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Pinocchio


 E sbarca alla fabbrica anche il Pinocchio con animazione in stop motion diretto da quel grande genio di Guillermo del Toro, potevo perderlo? Assolutamente no.
Voi lo sapete che non mi fermo mai alle apparenze, quindi a natale l'ho visto e vi espongo il mio parere adesso.
Toccare Pinocchio è sempre un rischio.
La fiaba simbolo dell'Italia ha avuto moltissime trasposizioni, tra le più personali, alle più classiche, per finire a quelle che rispettavano la storia del libro, fino ad oggi le versioni personali non hanno avuto fortuna (si pensi al Pinocchio Benignano per esempio).
Guillermo del Toro ha fatto una versione personale dell'opera di Collodi ma a differenza di altri ha vinto la scommessa.
Impresa non facile perché praticamente Pinocchio lo conoscono tutti, anche quelli che non hanno letto il libro, perché ci sono stati cartoni animati, film d'animazione, lungometraggi e via dicendo.
La versione di Guillermo del Toro potremmo definirla un piccolo capolavoro.
Si perché riesce a colmare quelle emozioni che altri hanno provato a metterci ma ahimè non ci sono riusciti.
Ecco perché penso che Guillermo del Toro sia un genio, perché è riuscito laddove in molti hanno fallito, ossia, facendo di pinocchio una fiaba triste, ma con il burattino che dentro ha un cuore, dentro c'è di tutto, c'è la magia, la fantasia, la paura della guerra, il dolore della perdita...insomma non si rimane a bocca asciutta dopo la visione di questo gioiellino, che spero di rivedere prima o poi, si ha voglia di rivederlo ancora e ancora e ancora.
Un film sorprendente, come non ne vedevo da tanto tempo, e che conferma lo straordinario talento del regista messicano Guillermo del Toro che merita davvero di entrare nell'olimpo di ogni cinefilo che si rispetti.

Ratings ⭐⭐⭐⭐1/2



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