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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

Django Unchained

L'omaggio di Quentin Tarantino  allo spaghetti western, soprattutto quelli di Sergio Corbucci  al quale Django Unchained  si ispira è senza dubbio sentito, sincero e soprattutto un opera di una maturità che ha superato le mie aspettative, come d'altronde le aspettative di tutti gli ammiratori di Tarantino , che da un bel po' di  anni non sbaglia un film. Ma andiamo al dunque, questo film è il canto del cigno di un autore che ormai sa come dirigere un film, soprattutto grazie alla sua grandissima cultura di incallito cinefilo, e  alle sue mille citazioni che non mancano neanche in questo splendido film. con Django Unchained , tarantino non si limita a divertirsi a citare, ma fa suo il film, come fosse una libera espressione di un personaggio nato nel cinema italiano e interpretato da Franco Nero  che fa un cameo nel film, rendendo l'opera che vive di vita propria, e cammina con le sue gambe, e questo solo i grandi registi lo sanno fare. Intendiamoci Django Unchained

Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta

Comincia la trilogia dedicata a Indy, ecco a voi il primo capitolo, questa settimana è il turno di I predatori dell'arca perduta , primo titolo dei tre film che insieme a Guerre Stellari  è entrato nel mito e nella storia delle più importanti pellicole di tutti i tempi. Per chi ama il cinema d'avventura è impossibile non prendere la trilogia di Indiana Jones , che con la sua frusta ha seminato terrore contro i cattivi che cercano reperti archeologici solo per diventare ricchi, senza capire il significato reale dell'oggetto, e la simbologia nascosta. In questo episodio Indy dovrà trovare l'arca dell'alleanza, e per farsi aiutare cerca una sua vecchia fiamma che ha un conto in sospeso con lui - l'attrice Karen Allen famosissima negli anni ottanta - ma succede che dei mercenari, o meglio dei predatori al seguito dei nazisti, vogliono arrivare all'arca prima di Indy, allora che fanno? Come Arrivarci al posto suo? Gli tendono una trappola rapendo la sua vecch

Fratello dove sei?

Signore e signori, siete pronti? Ecco la prima parte della trilogia dell'idiota dei fantastici, mitici superfichissimi, intelligentissimi e tanto altro ancora, ma non sto qui ad elencare perchè altrimenti non basterebbe un intero blog, fratellini Coen . C'è da stupirsi se ho iniziato in modo goliardico la recensione? Asssolutamente no, apparte che stasera sono di buonumore, poi perchè manca poco e c'è la notte degli oscar, che spero di vedere e commentare in diretta nel blog, vedremo, ah concentriamoci sul film. Lo stavo dimenticando, scusate, ecco ora sono tornata di nuovo in me, allora, avete presente quando siete davanti a un film e ti accorgi che la pellicola che stai guardando è divertentissima, e ha delle scene una più esilarante dell'altra, in cui i protagonisti sono uno più matto dell'altro, e nonostante ciò li trovi simpatici e fai il tifo per loro? Bene, la pellicola in questione è Fratello dove sei?  Ambientato nel profondo sud durante la grande depre

Il Grande Freddo

Premessa: Non ho una grande simpatia per la generazione dei sessantottini, motivi miei personali, ma qui non facciamo polemiche, dobbiamo parlare ma soprattutto recensire un film, allora lo faccio. Dunque dunque, Il grande freddo parla appunto di un gruppo di giovani che negli anni sessanta voleva cambiare il mondo, giovani con degli ideali che hanno vissuto il sessantotto - che in america è stato ben diverso da quello italiano, ma lasciamo perdere - giovani che si ritrovano, sposati, disillusi, imborghesiti, grazie alla morte per suicidio di un loro amico, ed ex collega di università, una coppia che prova ad avere un figlio, poi c'è un attore che è insoddisfatto della sua vita, e poi c'è la ragazza del defunto, che stringe un amicizia con uno di loro... E' senza dubbio un film malinconico, che ricorda con nostalgia quanto erano belli i tempi della gioventù e quanto siano cambiati i tempi ora che sono tutti sposati, con famiglia, e le difficoltà del quotidiano hanno ca

Minority Report

Che succede quando Spielberg incontra Philip k Dick ? Un incontro che definirei di puro intrattenimento coniato da una storia che avvince dall'inizio alla fine, un incontro magico che ha dato vita a un grande film: Minority Report . Qui il protagonista è Tom Cruise che lavora per la prima volta con Spielberg , e interpreta il ruolo di un agente precrimine, che grazie ai precog, persone che potremmo definire veggenti, hanno il modo di prevedere i futuri crimini e di evitarli. Tutto sembra andare per il verso giusto, la precrimine ha quasi annullato gli omicidi ed è un dipartimento perfetto...ma è davvero così? A cominciare a mettere la pulce nell'orecchio di questa organizzazione è una visione di una precog, la donna la più dotata, e prima ancora un agente dell'fbi che vuole vederci chiaro, e che crede che la precrimine non sia così infallibile, sicuramente ha delle pecche. Quando Agatha, fa vedere a John - Cruise - l'eco di un omicidio lui ne parla con il suo capo,

La Casa

E' il cult dei cult degli amanti dell'horror, lo dico perchè da quando mi sono avvicinata  a questo genere e leggendo vari articoli, tutti nominavano La Casa  come uno dei film fondamentali per i cultori dell'horror o del cinema di genere in generale: oggi ne parlo io. Innanzitutto devo dire che come film a basso costo è uno dei più terrificanti che ho mai visto, nel senso buono, da pelle d'oca direi, e per un film d'esordio direi che è una cosa che poche pellicole hanno fatto, forse solo L'esorcista  quando lo vidi la prima volta mi ha impressionato tanto. Ma andiamo al dunque, la trama è semplicissima, e già di per se dovrebbe fare aumentare l'acquolina in bocca, e il film è tutto concentrato su uno strano rituale che risveglia i demoni in una casa abbandonata nel bosco, rituale registrato in un vecchio registratore che i ragazzi ascoltano in un nastro, e sarà la fine per tutti, anche per una serie di motivazioni e azioni stupide che commettono i protago

Frankenweenie

Se Tim Burton non è come prima nessuno può dire che il suo talento sia scomparso, e lo dimostra questo magnifico film; Frankenweenie  pur essendo un remake di un corto uscito nell'84, che a sua volta è stato rifiutato dalla disney, adesso esce come un vero e proprio lungometraggio: e che lungometraggio. Quando Tim Burton  si da all'animazione da il meglio di se, e lo dimostrano pellicole come Nightmare Before Christmas e La sposa cadavere , non è da meno anche questo ultimo bellissimo  film. Che sia finalmente un ritorno alle origini? Lo spero bene, perchè sarebbe una bellissima novità quella di guardare i film che riesce a fare Tim e restare felice dopo la visione. Lo spero bene, anche perchè Frankenweenie  promette molto ma molto bene, la fotografia è in bianco e nero, come il corto originale, solo che non è un opera live action, ma è un vero e proprio film d'animazione, davvero ottimo, che aggiunge nuova linfa alla sua lista di capolavori, anche se è uscito dopo il

Gone Baby Gone

Ehylà, si torna a parlare di Ben Affleck , questa volta c'è l'esordio alla regia, un giallo tratto dal romanzo dello stesso autore di Mystic River  che ha regalato l'oscar a Sean Penn e Tim Robbins . Anche Gone Baby Gone  è un giallo, che racconta del rapimento di una bambina la cui madre risulta essere un irresponsabile, dedita al consumo di stupefacenti, una poveraccia che vive di espedienti. Il caso è complicato, e ha sbrogliare l'intricata matassa è un giovane agente di polizia, che agisce di buon senso e cerca veramente di capire come sono andate effettivamente le cose, per ricostruire i fatti e anche per arrestare i colpevoli. Ma non tutto è come appare, e le cose si complicano ulteriormente perchè ogni sospettato, ha degli scheletri nell'armadio, e nasconde qualcosa, c'è persino chi cerca di depistare le indagini: riuscirà il giovane agente di polizia a smascherare i colpevoli? E i colpevoli si possono definire davvero colpevoli nonostante l'atto

Ghostbuster

E' uno dei film più cool degli anni ottanta, uscito esattamente nel 1984 a rivederlo adesso non ha perso il suo smalto, ma soprattutto il suo humor acuto e intelligente. Diretto da Ivan Reitman  e interpretato da Dan Aykroyd, Bill Murray Harold Ramis  e Sigourney Weaver  che era diventata una star 5 anni prima interpretando Alien , il film è ormai diventato un classico del cinema fantastico, grazie ad una regia astuta e accattivante che strizza l'occhio sia al pubblico adulto sia ai ragazzi, che è il pubblico a cui si dovrebbe rivolgere maggiormente, ma che riesce a conquistare anche il pubblico più adulto. Il film narra di un gruppo di studiosi di fenomeni paranormali che si trova spiantato dal loro laboratorio perchè non ha pagato l'affitto, ma uno di loro ha una idea geniale, e qual'è? Fare gli acchiappafantasmi, prendere armi e bagaglini e ampliare le loro ricerche, in un primo momento la cosa sembra una pazzia, che nessuno farebbe mai, ma diventerà un successon

Pulp Fiction John Travolta day

Pulp Fiction è uno di quei film entrati nella storia del cinema, e soprattutto del costume diventando un icona, un cult movie e con il tempo anche un capolavoro. Quentin Tarantino  da grande cinefilo cinematografico, riempe il film di citazioni al cinema pulp, gangsteristico, in cui ci sono personaggi altamente sopra le righe, e costruisce un film a incastro, come le autostrade di los angeles, in cui la narrazione non è lineare, ma tratteggia le varie storie dei protagonisti. C'è Vincent Vega - un rinato John Travolta  che grazie a questo film rinverdisce la sua carriera, anche se leggenda narra che  non sia stato facile convincerlo a parteciparvi - che è il braccio destro del boss, in cui con Jules - interpretato da Samuel L Jackson  attore feticcio di Tarantino - insieme hanno il compito di prelevare una valigetta il cui contenuto rimane misterioso, e restituirla al boss Marcellus Wallace. Poi c'è l'episodio in cui Vincent deve fare divertire Mia, la pupa del boss,

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato

Un film attesissimo, da lungo tempo, doveva dirigerlo Guillermo del Toro  ma per altri  impegni ci ha rinunciato, al timone di regia torna Peter Jackson  e divide il romanzo di JRR Tolkien  in tre film. Questo è il primo film, il cui titolo è Un viaggio inaspettato  e diciamocelo subito, Lo Hobbit  è il prequel de Il signore degli anelli  e nonostante sia differente rispetto alla prima trilogia, è senza dubbio all'altezza dell'opera che l'ha preceduta. Una nuova avventura attende Bilbo Baggins, che è il protagonista assoluto questa volta, durante la visione ho avuto la sensazione di assistere alla rilettura di una fiaba, ma non un semplice raccontino per bambini, ma una fiaba capace di sorprendere il pubblico per la sua complessità, pur restando nel rispetto dei canoni del fantasy si allontana dalla prima trilogia che era più avvincente, ma forse il bello deve ancora arrivare, speriamo nei prossimi film che ovviamente guarderò e recensirò. Non mancano i camei di Frodo

Fargo

I fratelli Coen , sanno come divertire lo spettatore, ma la loro genialità sta anche nello spiazzarli, così nel 1996 escono con questo che per molti è il miglior film da loro diretto e prodotto: Fargo . Fargo  è la storia di un rapimento finito in un bagno di sangue, il cui principale colpevole è un uomo - William H Macy - che ha bisogno di una grossa liquidità, forse per debiti accumulati e che organizza il rapimento della propria moglie, per ottenere il riscatto dal suocero che è proprietario di un autosalone in cui lavora. Il problema è che i rapitori da lui ingaggiati, finiscono per far fuori qualsiasi persona si trovano davanti e che in un modo o nell'altro gli mette i bastoni fra le ruote. Molti omicidi cominciano a lasciare tracce piuttosto evidenti, e una poliziotta incinta comincia le indagini per sbrogliare la complicata matassa, e come un uccellino che raccoglie le molliche di pane piano piano, le raccoglie tutte, fino ad arrivare alla soluzione perchè i rapitori so

Argo

Opera terza di Ben Affleck , e anche stavolta non si smentisce. Dirige un film solido, che trae ispirazione da un fatto realmente accaduto durante l'occupazione dell'Ahiatollah Komehini in Iran. Il film è ambientato negli anni settanta e racconta di un operazione della CIA per liberare gli ostaggi americani, tenuti prigionieri dal regime e perciò sono impossibilitati a tornare a casa. Come fare quindi per farli tornare alle loro vite? Ci pensa un astuto agente segreto, che fingendosi produttore di un film di fantascienza che deve essere girato in Iran, cercherà in tutti i modi di camuffare gli americani facendo credere alle autorità che è gente che lavora alla produzione, naturalmente il tutto verrà fatto grazie alla complicità di gente che veramente lavora nel mondo del cinema. Non sarà affatto facile eludere le forze dell'ordine, anzi sembra quasi una missione impossibile, eppure quell'agente ostinato sa che ce la può fare, pur consapevole che rischia persino la v

Gente comune

Robert Redford esordisce alla regia con un film che è una fortissima critica all'istituzione familiare. Una famiglia borghese prova il dolore della morte del primogenito, è successo in un incidente in cui l'altro figlio più piccolo è stato testimone. Al centro di tutto c'è una famiglia devastata dal dolore, e dal rapporto ormai logoro, la persona che è chiusa è la madre, che incolpa il figlio piccolo della morte del più grande, non esplicitamente ma lo fa con il suo comportamento rigido e freddo, ma il ragazzo che cade vittima di una depressione per la morte del fratello, anche al senso di colpa che è scaturito dal comportamento freddo della madre non sa che lo stesso comportamento lei lo tiene con il marito con cui il rapporto è ormai finito. Il ragazzo comincia una terapia con un analista, che piano piano riesce a scavare nel suo inconscio per fare uscire il dolore della perdita del fratello, e soprattutto fa uscire gli scheletri nell'armadio di una famiglia orma

1941 Allarme a Hollywood

Un film incompreso, che è stato frainteso alla sua uscita. Ridere sulla guerra quando il conflitto in vietnam era finito da pochissimo tempo non deve essere piaciuto agli americani; io l'ho trovato spassoso e divertente, pieno di scene esilaranti ben calibrate da un autore che voleva fare un film scaccia pensieri, ironico, curioso, ma soprattutto diverso dagli altri, in futuro come ben sapete usciranno i capolavori Shindler's List e Salvate il soldato Ryan  che daranno la definitiva consacrazione a Spielberg . Qui dietro la macchina da presa abbiamo ancora un giovane Spielberg  che dirige una commedia, anzi un film comico ambientato durante il secondo conflitto mondiale, quando i giapponesi entrano in guerra con l'america e decidono di invadere niente popo di meno che Hollywood, il divertimento è assicurato, ma non aspettatevi l'esatto rispetto dei fatti storici, è una commedia esilarante che va presa per quello che è. Eppure c'è qualcosa di magico in questo fil

Moonrise Kingdom - una fuga d'amore

Wes Anderson  è un regista con una sua precisa poetica, per questo è più un autore di culto che per le masse, almeno per come la vedo io. In tutti i film che ha diretto e ho visto, compreso quest'ultimo c'è qualcosa che ancora non mi fa gridare al miracolo come è già successo con altri autori come i Coen , Lynch  e tanti altri. Questo non vuol dire che non lo apprezzi, anzi tutt'altro, eppure c'è qualcosa in lui che ancora non ha fatto centro. Ma andiamo al film, Moonrise Kingdom  parla di ragazzi, e quindi dovrebbe essere un film d'evasione, ma c'è una marcia in più. Wes Anderson  non si limita a fare il suo bel compitino adatto a tutti i gusti, vuole di più e lo fa cercando di dare una impronta critica sul mondo degli adulti, incapaci di osservare e stare accanto ai ragazzini. Per questo il film potrebbe risultare indigesto a chi non sa cogliere il sarcasmo nascosto nelle scene, nel film ci sono dei personaggi curiosi che rappresentano il mondo degli ad

Prima ti sposo, poi ti rovino

Nuovo appuntamento con i fratelli Coen, questa settimana ho scelto Prima ti sposo, poi ti rovino , un altra incursione nel cinema mainstream dopo l'avventura di  Mr Hoola Hop , ma non solo: è il secondo capitolo della trilogia dell'idiota, che ha come protagonisti George Clooney e Catherine Zeta Jones . Lui è Miles Massee , un avvocato divorzista che riesce a spennare chiunque gli si capita davanti, Lei è Marylin  una cercatrice di polli da sposare e poi da spennare, tutto va per il verso giusto fino a quando non capita che il marito ingaggi Miles che la frega lasciandola senza il becco di un quattrino...come fare a fregarlo nel suo stesso campo? Con una buona dose di seduzione e palpitazioni, riesce a far cadere persino l'avvocato nella sua rete, lo impalma e poi lo molla...non vi dico cosa succede dopo - sapete che odio spoilerare nelle recensioni - però vi dico che pur essendo una commedia divertentissima, alcune scene sono particolarmente esilaranti, si veda quella

Jurassic Park

E' il primo film ad aver realizzato creature create al computer, si perchè i dinosauri che vedete, non tutti ma la maggioranza sono stati creati al computer, una rivoluzione, al cinema prima di allora nessuno aveva creato creature al computer. Ma alla sua uscita quando lo vidi la prima volta in televisione non mi piacque molto, mi sembrava troppo artificiale, forse non ero ancora abituata a vedere creature digitali; ma il film rimane innovativo soprattutto per questo. E c'è di più, il film è tratto dall'omonimo romanzo di Michael Crichton , con sceneggiatura scritta dallo stesso Crichton  a quattro mani con David Koepp , possiamo definirlo film giocattolo? Blockbuster? O quello che volete voi, ma resta soprattutto un opera che riflette sui limiti dell'uomo che creando un parco giochi per dinosauri, non riflette sulle conseguenze di animali estinti milioni di anni fa e che sono praticamente sconosciuti agli uomini, la domanda più specifica del film è può l'uomo c