Un film mastodontico, in tutti i sensi 243 minuti di durata, la cui trama è il difficile rapporto tra un uomo, regista teatrale che sta portando in teatro l'Andromaca di Racine e la sua donna, gelosa perché pensa che lui stia ricominciando una relazione con la sua ex moglie, che ha lasciato per stare con lei, ma è davvero così?
Grande grandissimo film, però vi avviso, per guardarlo bisogna essere psicologicamente preparati, non è poca la durata, oltre quattro ore di film che si svolgono per di più in ambienti chiusi, le prove a teatro e a casa, la storia è abbastanza semplice, è un uomo che si divide tra due donne e che non sa decidere quale strada intraprendere.
La sua seconda moglie non riesce a recitare, allora rinuncia al dramma di Racine ed entra in scena l'ex moglie, che invece riesce bene nell'impresa, lui è coinvolto nella cosa e via dicendo.
Un film teatrale senza alcun dubbio e per alcuni è il più bel film sul teatro, confermo, però ci vuole pazienza per guardarlo (io ho faticato perché ho dovuto aggiungere i sottotitoli e trovarlo non è stato decisamente facile) ma vi assicuro che questa pazienza sarà ampiamente ripagata, perché è una storia che ti cattura, perché è una storia che chiede molto agli spettatori, ma allo stesso tempo da tanto, signori sitamo parlando di uno dei fondatori della Nouvelle Vague, mica roba da poco.
Quindi, penso che ognuno di noi prima o poi debba misurarsi con questo capolavoro della settima arte, e vi assicuro che non ne uscirete indenni, questo ve lo garantisco.
Guardatelo magari dividendolo in due giorni come ho fatto io, anche se la maggioranza l'ho visto proprio oggi, ora mi vado a svagare con qualche serie tv e non ci penso più.
Però che film ragazzi...mi è piaciuto molto, anzi moltissimo.
Guardatevelo.
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