Un film al cardiopalma, dove niente e nessuno sono come sembrano, tranne il capitano, che si dimostra molto coraggioso ad affrontare i suoi rapitori, rischiando persino la vita, quando un gruppo di banditi o meglio dire pirati, entra nella sua nave, e mette in ostaggio l'intero equipaggio, salvo poi prendere solo il capitano, per un motivo non specificato, forse per compiacere un capo invisibile che detta ordini, ma sotto sotto si sa che è la solita guerra tra poveri, rappresentata dai banditi, e ricchi, rappresentata dal capitano e la sua flotta.
Paul Greengrass torna al cinema con un opera all'apparenza noiosa, ma una volta iniziato il film ti accorgi che è esattamente l'opposto. Furbescamente non perde mai il filo del discorso e non lascia indizi o rivela flashback che possano distrarre lo spettatore.
Tutto è narrato alla luce del sole, quasi come fossimo anche noi dentro quella nave.
Ma il film è di per se una grande metafora sulla rabbia creata dalle differenze sociali tra ricchi e poveri, come ho detto prima.
Tom Hanks per la prima volta in un ruolo d'azione ad alta tensione, che rinvigorisce finalmente la sua carriera dopo una serie di film al di sotto delle sue reali possibilità.
La regia di Greengrass è acuta e brillante e sapientemente gioca con gli spettatori tenendo sempre alta la tensione, ma di questi tempi questa cosa è più unica che rara...non si trova da nessuna parte un regista capace di giocare così con le persone.
E le carte le sa giocare bene, la partita la vince lui, non il pubblico, grazie anche a una sceneggiatura tratta da una storia vera precisiamo, e alla recitazione grandiosa di Tom Hanks che riesce ad essere naturale, quando c'è il rischio di non riuscire ad esserlo.
Non possiamo affatto chiedergli di più.
Un filmone come questo merita di essere visto e rivisto, soprattutto collezionato.
Da non perdere perchè mostra il volto inedito di un grande attore ultimamente usato in pellicole che non lo valorizzavano come meritava.
Voto: 8
Paul Greengrass torna al cinema con un opera all'apparenza noiosa, ma una volta iniziato il film ti accorgi che è esattamente l'opposto. Furbescamente non perde mai il filo del discorso e non lascia indizi o rivela flashback che possano distrarre lo spettatore.
Tutto è narrato alla luce del sole, quasi come fossimo anche noi dentro quella nave.
Ma il film è di per se una grande metafora sulla rabbia creata dalle differenze sociali tra ricchi e poveri, come ho detto prima.
Tom Hanks per la prima volta in un ruolo d'azione ad alta tensione, che rinvigorisce finalmente la sua carriera dopo una serie di film al di sotto delle sue reali possibilità.
La regia di Greengrass è acuta e brillante e sapientemente gioca con gli spettatori tenendo sempre alta la tensione, ma di questi tempi questa cosa è più unica che rara...non si trova da nessuna parte un regista capace di giocare così con le persone.
E le carte le sa giocare bene, la partita la vince lui, non il pubblico, grazie anche a una sceneggiatura tratta da una storia vera precisiamo, e alla recitazione grandiosa di Tom Hanks che riesce ad essere naturale, quando c'è il rischio di non riuscire ad esserlo.
Non possiamo affatto chiedergli di più.
Un filmone come questo merita di essere visto e rivisto, soprattutto collezionato.
Da non perdere perchè mostra il volto inedito di un grande attore ultimamente usato in pellicole che non lo valorizzavano come meritava.
Voto: 8
8 a sta schifezzona???
RispondiEliminanon è un film apparentemente noioso, è un film noioso noioso e basta ahahh :)
naaaaaaaaaaaaaa a me è piaciuto moltissimo :D
Eliminanon l'ho visto ma mi ispira assai, Greengrass mi piace molto come regista e Hanks è davvero un bravo attore, anche se ultimamente va di moda dire che è scarso, quindi appena posso lo guardo senza dubbio ;-)
RispondiEliminaFilm correttissimo. Non mi spiego davvero perchè sia stato così massacrato. Come dici un pretesto per confrontare mondo "civilizzato" e mondo "barbaro"; splendido l'inizio, nella partenza del capitano occidentale e di quello somalo. Il figlio di Hanks, viene detto, deve vedersela con un mondo sempre più spietato, e il montaggio alterna le immagini del giovane somalo (che potrebbe avere l'età del figlio), che già vive in un mondo spietato; una storia di due uomini letteralmente sulla stessa barca, il cui destino dipende da forze al di fuori del loro controllo.
RispondiEliminacondivido quello che dici :)
EliminaCome dice Stefano nel commento precedente, pure io non capisco come mai questo film sia stato accolto così male (almeno, nella blogsfera che sono solita frequentare).
RispondiEliminaA me non è dispiaciuto affatto.