Un eccellente esordio alla regia, sin da subito si capisce cosa il regista vuole raccontare al suo pubblico.
Una narrazione assolutamente atipica dove la persona più pulita di questo mondo, un uomo dal carattere forte si trascina un ragazzo con dei problemi familiari, facendo di lui il suo complice negli efferati omicidi che commette, attraverso la sua immagine di impellente uomo normale, capo famiglia pulito entra nella vita della famiglia del ragazzo, divenendo quella figura paterna che manca nella sua vita.
Il ragazzo è Jamie Vlassakis, che diviene vittima e complice del più efferato serial killer mai conosciuto in australia: John Bunting.
Il film è tratto da una storia vera ed è il racconto della sottomissione del ragazzo a cui manca una figura tanto importante, e che ne diviene complice negli omicidi nonchè succube della sua autorità, e Bunting con la sua personalità forte, diviene una specie di guru nel quartiere in cui vive.
Il regista narra la normalità e il suo lato oscuro, un lato dove la facciata più pulita di questo mondo nasconde la mostruosità di una psiche malata volta a recidere vite umane senza un apparente motivo, con freddezza e senza alcun sentimento.
Il regista evita di dilungarsi sul racconto cinematografico della biografia, descrivendo gli omicidi con freddezza - il che si capisce perchè ancora non è stato distribuito da noi, dopo tutti questi anni - ed è agghiacciante la sua lucidità che rasenta una follia che è come un incubo mostruoso che ingoia qualsiasi persona gli si avvicini.
un film agghiacciante, violento, freddo di difficile digestione, eppure talmente realista da riuscire a beccarsi il premio della giuria qualche anno fa a Cannes e posso capire anche il perchè.
Un film che sottolinea la crudeltà umana fino a che punto può arrivare con una lucida analisi da rasentare la follia umana.
E il regista fa di tutto per concentrarsi su questo aspetto, filmare la realtà dei fatti, nel bene e nel male, nonostante ci si trovi spesso a dover constatare che nella persona più pulita di questo mondo si nascondi in realtà un mostro affamato di sangue.
E' questa è proprio la crudeltà della vita, con cui Jamie dovrà fare i conti dopo l'omicidio del suo migliore amico e fare una scelta, continuare a coprire i delitti di John oppure ribellarsi alla sua figura autoritaria...con tutte le conseguenze da pagare.
Un film lucido e spietato che merita senza dubbio di essere visionato.
Voto: 8
Una narrazione assolutamente atipica dove la persona più pulita di questo mondo, un uomo dal carattere forte si trascina un ragazzo con dei problemi familiari, facendo di lui il suo complice negli efferati omicidi che commette, attraverso la sua immagine di impellente uomo normale, capo famiglia pulito entra nella vita della famiglia del ragazzo, divenendo quella figura paterna che manca nella sua vita.
Il ragazzo è Jamie Vlassakis, che diviene vittima e complice del più efferato serial killer mai conosciuto in australia: John Bunting.
Il film è tratto da una storia vera ed è il racconto della sottomissione del ragazzo a cui manca una figura tanto importante, e che ne diviene complice negli omicidi nonchè succube della sua autorità, e Bunting con la sua personalità forte, diviene una specie di guru nel quartiere in cui vive.
Il regista narra la normalità e il suo lato oscuro, un lato dove la facciata più pulita di questo mondo nasconde la mostruosità di una psiche malata volta a recidere vite umane senza un apparente motivo, con freddezza e senza alcun sentimento.
Il regista evita di dilungarsi sul racconto cinematografico della biografia, descrivendo gli omicidi con freddezza - il che si capisce perchè ancora non è stato distribuito da noi, dopo tutti questi anni - ed è agghiacciante la sua lucidità che rasenta una follia che è come un incubo mostruoso che ingoia qualsiasi persona gli si avvicini.
un film agghiacciante, violento, freddo di difficile digestione, eppure talmente realista da riuscire a beccarsi il premio della giuria qualche anno fa a Cannes e posso capire anche il perchè.
Un film che sottolinea la crudeltà umana fino a che punto può arrivare con una lucida analisi da rasentare la follia umana.
E il regista fa di tutto per concentrarsi su questo aspetto, filmare la realtà dei fatti, nel bene e nel male, nonostante ci si trovi spesso a dover constatare che nella persona più pulita di questo mondo si nascondi in realtà un mostro affamato di sangue.
E' questa è proprio la crudeltà della vita, con cui Jamie dovrà fare i conti dopo l'omicidio del suo migliore amico e fare una scelta, continuare a coprire i delitti di John oppure ribellarsi alla sua figura autoritaria...con tutte le conseguenze da pagare.
Un film lucido e spietato che merita senza dubbio di essere visionato.
Voto: 8
Oh, finalmente lo hai visto anche tu!!
RispondiEliminaNon credo lo riguarderei perché l'ho trovato angosciante ma è comunque una meraviglia!
Decisamente, un film terrificante, non per la qualità, ma per quello che racconta, è la storia a inquietare maggiormente, tu l'hai recensito? Perchè gli andavo dietro da anni a questo film ^_^
EliminaL'ho recensito sì, eccolo qua: http://bollalmanacco.blogspot.it/2012/06/snowtown-2011.html
Eliminavengo subito a leggere ^_^
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