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Visualizzazione dei post da maggio, 2014

Club Silencio - Stagione 1 - Puntata 9 - L'aldilà e tu vivrai nel terrore

Club Silencio Special settimanale curato da Arwen Lynch Questa settimana si parla di L'aldilà e tu vivrai nel terrore, capolavoro horror di Lucio Fulci. Penultima puntata della stagione, prima della pausa estiva, lo ammetto ero tentata di modificare il tema della puntata di club silencio, e dedicarlo a tutta la trilogia, ma ho voluto rispettare il tema della puntata che avevo deciso la settimana scorsa. Ok bando alle ciance, questo è un filmone, innanzitutto evitiamo gli epiteti, film trash b movie e via dicendo, alla fabbrica dei sogni, a differenza di altri lidi snob, si ha rispetto per ogni film, a cominciare da quelli riesumati dalla tomba e rivalutati, che se ci fate caso, ogni film può essere di ispirazione per altri registi...non lo sapevate? Bene ecco, ora lo sapete. Dobbiamo ringraziare Quentin Tarantino  se oggi si parla di L'aldilà  come un capolavoro, o cult movie, e se stasera addirittura si fa uno special di Club Silencio  dedicato proprio a questo film

Son De Mar

Bigas Luna  calmati per un attimo i bollenti spiriti, dirige una storia d'amore, con al centro un triangolo. Ulisses è insegnante di letteratura, e prende stanza in una pensione locale,dove incontra Martina  di cui si innamora a prima vista, sembrerebbe l'inizio di un grande amore, che sfocia in un matrimonio e la nascita di un bambino, finchè dopo una festa Ulisses  sparisce senza un apparente motivo...quando dopo anni Martina si lega a Sierra  un imprenditore edile, e si risposa...ma un giorno una telefonata anonima manda a gambe all'aria la vita ordinata di Martina,  dall'altro capo del telefono c'è Ulisses  che le rivela di aver viaggiato in giro per il mondo e di non averla mai dimenticata...è l'inizio di una relazione clandestina che sfocierà in tragedia. Film tratto dall'omonimo romanzo di Manuel Vincent , è la storia di un triangolo che finisce in tragedia, un film a tinte forte, ben più maturo e lodevole di altri film che il regista spagnolo

La Carne

Un film che ultimamente ho apprezzato molto, qui Marco Ferreri  si spinge all'eccesso, tutto è presentato in modo estremo ed esagerato, e non richiede allo stesso tempo particolari doti recitative, infatti sembra essere tutto costruito sul volto ma soprattutto sul corpo della meteora Francesca Dellera , attrice praticamente sparita dai circuiti cinematografici, che all'epoca era in auge come si direbbe oggi, lo stesso charme e fama ora ce l'avrebbe una come Manuela Arcuri  tanto per fare un esempio... Ma andiamo a noi, il film è tutt'altro che deludente, anzi, è profondo, grottesco, sottolineato da scene particolarmente bizzarre, che a molti potrebbero suonare comiche e fuori luogo, ma proprio qui sta la sua forza, perchè Ferreri  costruisce un film volutamente bizzarro, gli stessi personaggi sono costruiti con una psicologia che prende per il culo il maschio italiano, e la femmina che si sacrifica all'altare del maschilismo che è la più forte della coppia; come

Mea Maxima Culpa - Silenzio nella Casa di Dio

Lo dico subito: questo documentario può farvi male. Credo siano conoscisuti i casi di pedofilia all'interno della chiesa cattolica, in cui tutto è peccato, andando in contraddizzione con palesi errori di cui medici e scienziati, sono arrivati a dire che certe cose sono necessarie per l'uomo e per scoprire il suo corpo, parlo ovviamente di masturbazione, dai non credo che voi non l'avete mai fatto in vita vostra no? Chi dice il contrario mente spudoratamente, ma ovviamente questo è solo un esempio, il documentario racconta casi ben più seri e drammatici come i casi di pedofilia, che puntualmente vengono insabbiati vergognosamente, da quella stessa chiesa che dovrebbe condannare certi atti, in quanto vengono considerati peccato no? La masturbazione a differenza non ha mai fatto male a nessuno, ed è liberatoria, mentre la pedofilia sappiamo tutti i danni che provoca non è vero? Ma i preti sono considerati persone perfette dalla gente comune, non come semplici esseri umani

Gigolò per Caso

Oh oh oh, e che abbiamo qui? L'ultima pellicola del mio amato John Turturro , per chi segue questi lidi, sa che è un attore apprezzatissimo da queste parti, e un regista curioso e intrigante, soprattutto dopo la visione del bellissimo e musicale  Romance & Cigarettes  che mi ha divertita non poco. In questa divertente commedia, recita a fianco di Woody Allen , che torna a fare solo l'attore in un film non diretto da lui, dopo la prova di Ho solo fatto a pezzi mia moglie del 2000. John Turturro  che oltre a dirigere il film lo scrive e lo interpreta, veste i panni di Fioravante , un timido fioraio, che si convince a fare il mestiere più antico del mondo, ovvero il gigolò, per signore sole, e si mette in società con l'amico libraio Murray Woody Allen  che gli fa da pappone, e insieme si gestiscono gli affari, ma le cose si complicano con l'arrivo di Avigail , vedova di un rabino, che farà battere il cuore a Fioravante, e dovrà scontrarsi con la comunità ebraica

Upstream Color

Il film comincia con dei ragazzini che giocano con dei vermiciattoli, per poi prendere una direzione differente, sembra che ci sia un collegamento tra i due bambini e ciò che sarà il confluire della storia... Tutto parte da una giovane donna, Kris  che viene letteralmente drogata da uno sconosciuto che le inietta uno di quei vermetti che abbiamo visto all'inizio del film, riducendola a un ebete incapace di volontà propria, fino a svuotarle letteralmente il conto corrente e a farle perdere la memoria e l'identità, ma la sua strada si incrocerà con quella di Jeff , che ha subito la stessa cosa, insieme dovranno ricostruire il loro passato e la loro vita, cancellata dalla loro memoria. Un film incentrato sul minimalismo, avvolte può sembrare lento, e la visione può risultare pesante, ma è tutto costruito apposta per sottolineare il viaggio di due persone verso la ricostruzione della loro vita, il regista costruisce la trama in modo psicologico - il film infatti è molto psic

IDA

Ed ecco la recensione di oggi, un bellissimo film d'autore che spero di farlo conoscere a chi mi legge e mi segue con affetto,  la fabbrica dei sogni resta un blog serio per questo sto lavorando sodo per dimostrare a tutti che la mia cinefilia è vera, autentica, non racconto mica balle. Allora bando alle ciance, ecco come Ida è entrato nella mia vita con il cuore. Innanzitutto ringrazio per la conoscenza l'amico J. Doinel, che mi ha consigliato la visione, poi, devo dire che l'ispirazione maggiore di Pawel Pawlikowski  per questo film è di quel grande artista chiamato Robert Bresson , regista minimalista, nel blog potete trovare due dei suoi film, Mouchette  e Au Hazard Baltazhar , ma andiamo a Ida. I dialoghi sono ridotti all'osso, per un film a metà strada tra la presenza di Dio, Anna è una suora cattolica che è estranea alle sue origini ebraiche, lo scoprirà con la visita alla sua zia,  poi c'è il contrasto con il mondo della zia, una donna facile estrov

Thor - The Dark World

Ooook spariamoci sto film. Cambio regista in cabina regia, e abbiamo un prodotto più targato marvel, piuttosto che letterato, come accadeva nel primo capitolo, questo significa, più azione, più tensione, e anche una cura per l'empatia, senza trascurare l'intrattenimento; vi sembra poco? No, è il classico film in cui tutti possono divertirsi, e il regista lo fa particolarmente bene, devo ammetterlo, anche se manca della cura che Kenneth Branagh  aveva apportato ai personaggi nel film precedente. con Loki  in prigione, ora Thor  deve combattere contro un cavaliere che vuole portare l'oscurità nel mondo usando la sua ragazza, ma ce la farà a salvare il mondo? Oppure dovrà combattere con le sue mani e fare una scelta impossibile? Alan Taylor  si limita a produrre il classico prodotto d'evasione, pur rispettando i contenuti del fumetto, che esaltano i classici eroi marvel, ma manca di quel tocco d'autore che gli ha dato Branagh , ovvero l'impronta personale.

Tutti dicono I love You

Djuna detta DJ, racconta le vicissitudini sentimentali della sua famiglia, formata da Skylar, Lane, Laura, Scott, dal padre Joe , che si innamora a Venezia  di Von  una donna sposata che tenta di conquistare in tutti i modi, con la sua complicità, della madre Steffy e del suo secondo marito Bob , ognuno vive i suoi problemi sentimentali, tra una canzone e l'altra che fa da sottofondo musicale. Tutto si complica però, quando i nostri protagonisti deragliano con colpi di testa o per meglio dire di vero e proprio fulmine, per altre persone, Skylar lascia Holden  il fidanzato per scappare con un detenuto, Lane e Laura si innamorano dello stesso ragazzo, e sono consapevoli che una di loro avrà il cuore spezzato, e Scott  diventa repubblicano, a differenza del padre che è democratico...una bella gatta da pelare eh? E' senza dubbio uno dei migliori film di Woody Allen  degli ultimi vent'anni, che racchiude in se il fascino del cinema passato con la passione per il musical,

Club Silencio - Stagione 1 - Puntata 8 - Videodrome

Club Silencio Special Settimanale curato da Arwen Lynch Questa settimana parlo di Videodrome, il capolavoro massimo di David Cronenberg Credo che a parlare di questo film si tratta di prendere un pezzo di storia del cinema. Cinema di genere ovviamente, ma capace di essere un fondamentale tassello nella storia del cinema in generale, il che non è poco; basti pensare che la prima volta che lo vidi ne fui sconvolta, non è facile assistere e soprattutto guardare le numerosissime scene forti del film, e allo stesso tempo si rendono indimenticabili agli occhi di chi guarda, e questo signori miei, solo i grandi geni del cinema sanno fare. Videodrome non è solo un horror atipico, ma racconta senza tanti giri di parole la trasformazione dell'uomo quando viene assuefatto dalle immagini del piccolo schermo, grazie a un canale pirata per così dire, e questa trasformazione è sia fisica che psicologica. Max Renn , interpretato da un ottimo James Woods  scopre casualmente videodrome, gr