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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

The Butler - Un maggiordomo alla casa bianca

Lee Daniels  torna al cinema, e lo fa con una pellicola che racconta la storia di un maggiordomo di colore che ha lavorato per anni alla casa bianca. No, non è uguale a 12 Anni Schiavo , non ha la stessa drammaticità della pellicola di Steve McQueen , che resta sempre migliore di questa, eppure si respira una certa atipicità, in pratica è la storia di un uomo che per anni ha obbedito ai suoi padroni bianchi, perchè semplicemente è stato educato a farlo così; nonostante abbia visto il padre morire per mano di un bianco e nonostante il figlio apre gli occhi sulla realtà e combatte per i diritti della gente di colore, e si scontra con lui, nonostante questo resta al suo posto. Le conseguenze sono una paga molto più bassa rispetto ai bianchi, e non ci vuole molto a capire il grado razzistico di certi uomini politici che "a parole" decantano diritti umani, ma  a conti fatti ognuno segue il proprio tornaconto e i propri pregiudizi. Il film resta comunque il classico prodott

In Attesa del Sondaggione settimanale...Una domanda ai lettori

Cosa vorreste alla fabbrica dei sogni? Eh si, prima o poi questa domanda la si deve fare a tutti coloro che ti leggono, non è possibile che il pubblico non abbia voce propria quando è proprio il pubblico che ti legge...cosa vorreste alla fabbrica dei sogni? Il ritorno delle rassegne? Ci ho già pensato e prestissimo ne faccio una libera, effettivamente le rassegne sono state la croce e la delizia del blog e hanno decretato in parte il suo successo, e questo non posso non trascurarlo, volete che butto via i titoli dei film che aggiungo, ovvero la listona, e lasci un po' di spazio al mistero? Può anche andare ma significherebbe per me rinunciare alla facile scelta delle recensioni da scrivere, poi se voi non la volete è un conto, la si toglie e si scrive un file word da mettere nel pc pazienza, volete la fabbrica così com'è? Ve piace assaje, se può fa... Volete una critica o più, o meno severa? Hehehe, anche questa è una cosa un po' particolare... Volete collaborazion

Club Silencio, Puntata 1 Stagione 1 - Roman Polanski - Repulsion

Club Silencio Specials Cinematografico settimanale curato da Arwen Lynch, e si spera in futuro possa partecipare anche chi come me è appassionato di cinema, questa settimana parliamo di Repulsion, capolavoro psicologico e inquietante diretto da Roman Polanski, con protagonista Catherine Deneuve. Prima ancora di David Lynch , che con il suo cinema ha esplorato l'inconscio più di qualsiasi altro regista, c'era Roman Polanski  a inquietare lo spettatore, ma il suo sguardo autoriale è diverso rispetto al maestro americano. A differenza di Lynch , Polanski  rimane ben piantato sulla terra, ma è molto più razionale rispetto al maestro americano, e con questa razionalità fa cadere lo spettatore in un incubo più reale di un sogno, ovvero la follia. La protagonista è una giovane e bellissima donna, che a guardarla non si direbbe mai avesse dei problemi a rapportarsi con gli uomini, e i corteggiatori non le mancano, ma c'è qualche problema, e lo si nota dai suoi silenzi, dall

La Vita di Adele

Ok Bando alle ciance, e prima dello special Club Silencio  che arriverà subito dopo questa recensione, contravvenendo alle mie regole per recensire film, mi accingo a recensire l'opera di Kechiche  vincitrice della palma d'oro all'ultimo festival di Cannes . Un film che colpisce, ma soprattutto un opera che cattura nel profondo, in maniera del tutto differente dai soliti film d'amore o che raccontano il percorso di maturità; protagonista un adolescente, alle prese con la scoperta di se e della propria sessualità. Ora con uno sguardo maschile il film potrebbe sembrare Voyeristico, e in parte c'è questa pecca, ma se fosse stato diretto da una donna, magari lo sguardo sarebbe stato molto differente, fermo restando che anche io essendo etero sono rimasta colpita dalle scene erotiche piuttosto spinte, eppure non c'è assolutamente niente di scabroso, perchè l'amore e soprattutto i sentimenti e le sensazioni sono quelle, è inutile divagarsi in critiche che vann

Club Silencio...Intro

Club Silencio... Special settimanale proposto alla fabbrica dei sogni Questa settimana si parlerà del Capolavoro di Roman Polanski Repulsion... Questa è l'anteprima, lo special arriverà presto,  dove ci sarà un articolo approfondito in proposito...intanto gustatevi qualche filmato

Domino

Tony Scott  regista di film patinati, dirige un film d'azione - ma non è una novità, in passato ha diretto anche altri film come L'ultimo Boyscout  e il superpatinato  Top Gun . Per questo suo ennesimo film, racconta la storia vera di Domino Harvey , cacciatrice di taglie figlia dell'attore Laurence Harvey  che ha sempre fatto di tutto per allontanarsi dal superficiale mondo dello spettacolo e ha scelto una via tutta personale, lontano anni luce da dove era arrivata. Pur con qualche riserva riuscirà a trovare la sua via, anche se sarà difficile all'inizio farsi accettare, ma ci riuscirà nonostante i pregiudizi. Nonostante i presupposti il film ha le sue pecche, fin troppo patinato e ha una fotografia troppo smorzata, a peggiorare il tutto c'è anche Keira Knightley  assolutamente fuori parte nel ruolo di Domino , poco credibile e in imbarazzo nelle scene cazzute, meglio quando è dentro ai corsetti nei film in costume con cui l'abbiamo conosciuta, per un fi

Last Vegas

Billy, Paddy, Archie e Sam , sono amici sin dall'infanzia. L'occasione per riunirsi è l'addio al celibato di Billy a Las Vegas , prima delle nozze con una ragazza più giovane di lui di trent'anni. Il viaggio a Las Vegas  avrà mille sorprese per questi 4 arzilli vegliardi, e sarà l'occasione per Billy e  Paddy di chiarire il loro passato e ricominciare forse con un nuovo amore per Billy? Non si vedono molte commedie intelligenti in giro, anzi si contano proprio sulle dita di una mano per dirla francamente con parole spicce, eppure questo film mostra una freschezza e una poesia che si contraddistinguono, merito delle bravura dei 4 attori protagonisti, Robert De Niro, Michael Douglas, - per la prima volta insieme - Morgan Freeman e per ultimo il sempre bravissimo Kevin Kline . Attori che sono dei veri e propri veterani e lo dimostra l'assoluta naturalità con cui hanno impersonificato i loro personaggi, in cui ci si riconosce perfettamente grazie alla rapprese

La Fabbrica dei sogni ha la sua versione musicale

Allora ragazzi, cominciamo bene la giornata con un po' di spam va bene? Eh si, per chi non lo sapesse, ho aperto una pagina musicale, prima L'ho chiamata The Music Diary , poi cercando su bloglovin' mi sono accorta che esisteva già un blog con tale nome e l'ho cambiato: ora l'ho chiamato  Arwen's Music Factory  ed è ufficialmente la costola musicale de La Fabbrica Dei Sogni , si perchè finalmente ho trovato un titolo che non aveva nessuno, lì comunque ci potete trovare se cliccate il link di sopra, i miei articoli approfonditi su Prince , musicista che adoro e che ho ripreso da 3 anni a questa parte, ma ben presto ci saranno altre chicche e approfondimenti vari, come quello sul brit pop a cui penso da un bel po' di giorni, appena avrò un secondo in più lo scriverò, comunque se volete passate pure a trovarmi in questa nuovissima pagina, perchè non amo solo il cinema, amo anche la musica, e vi voglio vedere numerosi anche lì ok? Grazie a tutti quanti ^_^

Orwell 1984

Il Grande Fratello è tra noi? Sembrerebbe di si, a quanto racconta questo film tratto dal romanzo omonimo di George Orwell  del 1950, che ipotizzava un futuro sotto le fauci di un Grande Fratello che tutto guarda e tutto osserva, rendendo l'uomo schiavo del partito, incapace di pensare, di amare, di sognare... si direbbe un futuro apocalittico, ma che somiglia tanto a certe realtà insignite dell'uomo: la schiavitù della dittatura. Di quaunque cosa si tratti l'uomo, senza il benestare del partito, non può stare nella società, via il pensiero, via il libero arbitrio, bisogna rispettare le regole, e chi le viola rischia di finire male. Un futuro terribile che spiega talmente tante cose, ed oggi è talmente attuale da far venire i brividi. Perchè di qualunque cosa si tratti, da che mondo e mondo, l'uomo ha sempre tentato di sopraffare, più precisamente di dominare gli altri uomini con leggi stabilite e precise che violano ogni libertà che in una normalissima democrazia

Re della Terra Selvaggia

Credo che per certi film la recensione sia poca cosa, avvolte le immagini e le emozioni valgono più di mille parole, mi limiterò a descrivere con semplicità ciò che questo film mi ha lasciato; tenendo presente che come film di questi tempi sia più unico che raro e di emozioni ne da parecchie, soprattutto perchè lo si riesce a respirare, e soprattutto si riesce a vivere!!! E scusate se è poco. Sinceramente getto la spugna, non posso fare una semplice recensione di un opera così maiuscola da rasentare in me addirittura il timore di non trovare le parole adatte, e di non esserne all'altezza del mio compito di critica, ma va bene visto che il mio compito è quello di dare un parere lo do. Innanzitutto il film è un viaggio attraverso il quale la bambina protagonista si trova a seguire la legge della sopravvivenza dopo un disastroso uragano, e ti credo una bimba così piccola è piena di timore e di paura, deve imparare a cavarsela da sola, perchè il padre è malato e non ha i mezzi nece

I tre Moschettieri

Ecco l'ennesima versione, questa volta in 3D delle avventure dei tre moschettieri, creati dalla penna di Alexandre Dumas  e filmati questa volta da Paul WS Anderson , regista di film fantascientifici, tra cui la saga horror Resident Evil  in cui è protagonista sua moglie Milla jovovich , presente anche in questa pellicola. Maestoso, roboante, fracassone, il classico blockbuster ma questa volta a tre dimensioni, sinceramente non aggiunge molto al classico di Dumas  al di fuori di una spettacolarizzazione faraonica da film giocattolo per incassare soldi. Peccato perchè questo 3D sarà anche fico, ma secondo me toglie l'anima ai film, e di certo le potenzialità di una pellicola che potrebbe essere grande cascano come un castello di sabbia. Ma, il 3D è di moda, e allora spingi il pedale su di esso, ma a che pro? E' mai possibile che bisogna usare i computer ormai per fare film? Vedremo mai un film fatto con l'anima? Finchè il 3D tira allora spingono il pedale su di esso

Lo sguardo di Satana - Carrie - risultati sondaggio + recensione

Ecco i risultati del sondaggio, si comincia con questi, poi c'è la recensione al remake, come volevasi dimostrare ha vinto la prima versione, cioè quella diretta dal grande Brian De Palma che ho recensito proprio  Qui , lo dirò, il risultato era un po' scontato e sinceramente alla notizia di un remake, targato Kimberly Pierce  ho storto un po' il naso. Semplicemente perchè non ritengo corretto l'uso spropositato di remake, reboot e rifacimenti vari perchè il film esiste già, quindi perchè rifarli? Risposta corretta SOLDI!!! Nient'altro che soldi. E l'originale di De Palma  ha stravinto nel sondaggio, il remake non ha ricevuto NESSUNA VOTAZIONE!!! Quindi cari gestori degli studios, perchè non vi rivolgete al pubblico prima di buttare i vostri soldi e soprattutto I NOSTRI in produzioni inutili sperperando il nostro/vostro denaro? Il risultato è evidente: il film di De Palma  vince all'unanimità. Nessun messaggio arrivato quindi mi accingo a fare la recen

BOOMSTICK AWARDS 2014

Ok ora tocca a me, dopo la scoperta di questo premio e la mia sorpresa di essere stata premiata da uno dei blogger che più stimo in assoluto, il mitico Ford  di  White Russian, cinema e non solo all'ultimo sorso  faccio anche io la mia parte e premio i sette blog scelti da me medesima, dunque il premio parte da un altro blogger, Mr Hell del blog  Book and Negative  da cui parte la simpatica iniziativa ed ha la paternità del premio, allooora, ecco le regole... Il Boomstick Award è un premio per soli vincenti, semplicemente. Come si assegna il Boomstick? Ufficialmente non per merito...I meriti non centrano in questa storia (cit.) Si assegna per pretesto. O con ottime scuse, se preferite. In ciò essendo identico a tutti quei desolanti premi ufficiali che s'illudono di vantare qualcosa il Boomstick Award, dunque,  possiede quel valore che voi attribuite ad esso. Nulla di più, nulla di meno. Per Conferirlo è assolutamente necessario queste semplici e inviolabili regole:

Io e Te

Ed eccocci a uno dei migliori film di Bernardo Bertolucci , che per l'occasione ritorna in italia per raccontare una semplice storia di ragazzi. Un fratello e una sorella si ritrovano per caso nello scantinato di casa e passano forzatamente del tempo insieme, il ragazzo Lorenzo, decide di stare lontano da tutto e da tutti e stare per i fatti suoi, quando nel suo spazio irrompe Olivia, tossicodipendente e arrivata per raggiungere il padre, i suoi piani vanno a farsi benedire. Questa volta il buon Bernardo Bertolucci  traduce per lo schermo il romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti  e sceglie come protagonista un esordiente assoluto, Jacopo Olmo Antinori , e se devo dirla tutta era da tempo che in Italia non si vedeva un film così fresco e semplice da rasentare la poesia, ebbravo Bernardo , ci sei mancato bentornato. Un piccolo ma grande film, come altrimenti descrivere questa opera maiuscola del grande Bertolucci  che a quasi dieci anni torna al cinema dopo il sorprendente The

Karate Kid - Per vincere domani

Chi era pischello negli anni ottanta se lo ricorderà benissimo questo film, si il primo, unico inimitabile nonchè mitico per i ragazzi della mia generazione Karate Kid , si il film che ha lanciato Ralph Macchio  come teen star per adolescenti negli anni ottanta, a guardarlo oggi sembra non aver perso lo smalto del tempo, lo vedevo all'epoca con mio fratello appassionato di arti marziali, durante le cene in famiglia, quando eravamo tutti uniti, e prima che i miei divorziassero...vabè ma questa è un altra storia in cui è inopportuno parlare qui, limitiamoci a parlare del film che è meglio. Alloooora, eh si, il buon vecchio Ralph Macchio  divenne un divo pop in quegli anni, coaudiuvato anche dall'attore orientale Noriuki "Pat" Morita nel ruolo del maestro che insegna a Daniel il karate, per sconfiggere la banda di teppisti che se lo sono messo sul naso, e così tramite metti la cera, e togli la cera, insegna le prime basi dell'arte marziale al ragazzo, che all

La casa Muta

Ecco a voi un piccolo e onesto esercizio di stile, capace di incatenarti alla poltrona, e non darti l'illusione di stare assistendo al solito horror pecoreccio. All'inizio credevo di assistere al solito e odiatissimo reality horror, invece mi sono ricreduta, certo non è un capolavoro, e non lo sarà mai ma mi ha fatto passare un ora e passa ad alta tensione, e di questi tempi è cosa più unica che rara. Tornando a noi, e alla recensione di oggi, inquietante, lugubre non si capisce che strada prende, perchè il regista è capace di atterrire lo spettatore portandolo fuori strada, e quando tu credi di aver capito ti devi ricredere, perchè niente è come appare, e cosa fondamentale, sa giocare bene le sue carte e scusate se è poco. Ci troviamo dalle parti dell'horror claustrofobico, ricchissimo di colpi di scena, il film è un lunghissimo piano sequenza in cui tutto accade, senza che lo spettatore intuisca cosa sta per accadere, un gioco ad incastri intelligente e audace dir

Mrs Doubtfire

Daniel  è un doppiatore sull'orlo della disoccupazione, è sposato con Miranda  ed è molto legato ai suoi figli, ma il rapporto con la moglie entra in crisi non appena si accorge che ha fatto troppa baldoria in casa con i figli e alcuni amichetti, ovvero questa è la classica goccia che fa traboccare il vaso, e così la coppia si separa...ma l'uomo non può restare separato dai figli a cui vuole un bene dell'anima e come stratagemma si traveste per fare da "bambinaia" o meglio da tata ai suoi figli per stare più vicino a loro dato che li può vedere una volta a settimana...ma tra equivoci e risate prima o poi il suo trucco verrà scoperto...e allora dovrà fare i conti con la realtà. Un film divertentissimo, che allo stesso tempo fa riflettere sulla famiglia e sugli affetti, la cosa migliore è ovviamente il trasformismo di Robin Williams , che anche questa volta si riconferma grandissimo istrione della commedia americana, qui portato ai massimi livelli, lo poss

Nebraska

Un film che è un viaggio alla riscoperta degli affetti, una storia a tratti folle, quasi incredibile, considerata la voglia del genitore, un uomo anziano Woody Grant  che crede di aver vinto un milione di dollari alla lotteria, e vuole fare un viaggio chiedendo a suo figlio David Grant di accompagnarlo. Ma visto che il ragazzo si accorge subito che non c'è possibilità che prenda la vincita, perchè si tratta di un imbroglio allora l'uomo dice che ci andrà da solo a piedi. Considerando l'età avanzata dell'uomo non arriverebbe mai dove dovrebbe andare, così il ragazzo si convince ad accompagnarlo. Non appena i parenti e i vicini vengono a sapere della sua strana vincita, cominciano a pretendere soldi, e a chiedere debiti indietro; ma sono debiti inesistenti, considerato quello che ha fatto lui per loro, una scusa tira l'altra per accaparrarsi qualche soldo pure loro... Quando però alla realtà dei fatti si accorgono che l'uomo non ha vinto niente, le loro rich