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Maschere e Pugnali

 

Questa settimana torna la rassegna quotidiana dedicata a Fritz Lang, in modo da finirla tutta, allora, ci troviamo di fronte a un grandissimo film di spionaggio forse non un capolavoro, ma di fronte al maestro Lang, abbiamo qualcosa da obiettare?
Personalmente penso che l'intrigo al centro di questa pellicola ne faccia uno dei classici film che è sempre un piacere vedere.
Fritz Lang era un regista che sapeva maneggiare praticamente tutti i generi, quindi partiamo con la recensione di oggi.
Tutto comincia con il delitto compiuto dalla ghestapo ai danni di un ferroviere e un suo collega, che stanno trasmettendo messaggi su un carico di materiale radioattivo dalla Cecoslovacchia alla Germania, un professore di fisica nucleare viene reclutato dai servizi segreti americani per raccogliere informazioni sulle ricerche del terzo reich sull'energia nucleare.
Fin da subito l'operazione chiamata Maschere e Pugnali si rivela assai complicata, perché deve fare in modo di non lasciarci le penne, e cercare anche attraverso le persone che usa per fare le sue ricerche che non gli succeda niente.
Il regime nazista però ha spie dappertutto, ed è praticamente impossibile scamparla.
Fritz Lang dirige un film di spionaggio intenso e drammatico, un film che in pratica riesce a tenerti incollato alla poltrona dall'inizio alla fine.
La regia è unica, con un montaggio serrato e ampi scatti di riprese che ne accentuano la drammaticità della storia.
Non è un capolavoro ovviamente, ma è un grande film, questo sicuramente, poi c'è anche Gary Cooper, uno degli attori della hollywood classica più famosi.
Film consigliatissimo, sia che siete cinefili, o che apprezziate il cinema in generale, questo film va bene per tutto.
Personalmente lo ritengo uno dei più incalzanti del grande regista austriaco.
E in america ha fatto davvero film straordinari, come questo ovviamente.
Buona Visione.



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