ha preso il controllo di una centrale nucleare bypassando le il sistema di autorizzazione grazie  a un malwere, il suo compito è quello di indagare sull'identità di questo hacker e assicurarlo alla giustizia.
Fin da subito capisce che la sua vita e quella delle persone con cui collabora è messa in pericolo, l'unica soluzione è correre prima che sia troppo tardi.
Altro grande film, particolarmente sfortunato, non è stato un campione d'incassi, ma lo sapete come la penso, più i film sono flop al botteghino, più necessitano di tempo per essere assimilati, compresi e apprezzati, e Blackhat sembra essere uno di questi film.
Protagonista Chris Hemsworth, giovane attore australiano, che interpreta Nicolas Hathaway che accetta la proposta degli agenti di polizia  per avere una pena più leggera di quella per cui è stato messo al fresco.
Azione, thriller e scene al cardiopalma, sono i tratti distintivi del cinema di Michael Mann e non mancano nemmeno in questo film, che ho visto stamattina nel mio blu ray originale.
Un film da vedere sicuramente, e anche da rivalutare, se lo merita.
Buona visione.

Ratings ⭐️⭐️⭐️1/2





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