C'è voluto l'amico Julienne Davenne, per me vera e propria guida spirituale per la scoperta delle pellicole più strane che colpiscono, affinché mi decidessi a visionare questo cupo thriller, che superficialmente potrebbe sembrare strano, ma non lo è.
Restate con me leggendo la mia recensione - che non sarà affatto solo una semplice recensione - fino in fondo.
Avevo visto la versione americana di The Vanishing, e già allora, non conoscendo ovviamente l'originale, mi è sembrata una storia davvero intrigante.
Con l'amico Julienne, leggendo il suo bellissimo blog, ecco la scoperta: c'è una versione originale del film, come potevo lasciarmela scappare?
Innanzitutto questa pellicola è molto più inquietante della versione americana, con un finale macabro e surreale che lascia veramente a bocca aperta.
Però dobbiamo dire che c'è una cosa che rende l'originale un cult movie, di difficile fruizione dobbiamo dire: in questo film si sottolinea la personalità del killer, perfetto padre di famiglia, professore di chimica che ha delle turbe psichiche e ovviamente una doppia vita.
Ho sempre pensato che Jeff Bridge nel ruolo del killer fosse fuori parte, e che la versione americana edulcolora lo stato d'angoscia presente nell'originale.
Come se Sluizer avesse voluto fare una versione perfetta per il pubblico americano.
Certe volte penso che sarebbe meglio non farli i remake.
Perciò, il film racconta di due ragazzi, che sono in viaggio.
Saskia la ragazza, ha un sogno ricorrente, che si rivelerà premonitore per il suo futuro: quello di essere dentro un uovo d'oro, e poi c'è un altro uovo d'oro sospeso nello spazio, e lei spera di prendere contatto con questo uovo.
Un sogno premonitore che prevede qualcosa di ben più agghiacciante, che avverrà di li a breve: lei e Rex il suo ragazzo, si fermano in una stazione di servizio, ma da lì in poi la ragazza scompare senza lasciare traccia.
Dopo tre anni Rex non si è ancora arreso e cerca la verità sulla fine di Saskia: nel frattempo riceve lettere anonime dal killer, che lo segue.
Il finale sarà agghiacciante.
Spesso dico io, che bisogna far vivere le opere così come vengono concepite in originale, non ha senso fare i remake, soprattutto per questo film straordinario.
Ha lasciato senza parole anche me, che di solito per i thriller, gialli e affini sono piuttosto esigente, e per chi mi conosce bene e legge queste pagine, sa di cosa sto parlando.
Quindi amici miei, lasciate perdere il remake e recuperate questo film originale, non ne rimarrete affatto delusi.
Restate con me leggendo la mia recensione - che non sarà affatto solo una semplice recensione - fino in fondo.
Avevo visto la versione americana di The Vanishing, e già allora, non conoscendo ovviamente l'originale, mi è sembrata una storia davvero intrigante.
Con l'amico Julienne, leggendo il suo bellissimo blog, ecco la scoperta: c'è una versione originale del film, come potevo lasciarmela scappare?
Innanzitutto questa pellicola è molto più inquietante della versione americana, con un finale macabro e surreale che lascia veramente a bocca aperta.
Però dobbiamo dire che c'è una cosa che rende l'originale un cult movie, di difficile fruizione dobbiamo dire: in questo film si sottolinea la personalità del killer, perfetto padre di famiglia, professore di chimica che ha delle turbe psichiche e ovviamente una doppia vita.
Ho sempre pensato che Jeff Bridge nel ruolo del killer fosse fuori parte, e che la versione americana edulcolora lo stato d'angoscia presente nell'originale.
Come se Sluizer avesse voluto fare una versione perfetta per il pubblico americano.
Certe volte penso che sarebbe meglio non farli i remake.
Perciò, il film racconta di due ragazzi, che sono in viaggio.
Saskia la ragazza, ha un sogno ricorrente, che si rivelerà premonitore per il suo futuro: quello di essere dentro un uovo d'oro, e poi c'è un altro uovo d'oro sospeso nello spazio, e lei spera di prendere contatto con questo uovo.
Un sogno premonitore che prevede qualcosa di ben più agghiacciante, che avverrà di li a breve: lei e Rex il suo ragazzo, si fermano in una stazione di servizio, ma da lì in poi la ragazza scompare senza lasciare traccia.
Dopo tre anni Rex non si è ancora arreso e cerca la verità sulla fine di Saskia: nel frattempo riceve lettere anonime dal killer, che lo segue.
Il finale sarà agghiacciante.
Spesso dico io, che bisogna far vivere le opere così come vengono concepite in originale, non ha senso fare i remake, soprattutto per questo film straordinario.
Ha lasciato senza parole anche me, che di solito per i thriller, gialli e affini sono piuttosto esigente, e per chi mi conosce bene e legge queste pagine, sa di cosa sto parlando.
Quindi amici miei, lasciate perdere il remake e recuperate questo film originale, non ne rimarrete affatto delusi.
Ero sicuro che l'avresti apprezzato! Finale davvero tosto, Kubrick l'aveva amato.
RispondiEliminasi si, agghiacciante il finale ^_^
EliminaSembra interessante, me lo procuro, grazie :)
RispondiEliminaTi sorprenderà xD
EliminaSegnato! Evvai di cose strane 😊. Che poi il remake io non credo di averlo nemmeno visto, per cui va benissimo
Eliminaarriverai piuttosto impreparato al finale, ti avviso xD
Elimina