Opera terza di Ben Affleck, e anche stavolta non si smentisce. Dirige un film solido, che trae ispirazione da un fatto realmente accaduto durante l'occupazione dell'Ahiatollah Komehini in Iran.
Il film è ambientato negli anni settanta e racconta di un operazione della CIA per liberare gli ostaggi americani, tenuti prigionieri dal regime e perciò sono impossibilitati a tornare a casa. Come fare quindi per farli tornare alle loro vite? Ci pensa un astuto agente segreto, che fingendosi produttore di un film di fantascienza che deve essere girato in Iran, cercherà in tutti i modi di camuffare gli americani facendo credere alle autorità che è gente che lavora alla produzione, naturalmente il tutto verrà fatto grazie alla complicità di gente che veramente lavora nel mondo del cinema.
Non sarà affatto facile eludere le forze dell'ordine, anzi sembra quasi una missione impossibile, eppure quell'agente ostinato sa che ce la può fare, pur consapevole che rischia persino la vita, ma poco importa, perchè l'operazione non solo riuscirà anche se per un pelo, ma poco importa, ma verrà ricordata anche per quel film inesistente che sarà la scusa per liberare gli ostaggi.
Lo dico subito, è un film riuscitissimo, Ben Affleck dimostra di saper maneggiare una storia, ma soprattutto sa come fare per dirigere un film nel modo migliore possibile, conosce molto bene come fare per raccontare una storia, e questo sin dal suo esordio, e con questa opera terza come ho detto all'inizio di questa recensione non si smentisce proprio.
E' un ottimo film, scritto benissimo e recitato altrettanto bene, che sa anche fare riflettere sugli avvenimenti, l'inizio è travolgente, si comincia a raccontare dello scià di persia, e degli aiuti che ha ricevuto dagli americani, per poi continuare a raccontare il colpo di stato che ha portato al potere il regime di Komehini, per poi approdare al problema principale, in maniera documentaristica, che non confonde le acque, anzi è una spinta in più per comprendere i reali fatti e capire ogni punto di vista, poi c'è la CIA, e la tensione che cresce man mano che la storia va avanti, dosata al punto giusto da un abilissimo direttore cinematografico, che sa capire gli stati d'animo dei suoi protagonisti e li racconta, senza falsi pudori o inutili scene facilone.
E' un film sincero, diretto da un autore che vuole raccontare le cose come sono avvenute realmente, evitando facili sentimentalismi, e di questi tempi, è una cosa più unica che rara.
DA NON PERDERE.
Il film è ambientato negli anni settanta e racconta di un operazione della CIA per liberare gli ostaggi americani, tenuti prigionieri dal regime e perciò sono impossibilitati a tornare a casa. Come fare quindi per farli tornare alle loro vite? Ci pensa un astuto agente segreto, che fingendosi produttore di un film di fantascienza che deve essere girato in Iran, cercherà in tutti i modi di camuffare gli americani facendo credere alle autorità che è gente che lavora alla produzione, naturalmente il tutto verrà fatto grazie alla complicità di gente che veramente lavora nel mondo del cinema.
Non sarà affatto facile eludere le forze dell'ordine, anzi sembra quasi una missione impossibile, eppure quell'agente ostinato sa che ce la può fare, pur consapevole che rischia persino la vita, ma poco importa, perchè l'operazione non solo riuscirà anche se per un pelo, ma poco importa, ma verrà ricordata anche per quel film inesistente che sarà la scusa per liberare gli ostaggi.
Lo dico subito, è un film riuscitissimo, Ben Affleck dimostra di saper maneggiare una storia, ma soprattutto sa come fare per dirigere un film nel modo migliore possibile, conosce molto bene come fare per raccontare una storia, e questo sin dal suo esordio, e con questa opera terza come ho detto all'inizio di questa recensione non si smentisce proprio.
E' un ottimo film, scritto benissimo e recitato altrettanto bene, che sa anche fare riflettere sugli avvenimenti, l'inizio è travolgente, si comincia a raccontare dello scià di persia, e degli aiuti che ha ricevuto dagli americani, per poi continuare a raccontare il colpo di stato che ha portato al potere il regime di Komehini, per poi approdare al problema principale, in maniera documentaristica, che non confonde le acque, anzi è una spinta in più per comprendere i reali fatti e capire ogni punto di vista, poi c'è la CIA, e la tensione che cresce man mano che la storia va avanti, dosata al punto giusto da un abilissimo direttore cinematografico, che sa capire gli stati d'animo dei suoi protagonisti e li racconta, senza falsi pudori o inutili scene facilone.
E' un film sincero, diretto da un autore che vuole raccontare le cose come sono avvenute realmente, evitando facili sentimentalismi, e di questi tempi, è una cosa più unica che rara.
DA NON PERDERE.
Visto da poco anch'io, davvero un bel film...
RispondiEliminaMooolto bello, Ben Affleck dietro la macchina da presa promette bene :)
Eliminaè da Oscar
RispondiEliminae intanto ha beccato 2 GOLDEN GLOBES (miglior film drammatico e miglior regia)
si sono daccordo :)
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