Rumore Bianco

Apprezzo molto Noah Baumbach, ma stavolta il suo ultimo lavoro non mi ha convinta del tutto, andiamo in ordine.

Questo è un adattamento tratto dal romanzo di Dom De Lillo, mi aspettavo una visione audace del romanzo da cui il film è la trasposizione su grande schermo, invece mi sembra di aver assistito a un tiepido esercizio di stile.

Ma come, Baumbach non riesce a dare personalità a un film tratto da un romanzo?

A volte non tutte le ciambelle riescono col buco, e questo dobbiamo sottolinearlo, fortunatamente però con tutti i suoi difetti ha qualche cosa di buono.

Mi ha convinta la parte della storia della moglie che prende delle pillole  sconosciute, la parte della nuvola tossica invece mi ha fatto storcere il naso.

Stavolta Baumbach che generalmente riesce ad essere misurato e attento a non strafare, strafà, c'è troppa carne al fuoco, anche mal gestita, gli ingredienti non sono dosati nel modo giusto, e rendono la pellicola decisamente indigesta agli spettatori, a volte anche noiosa, e l'eccessiva lunghezza che si fa sentire tutta non aiuta certo la visione.

Stavolta Noah Baumbach ha toppato, succede a tutti non vi preoccupate, spero vivamente che il suo prossimo lavoro sia migliore di questo e che diriga un opera più personale e meno letterale.

Personalmente non mi posso mettere tra quelli che odiano la pellicola, ne ho descritto i difetti, ora ne scrivo i pregi.

Il volersi misurare con un opera letteraria, dimostra una voglia di essere un autore più completo, e alcune trovate le ho trovate incredibili, ma, c'è anche il ma, deve imparare a saper dosare la frittata altrimenti la storia straborda.

Voler fare una cosa può essere anche buono, ma bisogna stare attenti a non strafare.

Si ok, mi sono un po' ripetuta, salva il film dal colossale disastro la parte finale che ho trovato irresistibile, dove il marito cerca di capire che razza di pillole prende sua moglie e si trova davanti a una realtà allucinante.

Non male ma da Noah Baumbach mi aspettavo di più.

Ratings ⭐⭐1/2