Un film al cardiopalma, dove niente e nessuno sono come sembrano, tranne il capitano, che si dimostra molto coraggioso ad affrontare i suoi rapitori, rischiando persino la vita, quando un gruppo di banditi o meglio dire pirati, entra nella sua nave, e mette in ostaggio l'intero equipaggio, salvo poi prendere solo il capitano, per un motivo non specificato, forse per compiacere un capo invisibile che detta ordini, ma sotto sotto si sa che è la solita guerra tra poveri, rappresentata dai banditi, e ricchi, rappresentata dal capitano e la sua flotta. Paul Greengrass torna al cinema con un opera all'apparenza noiosa, ma una volta iniziato il film ti accorgi che è esattamente l'opposto. Furbescamente non perde mai il filo del discorso e non lascia indizi o rivela flashback che possano distrarre lo spettatore. Tutto è narrato alla luce del sole, quasi come fossimo anche noi dentro quella nave. Ma il film è di per se una grande metafora sulla rabbia creata dalle differenze
15 anni insieme a te, viaggio nel mondo del cinema e della tv a 360 gradi