Amsterdam

 

Un film imperfetto.

Non ritengo opportuno giudicare un regista per il suo caratteraccio, tutti noi abbiamo dei difetti, chi più, chi meno, io penso che sia più logico fare una seria analisi della sua ultima opera.

Si sa, che ha hollywood dal #meetoo c'è stata la cancel culture, che ha messo all'oblio le carriere di molti, e si parla di molestie sessuali, figuriamoci di un regista che è un vessatore, e che da in escandescenze per un nonnulla, hollywood ci va a nozze, specialmente se il tuo ultimo film è flop al botteghino, non te lo perdonano.

Allora, Amsterdam si presenta come un mix di moltissimi generi, un mix di moltissime storie, e c'è da scervellarsi a stare attenti a tutto quanto, David O' Russell mette parecchia carne al fuoco, e se ne strefrega dei botteghini.

Dunque, il film merita di una degna visione?

A mio parere si, è sempre un esperienza, seppur difficile, anche perché è un film che mette alla prova la pazienza dello spettatore, e ce ne vuole ve lo garantisco.

Ma, non è tutto oro ciò che luccica, Russell come fa incazzare i suoi attori, vuole fare incazzare il suo pubblico, e ci riesce a meraviglia, anche se alcune trovate le ritengo incredibili e surreali, che salvano il film almeno in parte dalla mattonata pazzesca.

I difetti del film sono evidenti, una certa presunzione nel voler essere un degno regista, ma Russell non ha la genialità di Lynch, che a differenza sua, riesce a incastrare i pezzi dando un senso alla storia, e Lynch è un autore che si deve studiare, mica come lui.

Tra musical, noir, commedia e sentimentale comunque non ci si annoia, e alla fine si arriva al punto, una costruzione più attenta della trama avrebbe giovato al film, e non starei parlando di un opera senza infamia e senza lode, ma di un cult, anche stratosferico direi.

Comunque non mi è dispiaciuto, anche se il cinema che preferisco è decisamente altro.

Ratings ⭐⭐1/2