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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

007 - Il Domani Non Muore Mai

  Secondo film delle avventure dell'agente speciale più famoso del mondo, creato dalla penna di Ian Fleming, interpretato da Pierce Brosnan. E stavolta l'antagonista con cui si deve scontrare, è molto pericoloso. Si tratta di Elliot Carver, un magnate dei media, che ha intenzione di fare scoppiare un conflitto tra Cina e Inghilterra con lui che si arricchisce parlandone nel suo quotidiano  Le cose peggiorano quando James Bond   capisce che la moglie di Carver altri non è che una sua vecchia fiamma, fiamma che torna a divampare. Cosa c'è di più facile per un criminale che eliminare in un colpo solo moglie e amante? Solo che lui non ha fatto i conti con Bond, che non sapendo assolutamente niente della trappola ha continuato a tenerlo d'occhio e stavolta a dargli una mano c'è un agente segreto cinese e ad uno ad uno, fanno fallire insieme i suoi loschi piani. C'è la faranno a sconfiggere Carver? Mi è piaciuto, anche se lo considero un pelino sotto Goldeneye questo

#LaPromessa2024 - Rifkin's Festival

  Anno nuovo, promessa nuova, comincia adesso la lunghissima maratona che ci accompagnerà per tutto l'anno con una lista di film sopraffini e due serie TV, ad aprire le danze è Woody Allen, con il delizioso Rifkin's Festival. Un film freschissimo e ispiratissimo che ho trovato sorprendente nella sua semplicità. Ci sono i classici temi alleniamo della coppia in crisi, infatti i due protagonisti sono agli antipodi, lei una giornalista cinematografica inizia una relazione con un noto regista; lui, uno scrittore che deve convincersi a iniziare la sua carriera letteraria un tempo è stato un professore di cinema, un tipo noioso insomma. Anche per lui però c'è una nuova relazione che bussa alla porta del suo cuore, riuscirà a capirlo e a cogliere l'attimo per trovare una nuova felicità? Woody Allen stavolta non si limita a parlare dei suoi temi abituali, omaggia il cinema europeo, quello della Nouvelle vague soprattutto e del suo amatissimo Ingmar Bergman, autore di cui non ha

Io Capitano

 Finalmente un film che è realistico nei confronti dell'immigrazione, e che non ne parla con le stesse parole di una certa parte politica che sostiene un irreale sostituzione etnica. Matteo Garrone lo conosciamo tutti; non è un regista schierato con una certa parte politica, altrimenti il film non sarebbe stato così realista. Lui dirige un opera difficile e coraggiosa, che forse all'inizio non fa subito colpo, ma è man mano che va avanti e la storia prende piede che colpisce al cuore lo spettatore, grazie a uno stratagemma poco usato nel cinema contemporaneo: l'umanità. Certo è difficile parlare di umanità quando devi fare attraversare a un gruppo di disperati che vogliono una vita migliore, il deserto con tutte le insidie del caso e i pericoli che si presentano. Il film è incentrato su due cugini che desiderano vivere una vita migliore e soprattutto vogliono realizzare i loro sogni. A differenza degli altri non sono disperati in cerca di un lavoro, non se la passano propri

007 Goldeneye

  James Bond torna con una missione praticamente impossibile: dopo la morte dell'agente 006, il suo compito è quello di fermare un pericoloso criminale che ha costruito un arma in grado di uccidere all'istante l'intera umanità compreso il pianeta. La missione di Bond e' quella di fermare il pericoloso criminale e distruggere la bomba, ma chi si cela dietro la maschera del criminale? Sarà una sorpresa che non vi aspettereste nessuno. Con gli anni novanta terminano gli anni della guerra fredda, e perciò a maggior ragione le storie su Bond, devono essere molto diverse. Il franchise più famoso della storia del cinema torna con una storia mozzafiato, con un nuovo protagonista, Pierce Brosnan, secondo me, per gli anni 90, è stato il volto giusto per caratterizzare il mitico James Bond. Personaggio nato dalla penna di Ian Fleming si è tuttavia costruita una storyline sul grande schermo, diventando uno dei personaggi più iconici della storia del cinema. Arriveranno altri film d

The Palace

 Torna Roman Polanski, e puntualmente alla fabbrica sbarca il suo nuovo lavoro; mi sarà piaciuto? Lasciatelo dire, difficilmente il vecchio Roman sbaglia un film, e spesso e volentieri sono io la prima a consigliarveli. The Palace invece non mi ha convinta per niente. Protagonisti un gruppo di vecchi ricchi che si incontrano in un lussuoso hotel, pieno di camerieri a soddisfare ogni loro capriccio, in attesa dell'arrivo dell'anno 2000. La trama è tutta qui, eh sì, puzza di cinepanettone lontano un miglio, e non importa che ci sia un cast di attori molto bravi, ovviamente tutti sprecati. Questo film dovrebbe essere una satira sulla ricchezza, ma c'è un problema: non fa ridere, e presenta personaggi patetici e petulanti che risultano persino fastidiosi, vedi l'attore porno anziano, interpretato da Barbareschi ad esempio, o assolutamente ridicoli, il vecchio che muore durante una scopata e la giovane mogliettina che fa finta sia ancora vivo per non perdere l'eredità. I

Un Post in solidarietà a Cassidy Pliskeen

  Un blog di cinema deve essere preservato, protetto, come una gemma preziosa. Ieri sono venuta a conoscenza che uno dei blog a cui ero maggiormente affezionata non esiste più. Ragazzi questo vuol dire solo una cosa: Abbiamo perso tutti. E scambiare un blog di recensioni per uno che divulga pirateria significa solo una cosa: una grossolana ignoranza. Mai e poi mai noi cinefili ci permetteremo di divulgare film usciti in sala, ma poi per cosa? Cosa ci guadagneremo noi? Non è meglio invitare i lettori a frequentare le sale piuttosto che fare il contrario? Un blog che divulga cultura non deve essere toccato punto. Spero che Cassy ritorni perché la blogosfera ha perso una delle sue menti più acute e intelligenti che abbia mai avuto. Non mi stupisco che in molti hanno lasciato, e se accade una cosa del genere, saranno in molti a cambiare piattaforma o peggio ancora, a traslocare su facebook che si sta magnando praticamente tutto, perciò blogger, se non vuoi perdere i tuoi utenti non fare ca

Priscilla

 È sempre difficile parlare di una superstar che in America è considerato un mito, al pari di Marilyn Monroe e James Dean. L'impresa si rivela molto più complicata se la protagonista non è la leggenda in questione, ma la persona che gli vive a fianco. Esatto, perché Priscilla e' tratto dal romanzo scritto proprio dalla stessa Priscilla Presley, Elvis and me e diretto con la sua consueta delicatezza da Sofia Coppola. Il film narra la storia di una ragazzina di 14 anni, che dopo la conoscenza del re del rock, vede rivoluzionare la sua vita da un giorno all'altro, e nonostante la giovanissima età imparare a comportarsi come una adulta, non come la bambina che in realtà è. Elvis si invaghisce di lei, ma siccome è troppo piccola per fare certe cose, preferisce avere con lei un rapporto platonico, mentre lui da superstar fa strage di cuori. Così assistiamo alla vita di una ragazzina, rinchiusa nella gabbia dorata chiamata Graceland dove può solo aspettare l'arrivo del suo uom

Il 2023 alla fabbrica dei sogni

 La mia non è  è non vuole essere una classifica di fine anno, ma un reso conto di ciò che ho amato e scoperto durante l'anno, o che ho anche (ri)scoperto. Il cinema per me non è solo una forma d'arte, ma una filosofia di vita che va avanti sin da quando ero molto piccola. Adesso non sto qui a raccontarvi per filo e per segno la mia storia di cinefila, la potete trovare nella sezione about me, quello che voglio fare è narrarvi quanto abbia amato il cinema di tre grandissimi registi che sono stati veri e propri protagonisti alla fabbrica l'anno scorso: La Scoperta Pietro Germi Una scoperta importantissima grazie all'amico Robydick che me lo ha fatto ricordare e ho cominciato a guardare e recensire i suoi film, non sono riuscita a smettere finché non li ho visti e recensiti tutti, Ormai Pietro Germi fa parte del mio olimpo. La (Ri)scoperta Luchino Visconti. Se voglio avere un blog di cinema più completo possibile, devo rimboccarsi le maniche, a cominciare dai più grandi,

Ferrari

 Io penso che la cosa più intelligente da fare sia evitare ogni inutile polemica riguardo agli stranieri che scelgono di raccontare storie di italiani al cinema. Mi limiterò a parlare dell'ennesimo filmone diretto da questo grande regista, che non si limita a parlare di Enzo Ferrari come grande imprenditore italiano, ma ne sottolinea anche il lato umano. Ciò che non è successo col film di Ridley Scott, House of Gucci che si è un film pacchiano e superficiale simile ad una soap opera, Ferrari invece è un film di contenuti, dove niente è lasciato al caso, con una storia che tratteggia pregi e difetti di questo grande imprenditore. Dal matrimonio ormai fallito con la moglie, una bravissima Penelope Cruz, alla relazione con un altra donna che gli ha dato un figlio, al rapporto non proprio idilliaco con i suoi dipendenti. Penso che Michael Mann abbia fatto un ottimo lavoro, e che qualsiasi polemica può andare a farsi benedire. Film da vedere, sia per conoscere un uomo che ha reso iconic

Wonka

  Se ho deciso di recuperare Wonka lo devo a due delle blogger che più ammiro nella blogosfera, Lisa Costa e Bollicina. Sono state loro con le classifiche di fine anno e una recensione a convincermi a dargli una chance. Personalmente pensavo al solito filmetto natalizio che sarebbe caduto di fronte alle due precedenti pellicole su Willy Wonka.  Invece, con mia grande sorpresa è un buon film, che cammina a testa alta, e lo fa con le sue gambe. Però dobbiamo dire che questo non è un remake, ma un prequel, dove un giovanissimo Willy Wonka alle prese con tre proprietari di fabbriche di cioccolato che lo ostacolano in tutti i modi. A dargli una mano, due persone che lavorano in una lavanderia insieme a lui per poter pagare il debito con la padrona della stanza, ma sono due che saranno di fondamentale importanza per detronizzare quei dilettanti che in confronto a lui dovrebbero mettersi un pannolino in faccia. Perché? Ve lo spiego subito, il cioccolato di Willy Wonka e' il più buono del

Il Mondo Dietro di te

 E oggi recensisco un film visto prima di Capodanno, è ovvio un thriller intriso di mistero e suspance con protagonisti Julia Roberts e Ethan Hawke. Una famiglia sceglie di staccare la spina e farsi una vacanza, così Amanda e Clay, con i loro figli, si rifugiano in una grande villa per passare un po' di giorni in completo relax, tutto ok finché una sera non torna il vero proprietario con sua figlia. La cosa più sconcertante è che tutti i dispositivi per la comunicazione sono fuori uso, internet stesso non funziona e nemmeno la figlia della coppia protagonista riesce a vedere Friends, la sua sitcom preferita. Insomma non funziona niente, ma una serie di eventi bizzarri getta un alone inquietante sulla realtà, cosa diavolo sta succedendo? La stessa Amanda all'inizio si dimostra subito diffidente, poi lei e suo marito capiscono che se vogliono capire che sta succedendo devono cominciare a fidarsi. Questa si rivela la strategia giusta, in quanto il proprietario sembra conoscere par

Killers of the Flower Moon

 Film lunghissimo, ultimamente il leggendario regista sa come mettere alla prova la resistenza del pubblico, si tratta ovviamente di grande cinema, anche se non tocca i vertici del capolavoro, ma questo ormai per Martin Scorsese, non è più di vitale importanza. Sono ormai trent'anni che Martin Scorsese e' entrato nella mia vita, ogni volta che esce un suo film me lo guardo, lo assimilò, cerco di comprenderlo, e molte volte mi ha dimostrato coi fatti, che nonostante tutto è ancora capace di fare del grandissimo cinema, e per questo film, ha avuto praticamente carta bianca. Un ottima cosa per un autore con la A maiuscola, quella di rispolverare un altra brutta storia dal passato dell'America. Qui si parla del massacro degli Osage, una guerra civile tra bianchi e nativi americani, silenziosa e subdola. Per cosa mi chiederete voi? Gli Osage hanno scoperto il petrolio nelle loro terre, e ai bianchi questa cosa non va giù. Così organizzano una serie di delitti per appropriarsi de

Buon 2024 amici della fabbrica

  Come sempre il primo post dell'anno nuovo è un post di auguri, quest'anno non ci saranno particolari novità farò in modo che arrivino spontaneamente, in modo da sviluppare tutte le idee che mi arrivano giorno per giorno. A breve come di consueto torna la promessa di quest'anno e per la quinta edizione è ricchissima di titoli. Intanto prima di continuare. Vi auguro un felice 2024, con l'augurio che vi porti tanta felicità e speriamo che la porti anche a me facendomi vincere la battaglia contro questo cancro che non accenna ad arrendersi, spero che l'immuniterapia che sto facendo dia i suoi ottimi risultati, sono stata un depressa in questi giorni, non ve lo nascondo, ma questa immunoterapia mi fa sperare tanto. Incrociamo le dita sia x me che x voi, buon 2024 a tutti e buon cinema.