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Verso Il Sole

Un vero e proprio testamento spirituale, termina con questo film la carriera di uno dei cineasti più ingiustamente maltrattati dall'industria hollywoodiana, e fare questa recensione per me si sta rivelando dolorosa, perché il viaggio nel suo cinema è stato incredibile.

Una rassegna coinvolgente ed emozionante questa dedicata a Michael Cimino, sinceramente non me l'aspettavo, eppure è stato così.
Leggere recensioni, articoli, scoprire i motivi del suo allontanamento dall'industria cinematografica, scoprire filmati e via dicendo, durante le visioni dei suoi film e anche dopo, mi ha commossa molto, perché Cimino era, che lo si voglia o no, uno dei registi che meritano maggiore attenzione, e per quanto mi riguarda, ormai ha un posto di riguardo nel mio olimpo personale.
Verso il Sole vero e proprio canto del cigno, di un autore che ha voluto regalare al mondo la sua opera più definitiva, si capisce benissimo che questo è il suo ultimo film, o se non lo era allora, ha fatto in modo di metterci tutto il possibile e l'inimmaginabile, chi se ne frega se non incassa? Il film è il suo ultimo capolavoro, almeno questo è il mio parere.
Un adolescente gravemente malato, rapisce un medico per raggiungere la montagna sacra dove c'è un fiume capace di guarire ogni malattia, all'inizio il medico materialista si incazza con il ragazzino che è stato capace di allontanarlo dal suo mondo, poi man mano che passa il tempo si rende conto che quello potrebbe essere un viagio iniziatico per qualcosa di ben più profondo e spirituale.
Accade qualcosa tra i due, nasce l'empatia tra il medico e il giovane blue, lui cerca di convincerlo a tornare all'ospedale, ma blue vuole raggiungere quella montagna, e ostinatamente dice che ci vuole andare, e questo causa degli scontri con il medico, quando raggiungono la casetta di un vecchio navajo, il medico crede che sia stato tutto un bluff, poi accade qualcosa di impensato che gli farà cambiare idea.
Gli attori protagonisti di questo straordinario film sono Woody Harrelson e John Seda, che interpretano il medico e blue, comincia con un rapimento, e si trasformerà in un viaggio di speranza e di guarigione da tutte le ferite interiori che si portano dietro tutti e due.
Un grandissimo film, maestoso, come era capace di fare Michael Cimino, un regista immenso che la settima arte ha perso e che non troverà mai più in altri autori.
Chiude qui una delle rassegne più sentite organizzate per la fabbrica dei sogni, Grazie Michael Cimino per l'enorme eredità che hai lasciato alla settima arte.
Film imperdibile, se vi dite appassionati di cinema e non avete visto un solo film diretto da questo grandissimo genio, perché di genio sto parlando, rivedete davvero il vostro stato.


Commenti

  1. Forse non il più bello di Cimino, ma di sicuro quello che ho amato di più. Il finale è commovente, bellissimo...

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    1. Ho adorato questo film, anche se il migliore per me resta i cancelli del cielo

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