Frank

Non sempre cinema d'autore è sinonimo di qualità, e questo film ne è la prova.
Pellicola indipendente imperfetta ma che spicca per la caratterizzazione dei personaggi, tutti assolutamente fuori di testa.

Fuori di testa si, ma che si aiutano a vicenda e si vogliono bene, nonostante siano dei borderline, outsiders che in un certo senso si elevano sopra tutti perchè hanno la capacità di usare il cuore nel loro rapporto soprattutto con la band, dal nome impronunciabile.
A loro si aggiunge forse quello più ambizioso di tutti, l'unico che usa il cinismo rispetto a tutti gli altri che restano sognatori, ed è l'unico che ha delle ambizioni, pur non avendo un grande talento musicale.
Dove sta la forza del film?
La forza del film sta nel sottolineare questi personaggi fuori dagli schemi, e rendere la loro vita autentica rispetto al pianista che si è unito  a loro, e già sogna fama e successo.
In questo il film nella sua imperfezione è originale, almeno lo dobbiamo riconoscere, per il resto è un opera un po' troppo freddina che non rispecchia quello che la locandina promette allo spettatore.

Michael Fassbender diciamocelo, nonostante non sia affatto male in questo film la sua non è tutta questa grande interpretazione, l'ho apprezzato di più in Shame per esempio, ma è una opinione personale.
D'altro canto nonostante la pellicola risulti originale e intrigante, c'è qualcosa che manca, quella speciale scintilla che lo innalza da semplice film a un livello diciamo alto, non pretendo sia un capolavoro, ma almeno almeno, un ottimo film meritava di esserlo.
Il regista si concentra troppo sui personaggi, evitando di creare quella speciale alchimia di creare empatia con lo spettatore, è come se ci fosse una barriera tra il film e noi che lo guardiamo, ed è un peccato perchè il film ha delle potenzialità pazzesche, che vengono accuratamente evitate.
Il film resta comunque senza infamia e senza lode, ma poteva essere di più, mooolto di più.
Voto: 6 e 1/2