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American Horror Story - NYC

 

Seconda serie tv che recensisco, per la seconda settimana ho selezionato per voi l'undicesima stagione della serie antologica ideata da Ryan Murphy e Brad Falchuck, che dal  2011 seguo appassionatamente, sia perché mi piace l'horror, sia perché amo le serie ideate, prodotte  e  dirette da Ryan Murphy e i suoi soci, essendo il mio showrunner preferito, potevo non dargli lo spazio che penso si meriti?




Esatto, adesso andiamo al dunque, e devo fare la recensione all'undicesima stagione, che di sorprese me ne ha date parecchie. Pensavo che questa stagione fosse la meno riuscita delle altre, ma mi sbagliavo, per una serie di semplici motivi che adesso vi spiegherò.
L'orrore nell'undicesima stagione si pensa sia legato a un serial killer, e, almeno in parte  centra, MA, e dico ma, si  parla anche d'altro, ed è anche facilissimo intuirlo: AIDS, è veramente lui il mostro di cui si parla.
Un mostro impossibile da sconfiggere ovviamente, perché nonostante  le cure, ancora non esiste una guarigione definitiva.
Il Serial killer comunque c'è, ma è niente rispetto alla mattanza che l'AIDS commette, anche perché la stagione comincia proprio quando si scopre questo tremendo  virus, che tanto sangue ha fatto scorrere.
Ryan Murphy, ovviamente non ne parla apertamente, almeno non all'inizio; lascia che siamo noi spettatori a intuirlo, sia attraverso gli studi della dottoressa all'inizio, sia per ciò che accade dopo ai protagonisti, attraverso l'uso delle metafore.
Naturalmente c'è anche un assassino da arrestare, un gay, che odia gli altri gay, utilizzato da un uomo anziano che all'inizio sembra quasi un amico.
Poi c'è la storia di una coppia gay, uno è giornalista, l'altro è poliziotto, con i soliti problemi che devono accettare il loro orientamento sessuale, e di non vergognarsi per come si è.
Il poliziotto era sposato con una donna innamorata (inutilmente) di  lui, e che a lui non vuole rinunciare.
Dieci episodi che sono volati via con infinite sorprese, e  devo dire nessuna delusione, perché pensavo fosse un po' noiosetta e che l'assassino non fosse quello che in realtà era, sottovalutando il fatto che il vero mostro fosse L'AIDS, e invece.
Li ho visti due al giorno, perché voi sapete che guardo tanti film, di conseguenza li ho suddivisi da sabato scorso a ieri sera dove ho terminato di vedere l'undicesima stagione con un certo entusiasmo che francamente  non mi aspettavo.
Adesso domani arriva una miniserie su amazon, interpretata da Nicole Kidman, sei puntate, un episodio al giorno fino a mercoledì Expats, quindi il divertimento alla fabbrica non finirà mai.
Buona Visione.






Commenti

  1. La puntata finale è splendida ed è riuscita a commuovermi. Il resto della stagione mi ha detto poco, onestamente.

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    1. Si l'undicesima stagione è partita un po' in ribasso devo ammetterlo anche io, poi alla fine si è ripresa finalmente, si l'ultima puntata è stata molto bella ^_^

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