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Decision to leave

 

Sono con il tablet appena acquistato da pochi giorni perché devo partire per il solito controllo milanese del post operatorio per il tumore, e si capisce che non sto continuando con le rassegne almeno fino a giorno cinque luglio, che sarò a casa e riprendo la mia vita.

Ovviamente le recensioni continuano, e stasera ne approfitto per parlare dell'ultima fatica diretta dal grande Park Chan-Wook, Decision To Leave.

Chi lo ha detto che un film noir con una dark lady non possa essere anche romantico? Stavolta il grande regista coreano smette di essere violento e provocatorio e si concentra su altri aspetti non meno efficaci rispetto ad altri suoi film.

Al centro c'è una storia d'amore tra un poliziotto che deve indagare su una donna, sospettata di aver ucciso il marito, e questa donna. Fin da subito Park Chan-Wook, decide di tenere un basso profilo rispetto ad altri suoi films, in modo da creare una specie di ambiguità e dubbio nello spettatore.

Le cose cominciano a cambiare quando la donna di cui il poliziotto si innamora di risposta, e anche il secondo marito, fa la stessa fine del primo trascinando il poliziotto in una amara consapevolezza, pensando che la donna gli abbia tirato un brutto scherzo e che l'abbia ingannato, ma è davvero andata così? O c'è dell'altro?
Park Chan-Wook stavolta gioca con lo spettatore e lo sfida a una partita se indovina o no per primo come andrà a finire la storia, chi la spunterà?
Ormai capirete benissimo amici soprattutto nel finale che ci troviamo di fronte a un film immenso, diretto da un grandissimo e sorprendente autore che film dopo film, si conferma essere uno dei registi orientali più grandi di sempre.
Su questo almeno personalmente non ho dubbi.
Buona Visione.





Commenti

  1. Urca... Per un attimo leggendo il titolo del post ho temuto che volessi smettere di scrivere sul blog...
    Per fortuna non è così 😊

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    Risposte
    1. No assolutamente, posso allontanarmi solo per impegni, ma poi torno sempre, il blog non lo lascerò mai xD

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  2. In bocca al lupo per le visite, innanzitutto!
    Splendido film, più sussurrato rispetto ad altri del maestro, ma come sempre girato e fotografato in maniera mirabile.

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  3. Eh sì, Park Chan-Wook è davvero un grande, crepi per le visite, anche se dalla TAC risulta che non ho più nulla. Cmq sono qui, è questo che conta xD

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