La fabbrica dei sogni

  Cosa c'è di meglio per chi come me adora il mistero? Assistere a un thriller dove la soluzione è ribaltata, e non dico altro. Di solito la soluzione di un mistero si allontana dai classici personaggi come l'investigatore che deve scoprire un assassino; noi spettatori già sappiamo che è innocente, allora cerchiamo di scoprire chi sia il responsabile di quei misteriosi delitti. Se fate bene attenzione - e guardate che rischio uno spoiler grosso come una casa - la costruzione di questo thriller è tale che il finale non te lo aspetti proprio. Il protagonista è un poliziotto che deve svolgere delle indagini per scoprire dei raccapriccianti delitti le cui vittime sono dei cadetti. Chi mai si sarà macchiato di questi crimini? Accanto a lui un giovane e futuro scrittore Edgar Allan Poe , che lo aiuterà nelle indagini. Un film ricco di sorprese, anche se all'inizio può sembrare lento, è vero, lo è, almeno fino a un certo punto,  poi la costruzione si incentra in maniera più inquie...

 Un Action alla Hill ? Sicuramente è roba da non perdere, eh si, perché nonostante il titolo italiano che fa più tamarro e figo, soltanto in Italia però, perché dovunque è uscito questo film si chiama soltanto Bullet to The Head , che è ancora più figo e secondo me più action. Film ingiustamente spernacchiato, e per una volta do ragione all'amico Cassidy , anche se come sempre non è stata una pellicola che ha incassato moltissimo, come la maggioranza dei film di Walter Hill , è un action solido e ben costruito, che non aggiunge molto al cinema di Walter Hill , in quanto dentro ci sono alcuni stilemi già presenti in altre pellicole, ma il suo buon lavoro di intrattenere lo fa. Cosa rende la pellicola degna di essere vista? Innanzitutto è un film coinvolgente all'ennesima potenza, anche se Walter Hill  lo ha diretto dopo essere stato chiamato da Sylvester Stallone , poco male, ha fatto bene a farlo dirigere a Hill , perché nei suoi novantuno minuti di durata io mi ci sono divert...

  Questo film è il capolavoro sci-fi del 2022, non ci credete? Vi basti pensare che è incentrato tutto sul multiverso, certo detto così suona un po' strano, ma fateci caso, cosa succederebbe se esisterebbe un altra versione  di noi stessi in un altro universo, che vive la vita che vuole vivere, senza rimpianti e senza tristezze? E cosa succederebbe se nella realtà viviamo una vita di stenti, mandando avanti una lavanderia a gettoni, e con un marito che non amiamo più? Sembra un po' semplicistica la cosa lo so, ma dentro di se ha qualcosa di molto molto profondo, che va aldilà di ciò che abbiamo e di ciò che vorremmo avere. E' vero che i protagonisti si muovono nel multiverso, ma è anche vero che nella realtà che gli appartiene devono guardarsi dentro e le persone che vivono insieme a loro, cercando di capirli e capirsi. Un film davvero sorprendente fatto di tantissime scene d'azione, molto coinvolgenti e viaggi tra un universo e l'altro. Certo sembra strano conoscer...

  Trama: Uno scrittore in crisi viene invitato da un regista di fama internazionale per editare il suo romanzo, l'editore dall'Inghilterra torna nella natia Turchia, rimanendo involontariamente coinvolto nella vita delle persone care al regista, ma il regista un giorno sparisce apparentemente senza lasciare traccia. Per chi mi conosce bene, sa che apprezzo il cinema di Ferzan Ozpetek , regista turco naturalizzato italiano, di chi ho recensito diversi film - e che prossimamente è in programma anche uno speciale a lui dedicato, stavolta settimanale, non quotidiano come di solito li faccio - e siccome ogni anno faccio la  promessa per i lettori e amici della fabbrica dei sogni, mi sono detta: quest'anno partecipa Ferzan , e siccome non erano molti i film che dovevo vedere, ho scelto Rosso Istanbul , che fino a poche ore fa, era uno dei pochissimi che non avevo ancora visto - devo vedere solo harem suarè, e prossimamente lo vedrò forse per lo special che ho organizzato - Rosso ...

 Torno alla fabbrica, dopo l'inizio delle cure per la mia lotta al cancro, comunque parliamo di cinema non di malattie, che già solo a pensarci mi viene tristezza. Siamo quasi alla fine della rassegna di Walter Hill , che tantissime sorprese mi ha dato e continua a darmi. Stavolta il soggetto della pellicola, riguarda il pugilato - l'amico Cassidy ha pensato bene di parlare di confronti con la pellicola d'esordio  L'eroe della strada  e molto torto non gliene posso dare - e una sfida tra il campione della prigione e il suo sfidante. Un soggetto che ahimè è uscito solamente in direct to video, dopo i flop dei film precedenti, ma che nonostante ciò, ha prodotto tre seguiti. Noi parliamo del primo film uscito che è diretto da Walter Hill , e che credo sia il migliore di tutti. Dico credo perché ancora non ho visto i seguiti. Lo sfidante, è in prigione per stupro, e che si dichiara innocente, mentre chi lo sfida è imprigionato per omicidio, siccome il campione di pesi massi...

  Sono fan di David Bowie dalla primavera del '93, perciò potete capire che non potevo perdere questo film, che non è solo un semplice documentario, ma un capolavoro che narra la storia di un genio assoluto della musica. Come ho scritto nella recensione di  Ennio , il documentario diretto da Giuseppe Tornatore dedicato a Ennio Morricone , come si può raccontare un genio? E per Moonage Daydream mi faccio un altra domanda, come si può raccontare un genio musicale, capace anche di recitare e dipingere a fare sculture? David Bowie non è stato soltanto un grandissimo genio musicale, ma un artista a 360 gradi, e se volete conoscerlo veramente, da Moonage Daydream dovete passare. Io sono sua fan, prima ancora di vederlo nel cult per me  Fuoco Cammina con Me , uno dei migliori film di David Lynch , un altro genio, stavolta cinematografico. David Bowie era anche un ottimo pittore e scultore, oltre che un grandissimo musicista e un grande attore, un artista come lui è impossibile n...

  Esempio ideale della rovina di un film a causa dei produttori. Potrei terminare qui il post, ma non mi sembra corretto soprattutto per chi mi legge e mi segue. Personalmente credo che Walter Hill sia un grande regista, il solo aver aspettato ben 4 anni per tornare sugli schermi la dice lunga sulle sue quotazioni a hollywood. Dopo il flop di  Ancora Vivo  di certo i produttori non si sono messi in fila per collaborare a un suo progetto, e così accetta di dirigere un film come ripiego - ma negli anni  novanta Walter Hill  ha rischiato davvero di finire nel dimenticatoio, soprattutto perché le pellicole da lui dirette non erano certamente successi eclatanti - non a malavoglia, anche perché il film in questione non è proprio brutto brutto, ha i suoi difetti, e moltissimi rimaneggiamenti. Alla fine Walter Hill ha deciso di non farsi accreditare come regista, perché si è visto buttare in fase di montaggio tutto il suo lavoro. Posso capire la sua inca**atura, il film...

Ennesimo film del grandissimo Walter Hill , regista che ho imparato ad amare grazie alla rassegna della fabbrica, e a Cassidy che mi ha fatto venire la curiosità, stavolta parlo di un altro western, genere con cui il nostro si muove molto a suo agio. Negli anni novanta le quotazioni di Walter Hill andavano a ribasso, perché molti dei film che ha diretto non hanno incassato, per dirla in termini spicci, facevano flop al botteghino, ma lui ne ha approfittato per dirigere opere difficili, sperimentali, a volte toccando generi a lui più consoni, in Italia, il film che sto recensendo è uscito solo in home video, perciò capirete che il suo non era un nome che attirava soldi, ma ovviamente questo non è sinonimo di qualità. Il film è molto bello, ho appena terminato di vederlo per la prima volta, e ve lo dico subito senza tanti giri di parole, al cinema sarebbe stato incredibile, primo perché le riprese sono a dir poco sorprendenti, come usa la mdp e come l'ha usata nel decennio in cui era...

Apprezzo molto Noah Baumbach, ma stavolta il suo ultimo lavoro non mi ha convinta del tutto, andiamo in ordine. Questo è un adattamento tratto dal romanzo di Dom De Lillo , mi aspettavo una visione audace del romanzo da cui il film è la trasposizione su grande schermo, invece mi sembra di aver assistito a un tiepido esercizio di stile. Ma come, Baumbach non riesce a dare personalità a un film tratto da un romanzo? A volte non tutte le ciambelle riescono col buco, e questo dobbiamo sottolinearlo, fortunatamente però con tutti i suoi difetti ha qualche cosa di buono. Mi ha convinta la parte della storia della moglie che prende delle pillole  sconosciute, la parte della nuvola tossica invece mi ha fatto storcere il naso. Stavolta Baumbach che generalmente riesce ad essere misurato e attento a non strafare, strafà, c'è troppa carne al fuoco, anche mal gestita, gli ingredienti non sono dosati nel modo giusto, e rendono la pellicola decisamente indigesta agli spettatori, a volte anche no...

 Negli anni novanta c'era la tendenza a rivalutare, i nativi americani, ha cominciato Kevin Costner con Balla coi Lupi , e non mi sorprende affatto che anche Walter Hill abbia voluto dirigere una pellicola simile, ma non uguale sottolineo. Protagonisti sono due giovani soldati, che  hanno il compito di scortare Geronimo e la sua tribù alla sua riserva che il governo gli ha assegnato, non sarà un impresa facile ve lo assicuro; perché? Perché ci sono sempre dei bastardi razzisti che vogliono scontrarsi con Geronimo e la sua gente, perché non li vogliono tra i piedi, perché li odiano e per tantissimi altri motivi. Sarà una guerra senza esclusione di colpi contro quei trogloditi, non con le persone che devono scortarli, ma soprattutto, sarà una avventura che cambierà profondamente la vita di quei due soldati, tanto che uno di loro farà una scelta coerente con il suo credo, perché si rende conto con rammarico, che uno di loro avrebbe meritato ben più di ciò che ha avuto. Film strao...

  Secondo episodio della saga Knives Out , e stavolta ci troviamo alle prese con una scatola cinese il cui detective è invitato a sbrogliare l'intricata matassa dietro alla misteriosa morte del padrone di una sontuosa villa; ma a sorpresa nulla è come sembra. Se ho visto il  primo episodio  e mi è piaciuto, mi pare logico che vedo anche il secondo, ma stavolta il gioco per indovinare il mistero si fa più difficile e più audace, la ricompensa però è grande. La costruzione di questo film è ovviamente non lineare, a volte hai l'impressione di perderti per strada, ma è solo una piccola percezione. Il bello è nel riuscire a indovinare prima dell'investigatore - ed è un impresa ardua ve lo assicuro - il mistero legato alla porte del padrone di casa, che invita nella sua villa alcuni suoi amici. Il gioco a cui partecipano è eccentrico e strano, tra gli ospiti c'è anche una persona il cui padrone di casa ha cercato di fregare, ma anche lei nasconde qualcosa che il protagonista ...

 Nuovo appuntamento col cinema di Walter Hill  con un film tra i meno conosciuti del grande regista americano, Trespass - I Trasgressori , che racconta la storia di due amici che dopo aver assistito alla morte di un vecchio che si è gettato tra le fiamme e aver ricevuto l'indicazione per scovare un tesoro, finiscono per imbattersi in uno scontro con una banda di gangsters neri visto che il luogo dove è inserito il tesoro è il loro territorio. Un film poco conosciuto, che sfortunatamente è uscito proprio a ridosso dell'uccisione di un giovane nero a Los Angeles negli anni novanta per colpa di alcuni poliziotti. Film accusato ingiustamente di essere razzista - non c'è nessun elemento a riguardo - è invece un opera fresca, innovativa e sperimentale diretta da un autore che non rinuncia a sperimentare anche grazie ad alcuni espedienti come il found footage, ma in maniera molto differente rispetto ai classici del genere. L'espediente delle riprese con la videocamera, ci dann...

  Ma c'è qualcosa che Ralph Fiennes non sappia fare? In ogni ruolo lo metti, riesce a dare una grandissima interpretazione, e non è esclusa anche quella di questo sorprendente film, ricchissimo di sorprese. Io pensavo che fosse uno chef che faceva mangiare carne umana ai suoi commensali, invece è molto più inquietante. Questo chef, che offre un menù speciale ai suoi ospiti, inizia un gioco terrificante e di sopravvivenza con loro, chi riesce a sopportare può tornare a casa... Sarà una lotta dura, durissima, e vi assicuro che a fuggire sarà praticamente impossibile. E' chiaro il discorso? Come diciamo noi in sicilia, ecco un film capace di farvi saltare i nervi dal nervosismo - in senso positivo ovviamente - con uno chef sadicissimo che non molla la presa sui suoi ospiti ed esige che non si facciano fotografie ai suoi piatti. Anche la maitre ha qualche rotella fuori posto, e mi sembra anche logico, e già quando salpano sull'isola dove si trova il ristorante, si capisce subit...

  Dopo aver terminato Alex De La Iglesia e Tobe Hooper , è ora di terminare la filmografia di Walter Hill , con la rassegna speciale che gli ho dedicato e che intendo completare. E ricominciamo con il seguito di uno dei suoi film più iconici  48 Ore - che ho visto tantissime volte da bambina - e che ho registrato alla tele negli anni novanta, uno dei primi che mi sono fatta in vhs, quando ancora si usavano, ovvero Ancora 48 Ore . Ancora azione, ancora avventura, ancora poliziesco, amplificato all'ennesima potenza, con un buddy movie, che è capace di divertire, e coinvolgere come solo lo zio Walter Hill sa fare. Il suo non è semplice intrattenimento, o ti diverti o non c'è piacere, ed è proprio questo che Hill fa e continua a fare col suo cinema, perché oltre questo, c'è anche una speciale autorialità che non appesantisce l'opera, sembra che non ci sia, ma se sei cinefilo la vedi, la noti, una cura nei particolari, la spettacolarizzazione delle scene che comincia e non ...

  Ultimo appuntamento con la rassegna dedicata a Tobe Hooper, ho terminato per ora, prossimamente se li trovo ci saranno gli altri film, comunque anche il nostro Tobe ha partecipato alla serie Masters of Horror, come è andata la visione? Ammetto che i due episodi diretti dal nostro amico me li sono goduti con una certa apprensione, il primo episodio è surrealistico, si chiama La Danza dei Morti , e si apre con una suggestione, le immagini riprendono un ricordo di un tempo lontano, un compleanno, in cui una madre deve proteggere le sue figlie da uno strano temporale che riduce in cenere gli invitati. La realtà è molto diversa, anzi, forse più agghiacciante di quanto si crede, c'è una madre che gestisce un ristorante con la figlia e non vede di buon occhio dei motociclisti punk che entrano nel locale. Pensa siano degli spacciatori, e non ha tutti i torti, ma i ragazzi non sono così cattivi come crede, cosa si nasconde dentro il sogno incubo della madre? La verità non tarderà ad arriv...

  Ultimo film - per ora - per la rassegna dedicata a Tobe Hooper , come ho già detto in precedenza, appena gli altri film saranno disponibili, riapro la rassegna per guardarli e recensirli, questa è una promessa; ora andiamo al dunque. Il Vestito che Uccide  è un tv movie datato 1990, e non è nemmeno tra i più riusciti di Hooper , troppo soft per i suoi standard, ma una genialata l'ha messa, la presenza di Anthony Perkins è la classica ciliegina sulla torta, soprattutto nell'ultima scena finale, non perdetevela perché è rivelatoria. Colui che ha interpretato Norman Bates, qualcosa di sinistro devi sempre aspettartelo, anche se io all'inizio non ci ho fatto molto caso e pensavo che il suo fosse un ruolo positivo; fino all'ultima, ultimissima scena, che ovviamente non rivelo, che mi ha lasciata con gli occhi spalancati. Il film narra la storia di Amy, una timida ragazza che bada alla nonna, un giorno si imbatte in uno strano mantello rosso, lo fa provare al suo ragazzo ed...

 E anche lo zio Steve sbarca alla fabbrica col suo nuovo film, il più autobiografico della sua filmografia. Steven Spielberg ci narra la sua vita, da quando ha cominciato ad appassionarsi al cinema, girando i suoi primi corti, al rapporto con i genitori e gli amici. Personalmente l'ho trovato intenso e toccante, e regalissimo, c'è anche un altro mio idolo in questo film, e veste i panni del regista John Ford , David Lynch , si proprio lui, e la scena è talmente tenera che avrei voluto abbracciarlo per aver inserito colui che ha fatto nascere in me la cinefila che sono. The Fabelmans  non è solo questo, ovviamente, potremmo definirlo una summa del cinema Spielberghiano , che nasce in un contesto particolare, la storia della sua vita. Ed è qui che sono incentrate le sue tematiche, ma dobbiamo sottolineare che è un film diretto da un regista do oltre settanta anni, un autore ormai navigato, che ha fatto davvero la storia del cinema, di certo non ci potrà mai essere la scintilla d...

Quando si parla di Non Aprite quella Porta , tra seguiti, remake, e reboot, le parole si sprecano, perché a parte qualche piccolo cambiamento la storia è la stessa, medesima per tutti i film che ho visto, e li ho visti quasi tutti, mi manca a vedere solo quello uscito l'anno scorso, e lo farò più avanti perché questa pellicola appartiene alla rassegna dedicata a Tobe Hooper , che oltretutto sta per finire. Dunque, non voglio certamente ricopiare le recensioni passate, faccio in modo che i registi ripropongono sempre la stessa storia, il pubblico lo guarda, ha quello che si aspetta e bla bla bla. Non aprite quella porta ha Leatherface che con la sua motosega fa secchi tutti, ma stavolta, una giovane ragazza scoprirà di essere cugina niente meno che di questo efferato serial killer, e non sarà la solita final girl, e il finale sarà tutto una sorpresa. Ok, detto così il film non suona affatto male, io stessa ho passato novanta minuti di divertimento, ma mi attengo a quello, non mi asp...

  Caro Tim , ti aspettavo al varco, Chi mi conosce bene sa che sono testarda, e che se adoro un regista o un autore non lo mollo neanche se mi pagano. Era dall'estate dell'anno scorso che agognavo di vedere Mercoledì , soprattutto da quando ho visto il trailer che mi ha gasata in una maniera incredibile tanto da farmi l'abbonamento a netflix per vederlo, si avete letto bene, ho fatto l'abbonamento a Netflix per Mercoledì , ce l'ho ancora, e ben presto vedrò altre serie, ma andiamo al dunque. Ho atteso il 23 novembre con la convinzione che era una operazione ghiotta, e avevo ragione, non potete immaginare la mia felicità nel sapere che Tim Burton è tornato quello di un tempo, e secondo me ha fatto benissimo a restare un po' all'ombra, in modo da poter riscattare un periodo della sua cinematografia non proprio idilliaco, siccome sono una sua fan da zoccolo duro, e di mazzate gliene ho date tante a lui, ma non l'ho mai mollato, e di questo ne vado orgoglios...

 Secondo appuntamento con #LaPromessa2023 , e stavolta è l'Italia protagonista con Paolo Virzì e il suo film Notti Magiche. Ho sempre apprezzato Paolo Virzì e il suo cinema, strettamente legato alla commedia all'italiana riveduta, corretta e aggiornata ai giorni nostri, sin da quando ho visto la sua opera d'esordio alla tele La Bella Vita che spero un giorno di recensire, quest'anno ho selezionato per voi dalla sua filmografia Notti Magiche , film che mi ha lasciato un po' perplessa, e ora vi spiego anche il perché. Non ci sono dubbi che sia un film Virziniano, c'è un gruppo di amici sceneggiatori, che vengono coinvolti nelle indagini per la morte di un produttore, con una girandola di situazioni a volte buffe, altre divertenti e via dicendo. Stavolta però non si ci diverte come per esempio altri film, stavolta ci ho visto un opera un po' sottotono, io mi aspettavo magari un gruppo di amici che passavano un estate magica visto i mondiali del '90 e mi rit...

  Un film imperfetto. Non ritengo opportuno giudicare un regista per il suo caratteraccio, tutti noi abbiamo dei difetti, chi più, chi meno, io penso che sia più logico fare una seria analisi della sua ultima opera. Si sa, che ha hollywood dal #meetoo c'è stata la cancel culture, che ha messo all'oblio le carriere di molti, e si parla di molestie sessuali, figuriamoci di un regista che è un vessatore, e che da in escandescenze per un nonnulla, hollywood ci va a nozze, specialmente se il tuo ultimo film è flop al botteghino, non te lo perdonano. Allora, Amsterdam si presenta come un mix di moltissimi generi, un mix di moltissime storie, e c'è da scervellarsi a stare attenti a tutto quanto, David O' Russell  mette parecchia carne al fuoco, e se ne strefrega dei botteghini. Dunque, il film merita di una degna visione? A mio parere si, è sempre un esperienza, seppur difficile, anche perché è un film che mette alla prova la pazienza dello spettatore, e ce ne vuole ve lo gara...