Passa ai contenuti principali

Communion Girl

 

Come ogni martedì, torna la rubrica dedicata al cinema horror, e questa settimana abbiamo un titolo che arriva dalla Spagna: Communion Girl, che decisi di vedere qualche settimana fa perché mi ispirava sia la trama che il titolo, e devo dire che ho avuto ragione a guardarlo, per una serie di precisi motivi che adesso vi spiego.




Dobbiamo ammettere che ultimamente dalla Spagna da diversi anni ormai, soprattutto da quando è arrivato il nuovo millennio molti autori iberici si sono cinementati col cinema di paura, e spesso e volentieri ne sono uscite pellicole capaci di incollare allo schermo milioni di spettatori.
Non fa differenza neanche Communion Girl, che narra di una bambina morta misteriosamente proprio il giorno della sua prima comunione, e se vedi la sua bambola, la maledizione arriverà, finché non si scopre cosa si cela dietro la morte di quella bambina.
Certo la trama non è proprio originalissima, - alla fiine lo scoprirete non lo anticipo qui altrimenti si capirebbe tutto e vi rovinerei la sorpresa - ma ciò che rende il film interessante è lo svolgimento mistico della pellicola, legata proprio al dolore di quella bambina morta troppo in fretta, che non è stata capace di vivere in pieno la sua vita.
La protagonista è una giovane adolescente che fa fatica ad ambientarsi nel nuovo luogo dove ha preso dimora, per questo lega con una sua coetanea, ma si caccia spesso nei guai, e il guaio piiù grande, su cui deve far fronto è la maledizione di questa bambina, che deve scoprire, e risolvere prima che sia troppo tardi.
Il problema però è anche il prete che sembra disposto a dimenticare ciò che è successo parecchio tempo fa; ce la farà a scoprire questo mistero? O rimarrà tale per sempre.
Nel cinema di paura voi lo sapete, c'è sempre una costruzione tale che i misteri non vengono mai celati a lungo, noi lo sappiamo ed è per questo che ci piace poi tanto, a parte gli scatti che ci fanno urlare, o i cosidetti jump scares, di cui personalmente non vado fiera, ho voglia di spaventarmi quando guardo questo genere di film, certo mi ha messo ansia e inquietudine, che sono le emozioni che preferisco se guardo un horror, e questo è già di per se un punto a suo favore.
Questo titolo anche se non originalissimo merita una certa considerazione e soprattutto di essere visto, perché intanto mi è piaciuto moltissimo, poi per tutto ciò che vi ho spiegato ha decisamente quel quid in più per una considerazione.
Bravo il regista Victor Garcia, non lo conosco bene, ma secondo me ha fatto un ottimo lavoro.
Buona Visione.





Commenti