Showgirls

Showgirls all'epoca dell'uscita ben 24 anni fa, da tutti stroncato e vincitore di ben 8 razzie awards, in cui Paul Verhoeven stesso è andato a prendere i premi, mostrando simpaticamente di accettare le critiche negative, adesso dico la mia, e vi mostro i lati negativi - ce ne sono diversi che vorrei condividere con voi - e quelli positivi.
Ricordando che, come film negli ultimi anni è stato rivalutato.

Cominciamo con l'introduzione.
Fermo restando che quando lo vidi la prima volta nell'estate del '96 non mi dispiacque, a rivederlo l'ho nettamente ridimensionato, però è giusto che esprima cosa è veramente riuscito e cosa no.
Lati Positivi
Paul Verhoeven con questo film, cerca di mettere in luce il lato oscuro dietro ai luccichii del mondo dello spettacolo, e lo fa in modo intelligente, strabuzzeranno quelli del #meetoo hehe, si, qui ci sono anche quelli che ce provano, il regista lo racconta alla sua maniera ovviamente. L'altro lato positivo è il modo in cui è girata la pellicola, dal punto di vista tecnico non si può dire nulla a Verhoeven, anche se stavolta ha optato per un film patinatissimo.

Lati Negativi
Ci sono anche i lati negativi, dal punto di vista narrativo, è il suo peggior film, stavolta l'accoppiata Verhoeven/Eszterhas, non ha fatto centro, e la voglia di scandalizzare a tutti i costi ha rovinato un film che aveva le giuste qualità per essere ben più di quello che è.
L'eccessiva volgarità, rende alcune scene involontariamente comiche e a tratti fastidiose, i personaggi si muovono in un mondo irreale, dove chi mostra prima la fica ha accesso all'olimpo degli dei.
L'unico personaggio reale, sembra essere Molly, l'amica di Nomi, che è anche quella con una reale umanità
Anche James l'amico che le paga la cauzione, è un realtà una maschera, che dice la stessa cosa a tutte solo per portarsele a letto, per poi finire a fare il suo numero con un sacco di buuuh e a gestire un negozio di alimentari, non c'è niente di artistico solo superficialità.
Kyle McLachlan…Oh mio Dio, Paul Verhoeven non ti perdonerò mai per aver reso uno dei miei attori preferiti un perfetto coglione.
Gina Gershon prima ballerina bisessuale, che vorrebbe scoparsi Nomi, ma non lo fa perché è in competizione con lei, una vera stronza patentata, ma solo in apparenza.
Elizabeth Berkley, che il regista voleva lanciare come la nuova (chi? Ma non scherziamo dai) Sharon Stone, non ha né il talento, né il carisma e né la perversione dell'attrice appena nominata, la sua interpretazione è anonima e priva di pathos.
E ci sarebbe tanto da dire su Showgirls, che alla sua uscita è stato un flop, il fatto è che non ci sia neanche una scena che rende memorabile il film, lo script è accettabile ma solo fino a un certo punto, poi si perde in un turbinio di volgarità che ammazzano il film e le sue potenzialità
Potrei definirlo come la versione pop di Eva contro Eva, ma non paragono questo filmetto a un capolavoro, non ne ho il coraggio.
Ci ritroviamo domani con un altro film di Paul Verhoeven, in cui ritorna alla fantascienza, e credo che sia anche migliore di questo film, tutti pronti domani a caricare i fucili contro gli insetti giganti in Starship Troopers - Fanteria dello spazio.