Eunice, è una psicopatica assassina, un giorno per caso incontra Miriam, una psicolabile, che diviene sua amante, schiava, e poi complice degli omicidi da lei commessi.
No, lasciate perdere certi paragoni che non centrano nulla con il cinema patinato di hollywood di Thelma & Louise, che pur essendo un cult movie non si avvicina neanche a questo film, che segna l'esordio al cinema del regista Michael Winterbottom ed è già in cerca di emozioni forti.
Ringrazio innanzitutto l'amico Ford che mi ha convinta a recuperare questo titolo dopo aver letto la recensione nel suo blog, una citazione mi sembra dovuta dato che è uno dei blogger che più apprezzo nella blogosfera.
Che film ragazzi!
Come dicevo prima i paragoni con Thelma & Louise sono piuttosto azzardati, qui non c'è hollywood, ma una storia dura, di sangue, di crimini senza nessuna redenzione.
La storia lesbo è una provocazione per sottolineare le caratteristiche delle protagoniste e il loro rapporto, incentrato sulla dipendenza della psicolabile all'assassina, l'amore non centra niente con questa storia sottolineo.
Ed è proprio su questo rapporto che è incentrato l'intero film.
Bravissima Amanda Plummer, altrettanto brava Saskia Reeves capace di discendere la follia con pochi gesti.
Sin dalle prime scene si capisce l'andatura di una storia già malata in partenza - nel senso positivo ovviamente - le due protagoniste sono delle outsiders, e sembrano vivere in un mondo tutto loro, dato che si allontanano dalla realtà.
Il loro rapporto malato ne è la prova - e non mi riferisco all'omosessualità ma alla loro psicologia - Eunice è chiaramente una psicopatica, che entra nelle stazioni di servizio soltanto per rubare, in una di queste incontra Miriam ed è l'inizio di una discesa agli inferi, senza possibilità di recupero.
Ovviamente è una storia che non può andare avanti, nonostante Miriam si illuda che possa funzionare, non sarà così.
Ottimo esordio alla regia del regista britannico Michael Winterbottom, con un film duro e lacerante, difficile e complesso, che chi si aspetta un altro Thelma & Louise ve lo dico subito ci rimane deluso.
Tutto giocato sulla psicologia malata delle protagoniste, in cui è molto facile entrare in empatia, soprattutto per il personaggio di Miriam, tanto fragile rispetto alla più forte Eunice.
Consigliatissimo, se cercate un film capace di scuotere gli animi Butterfly Kiss è il film per voi.
Voto: 8
No, lasciate perdere certi paragoni che non centrano nulla con il cinema patinato di hollywood di Thelma & Louise, che pur essendo un cult movie non si avvicina neanche a questo film, che segna l'esordio al cinema del regista Michael Winterbottom ed è già in cerca di emozioni forti.
Ringrazio innanzitutto l'amico Ford che mi ha convinta a recuperare questo titolo dopo aver letto la recensione nel suo blog, una citazione mi sembra dovuta dato che è uno dei blogger che più apprezzo nella blogosfera.
Che film ragazzi!
Come dicevo prima i paragoni con Thelma & Louise sono piuttosto azzardati, qui non c'è hollywood, ma una storia dura, di sangue, di crimini senza nessuna redenzione.
La storia lesbo è una provocazione per sottolineare le caratteristiche delle protagoniste e il loro rapporto, incentrato sulla dipendenza della psicolabile all'assassina, l'amore non centra niente con questa storia sottolineo.
Ed è proprio su questo rapporto che è incentrato l'intero film.
Bravissima Amanda Plummer, altrettanto brava Saskia Reeves capace di discendere la follia con pochi gesti.
Sin dalle prime scene si capisce l'andatura di una storia già malata in partenza - nel senso positivo ovviamente - le due protagoniste sono delle outsiders, e sembrano vivere in un mondo tutto loro, dato che si allontanano dalla realtà.
Il loro rapporto malato ne è la prova - e non mi riferisco all'omosessualità ma alla loro psicologia - Eunice è chiaramente una psicopatica, che entra nelle stazioni di servizio soltanto per rubare, in una di queste incontra Miriam ed è l'inizio di una discesa agli inferi, senza possibilità di recupero.
Ovviamente è una storia che non può andare avanti, nonostante Miriam si illuda che possa funzionare, non sarà così.
Ottimo esordio alla regia del regista britannico Michael Winterbottom, con un film duro e lacerante, difficile e complesso, che chi si aspetta un altro Thelma & Louise ve lo dico subito ci rimane deluso.
Tutto giocato sulla psicologia malata delle protagoniste, in cui è molto facile entrare in empatia, soprattutto per il personaggio di Miriam, tanto fragile rispetto alla più forte Eunice.
Consigliatissimo, se cercate un film capace di scuotere gli animi Butterfly Kiss è il film per voi.
Voto: 8
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