Club Silencio
Special Settimanale curato da Arwen Lynch
Questa settimana parlo di Videodrome, il capolavoro massimo di David Cronenberg
Credo che a parlare di questo film si tratta di prendere un pezzo di storia del cinema.
Cinema di genere ovviamente, ma capace di essere un fondamentale tassello nella storia del cinema in generale, il che non è poco; basti pensare che la prima volta che lo vidi ne fui sconvolta, non è facile assistere e soprattutto guardare le numerosissime scene forti del film, e allo stesso tempo si rendono indimenticabili agli occhi di chi guarda, e questo signori miei, solo i grandi geni del cinema sanno fare.
Videodrome non è solo un horror atipico, ma racconta senza tanti giri di parole la trasformazione dell'uomo quando viene assuefatto dalle immagini del piccolo schermo, grazie a un canale pirata per così dire, e questa trasformazione è sia fisica che psicologica.
Max Renn, interpretato da un ottimo James Woods scopre casualmente videodrome, grazie a un tecnico che lavora nella sua televisione via cavo, dove trasmette film violenti e pornografici; Max si incuriosisce e cerca di vedere i programmi di questo canale, che curiosamente trasmette filmati che durano pochissimo e poi scompare, quando viene invitato in un programma televisivo e scopre che il padrone O' Blivion rifiuta di apparire in televisione e affida i suoi discorsi a filmati registrati, o a persone che leggono per lui, vuole vederci chiaro.
Va nella "chiesa catodica" gestita da Bianca, figlia di O'Blivion e fa una scoperta sconvolgente, il segnale videodrome causa tumore al cervello e allucinazioni alle persone, ma quel che più sconcerta è che Max scoprirà che il suo amico fa parte di una cospirazione per eliminare il suo canale e trasmettere videodrome, di cui è il creatore pricipale, così gli lavano il cervello per eliminare definitivamente i proprietari di Civic Tv gestita da Max che dovrebbe eliminare anche Bianca, ma la donna fa esattamente l'opposto di quello che hanno fatto a Max riprogrammandolo per eliminare definitivamente Videodrome.
Le tematiche del film, che vanno a una palese critica verso la cancellazione dell'individuo attraverso messaggi visivi usati dai governi, onde creare nuovi sistemi che cancellano le libertà individuali, rendendo l'uomo simile a uno zombie, incapace di pensare con la propria testa, assuefatto da delle immagini inculcate da una televisione che riflette il suo stato di totale sottomissione.
Un altro autore aveva preso le stesse tematiche, ma con una feroce critica sul benessere e sul capitalismo, George Romero di cui è imperniato anche il capolavoro del regista canadese.
David Cronenberg si spinge molto sul pedale della feroce critica, non c'è un solo istante in cui il film da il contentino al pubblico, come succede per esempio nel cinema mainstream, e da un autore qualè, il film è a basso costo onde esprimere con concetti pungenti, avvolte molto forti, ciò che per lui è il piccolo schermo.
Ovviamente lo fa alla sua maniera, Max Renn si fonde totalmente con le immagini di videodrome, divendone prima succube, poi una pedina sia nelle mani dei creatori e alla fine di Bianca.
Ed è proprio qui che Cronenberg sottolinea la cancellazione dell'individuo, trasformato in un automa, incapace di volontà propria, una palese dimostrazione del potere della televisione, che arriva dappertutto, dato che si trova nelle nostre case.
Analisi del film
From Wikipedia
Influenza Culturale e Curiosità
Se non l'avete ancora visto fatelo, scoprirete un grande autore, e un grande film, per oggi è tutto, Club Silencio tornerà Sabato prossimo con uno special sul capolavoro di Lucio Fulci, L'aldilà e tu vivrai nel terrore per chi vuole partecipare, scrivetemi a lafabricadeisogni@gmail.com sarò felice di aggiungere il vostro parere allo special, alla prossima :)
Special Settimanale curato da Arwen Lynch
Questa settimana parlo di Videodrome, il capolavoro massimo di David Cronenberg
Credo che a parlare di questo film si tratta di prendere un pezzo di storia del cinema.
Cinema di genere ovviamente, ma capace di essere un fondamentale tassello nella storia del cinema in generale, il che non è poco; basti pensare che la prima volta che lo vidi ne fui sconvolta, non è facile assistere e soprattutto guardare le numerosissime scene forti del film, e allo stesso tempo si rendono indimenticabili agli occhi di chi guarda, e questo signori miei, solo i grandi geni del cinema sanno fare.
Videodrome non è solo un horror atipico, ma racconta senza tanti giri di parole la trasformazione dell'uomo quando viene assuefatto dalle immagini del piccolo schermo, grazie a un canale pirata per così dire, e questa trasformazione è sia fisica che psicologica.
Max Renn, interpretato da un ottimo James Woods scopre casualmente videodrome, grazie a un tecnico che lavora nella sua televisione via cavo, dove trasmette film violenti e pornografici; Max si incuriosisce e cerca di vedere i programmi di questo canale, che curiosamente trasmette filmati che durano pochissimo e poi scompare, quando viene invitato in un programma televisivo e scopre che il padrone O' Blivion rifiuta di apparire in televisione e affida i suoi discorsi a filmati registrati, o a persone che leggono per lui, vuole vederci chiaro.
Va nella "chiesa catodica" gestita da Bianca, figlia di O'Blivion e fa una scoperta sconvolgente, il segnale videodrome causa tumore al cervello e allucinazioni alle persone, ma quel che più sconcerta è che Max scoprirà che il suo amico fa parte di una cospirazione per eliminare il suo canale e trasmettere videodrome, di cui è il creatore pricipale, così gli lavano il cervello per eliminare definitivamente i proprietari di Civic Tv gestita da Max che dovrebbe eliminare anche Bianca, ma la donna fa esattamente l'opposto di quello che hanno fatto a Max riprogrammandolo per eliminare definitivamente Videodrome.
Un altro autore aveva preso le stesse tematiche, ma con una feroce critica sul benessere e sul capitalismo, George Romero di cui è imperniato anche il capolavoro del regista canadese.
David Cronenberg si spinge molto sul pedale della feroce critica, non c'è un solo istante in cui il film da il contentino al pubblico, come succede per esempio nel cinema mainstream, e da un autore qualè, il film è a basso costo onde esprimere con concetti pungenti, avvolte molto forti, ciò che per lui è il piccolo schermo.
Ovviamente lo fa alla sua maniera, Max Renn si fonde totalmente con le immagini di videodrome, divendone prima succube, poi una pedina sia nelle mani dei creatori e alla fine di Bianca.
Ed è proprio qui che Cronenberg sottolinea la cancellazione dell'individuo, trasformato in un automa, incapace di volontà propria, una palese dimostrazione del potere della televisione, che arriva dappertutto, dato che si trova nelle nostre case.
Analisi del film
From Wikipedia
Influenza Culturale e Curiosità
- Il gruppo heavy metal Strapping Young Lad ha omaggiato una frase del film dando come titolo a una loro canzone All Hail The New Flesh.
- Il gruppo Wiseblood cita nella canzone "O-O (Where Evil Dwells)" una frase del film ("Long Live The New Flesh!"), canzone poi coverizzata dal più noto gruppo Industrial metal Fear Factory.
- Il gruppo Machete nella canzone "Try or Die" dice grida "morte" a Videodrome con vita e gloria per la nuova carnecitando la famosa frase del film.
- Il quartetto di musica sperimentale "New Flesh Project" prende il nome dalla celebre frase del film.
- Il personaggio di Brian O'Blivion è vagamente ispirato al noto massmediologo Marshall McLuhan, di cui lo stesso Cronenberg era stato uno studente.[senza fonte]
- O'Blivion è un evidente gioco di parole, dato che si può leggere Oblivion che è la parola inglese per il termine oblio.
- Buona parte dei personaggi (tra cui la segretaria di Max Renn, Barry Convex e Brian O'Blivion) fanno la loro prima apparizione nel film su uno schermo TV piuttosto che dal vivo.
Se non l'avete ancora visto fatelo, scoprirete un grande autore, e un grande film, per oggi è tutto, Club Silencio tornerà Sabato prossimo con uno special sul capolavoro di Lucio Fulci, L'aldilà e tu vivrai nel terrore per chi vuole partecipare, scrivetemi a lafabricadeisogni@gmail.com sarò felice di aggiungere il vostro parere allo special, alla prossima :)
Bellissimo film che mi ha sconvolta non poco! Complimenti per la scelta e per la recensione :)
RispondiEliminagrazie, cmq è uno special, non una recensione, quella la puoi trovare qui http://lafabricadeisogni.blogspot.it/2010/04/videodrome.html :)
Elimina