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Expats

 
Nuovo appuntamento con le serie tv, e questa settimana tocca a Expats, miniserie ideata da Lulu Wang che l'ha anche diretta e prodotta dalla Blossom di Nicole Kidman che l'ha interpretata scegliendo per se il ruolo più difficile e complesso: quello di Margaret, donna che durante una passeggiata serale perde suo figlio, ma ci sono altre due donne che devono fare i conti con la propria vita: la prima è quella che ha perso il bambino,Mercy, che praticamente si è allontanato da lei, la seconda Hillary, capisce che pur non potendo avere figli, il suo matrimonio è praticamente finito.



Anche se sua madre non la riesce a comprendere perché vorrebbe un nipote, e il marito metterà incinta proprio la donna che ha perso il bambino di Margaret, che si trova a lottare con suo marito, che vorrebbe delle risposte dall'alto di una religione che la moglie non vuole praticare perché si è ormai resa incapace di credere a qualsiasi cosa di invisibile.
Intorno a loro si scatena una serie di eventi sullo sfondo delle proteste del 2014 a Hong Kong.
La serie è l'adattamento del romanzo Expats - La Vita delle  Altre di Janice Y K Lee di cui Nicole Kidman ha acquistato i diritti per un adattamento televisivo.
Una serie difficile e complessa, che personalmente non mi è dispiaciuta anche se non sempre è riuscita  a convincermi.
Eppure è stata capace di farmi osservare un lato del dolore umano che raramente si vede in una serie tv, certo ha qualche difetto, eppure, il personaggio stesso di Margaret, una donna incapace di accettare le conseguenze della scomparsa del figlio, tanto da provare un dolore difficile da mandare giù, è stata capace di farmi osservare il suo lato umano in una maniera tale da spezzarmi il cuore.
Perché è questo quello che succede, quando vedi una  donna provare un dolore tanto grande.
Anche il marito, che cerca delle risposte altrove e il suo dolore, mi hanno reso la visione di questa miniserie lacerante e con un dolore molto forte.
Gli stessi figli che cercano di andare avanti forse sono quelli più forti, e riescono a gestire meglio questo dolore.
Anche Mercy soffre, e il suo senso di colpa è diverso rispetto agli altri, perché prima soffia il marito a Hillary restando incinta, mentre questa lotta con sua madre affinché capisca che non può avere figli perché forse il suo tempo per averne è scaduto e lei non se ne rende conto.
La serie non è male, ma secondo me si poteva fare ben di più.
Buona Visione.





Commenti

  1. A me invece ha folgorato totalmente :)

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    1. No, io penso che non sia così perfetta come dicono, comunque ha un suo perché :)

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