Passa ai contenuti principali

Paisà


 Continua anche oggi la rassegna dedicata a Roberto Rossellini con il secondo capitolo della trilogia antifascista, cominciata con Roma Città Aperta e terminata con Germania Anno Zero  uno dei vertici della carriera del grande regista italiano, con cui è entrato giustamente nella storia del cinema.

Opera neorealista, che narra i giorni della liberazione dal nazifascismo. Sei episodi, sei storie entrate ormai nella storia del cinema.
Sono ormai lontani i tempi degli esordi, e qui Rossellini può esprimersi in tutto il suo potenziale.
Sono sei episodi che narrano il dolore per la guerra e la speranza di noi italiani per una nuova vita dopo la fine della guerra.
I sei episodi sono incentrati proprio con lo sbarco degli angloamericani dal sud Italia arrivano al nord, narrando storie ora malinconiche, ora felici, sempre sottolineando la voglia di ricominciare dopo gli orrori della guerra.
Una pietra miliare. Un grande film, con scene così potenti da rimanere impresse nella memoria degli spettatori.
Siamo alla fine della guerra, c'è da combattere principalmente per la libertà, ed è una lotta difficile da combattere perché all'inizio i tedeschi sono ancora in Italia e bisogna mandarli via, fare in modo che si arrendono lasciando liberi gli italiani di ricominciare daccapo.
L'episodio che mi ha colpito di più  è quello ambientato in Sicilia all'inizio della traversata per liberare l'Italia, quando due culture per un momento si incontrano, ma non durerà molto purtroppo.
Belli anche gli episodi ambientati a Napoli e Roma, e comunque tutto il film è bellissimo, molto di più  è  un capolavoro in grado di trascendere il tempo.
Visione ovviamente obbligatoria per conoscere uno dei mostri sacri del cinema Italiano.
Ancora oggi fa una certa impressione vedere il corpo del partigiano senza vita galleggiare con un salvagente e un cartello con su scritto Partigiano.
Fa venire i brividi, così come anche questa straordinaria quanto famosissima trilogia, dove smessi i panni dell'autore di propaganda, è finalmente libero di essere se stesso, e ci riesce riuscendo finalmente anche a far commuovere il pubblico.
Impossibile non entrare nella storia del cinema.
Il film, è interpretato prevalentemente da attori non professionisti, come era di regola per il cinema neorealista di allora.
Questo film ha 77 anni, e ancora oggi riesce ad essere molto ma molto toccante.
Impossibile non amare Rossellini dopo la visione di questi tre grandissimi capolavori.
Buona Visione.





Commenti