Dovevo ascoltare Bollicina...che nel suo blog aveva detto Ri...vade retro! E invece mi sono fatta prendere dal lato solare della cosa e me lo sono guardato.
Gnappete, che vi devo dire? Ecco la mia recensione.
Il film è la brutta copia di Mamma mia con qualche cambiamento in più, perchè altrimenti sarebbe stato un plagio o un remake mascherato, se nel film precedentemente citato era la figlia che si sposava e cercava il suo rispettivo vero padre, in questo sono protagoniste due sorelle: una più diversa dell'altra innamorate dello stesso uomo.
Ok ora mi direte beh è un plot interessante, lo stesso che aveva attirato me e sottolineiamolo, sono una grande amante della musica anni ottanta, il periodo della mia adolescenza, che qui viene scimmiottato a dovere fino a quasi farne una parodia tra il comico e il ridicolo.
Bah, questi americani, ma come ci vedono? Sempre allegri? Spiritosi?
Film ricchissimo di stereotipi sull'italia che sembra un posto da cartolina, non come realmente è, e poi come mi spiegate che non c'è neanche un italiano e cantano tutti in inglese?
O meglio, di italiano c'è il gran figo che le due sorelle si contendono, che poi, non è che accadono problemi di gelosia o altro no, perchè?
Ma come ti dividi l'uomo con tua sorella, che per altro all'inizio ti dice una bugia spudorata ma ti fa capire che c'ha la cotta per l'omo tuo e non capisci niente?
Neanche quando vengono beccati in flagrante questa qui sta tutta contenta a cantare Faith di George Michael con l'altro ganzo che nel frattempo s'è rifatto vivo e la rivuole per se, facile passare da un uomo all'altro in uno schiocco di dita, molto realistica la descrizione dell'amore.
Quindi cosa resta di questo filmetto smielato a parte le canzoni?
I numeri musicali, quelli si che lo rendono frizzante, ma un film musical non ha bisogno solo di numeri musicali, coreografie e balletti ma ha bisogno di una storia che lo fa stare in piedi, ma la storia qui non regge, il plot è superficiale e fa acqua da tutte le parti, non tenendo conto dell'immedesimazione dello spettatore con i personaggi.
Ci si deve riconoscere nei personaggi del film altrimenti non vale, è fasullo e ipocrita esattamente come la storia che i due registi Max Giwa e Dania Pasquini cercano di raccontare sul grande schermo.
Daltronde è ovvio che anche il finale non è che presenta grandi sorprese, Madison e Taylor si riuniscono per il matrimonio della prima, che dopo cinque settimane esatte decide di sposare Raf interpretato da nientepopo di meno che da Giulio Berruti, interprete di Melissa P e la fiction Elisa di Rivombrosa ovviamente è nel seguito.
Il finale è banalotto, e l'ho accostato a un qualsiasi romanzetto rosa, che altro dire?
Tante belle canzoni, ma sotto sotto tanto fumo e poco arrosto.
Voto: 4
Gnappete, che vi devo dire? Ecco la mia recensione.
Il film è la brutta copia di Mamma mia con qualche cambiamento in più, perchè altrimenti sarebbe stato un plagio o un remake mascherato, se nel film precedentemente citato era la figlia che si sposava e cercava il suo rispettivo vero padre, in questo sono protagoniste due sorelle: una più diversa dell'altra innamorate dello stesso uomo.
Ok ora mi direte beh è un plot interessante, lo stesso che aveva attirato me e sottolineiamolo, sono una grande amante della musica anni ottanta, il periodo della mia adolescenza, che qui viene scimmiottato a dovere fino a quasi farne una parodia tra il comico e il ridicolo.
Bah, questi americani, ma come ci vedono? Sempre allegri? Spiritosi?
Film ricchissimo di stereotipi sull'italia che sembra un posto da cartolina, non come realmente è, e poi come mi spiegate che non c'è neanche un italiano e cantano tutti in inglese?
O meglio, di italiano c'è il gran figo che le due sorelle si contendono, che poi, non è che accadono problemi di gelosia o altro no, perchè?
Ma come ti dividi l'uomo con tua sorella, che per altro all'inizio ti dice una bugia spudorata ma ti fa capire che c'ha la cotta per l'omo tuo e non capisci niente?
Neanche quando vengono beccati in flagrante questa qui sta tutta contenta a cantare Faith di George Michael con l'altro ganzo che nel frattempo s'è rifatto vivo e la rivuole per se, facile passare da un uomo all'altro in uno schiocco di dita, molto realistica la descrizione dell'amore.
Quindi cosa resta di questo filmetto smielato a parte le canzoni?
I numeri musicali, quelli si che lo rendono frizzante, ma un film musical non ha bisogno solo di numeri musicali, coreografie e balletti ma ha bisogno di una storia che lo fa stare in piedi, ma la storia qui non regge, il plot è superficiale e fa acqua da tutte le parti, non tenendo conto dell'immedesimazione dello spettatore con i personaggi.
Ci si deve riconoscere nei personaggi del film altrimenti non vale, è fasullo e ipocrita esattamente come la storia che i due registi Max Giwa e Dania Pasquini cercano di raccontare sul grande schermo.
Daltronde è ovvio che anche il finale non è che presenta grandi sorprese, Madison e Taylor si riuniscono per il matrimonio della prima, che dopo cinque settimane esatte decide di sposare Raf interpretato da nientepopo di meno che da Giulio Berruti, interprete di Melissa P e la fiction Elisa di Rivombrosa ovviamente è nel seguito.
Il finale è banalotto, e l'ho accostato a un qualsiasi romanzetto rosa, che altro dire?
Tante belle canzoni, ma sotto sotto tanto fumo e poco arrosto.
Voto: 4
io sono stato meno cattivo....ma resta sempre robetta per non dire robaccia...
RispondiEliminasi, xD è decisamente una robetta, un filmetto punto ;)
Eliminail tizio ha fatto elisa di rivombrosa?
RispondiEliminaadesso tutto torna: i livelli di recitazione di questo pessimo filmetto infatti sono proprio da fiction italiana :)
hehehe, guarda che me tocca recensire, avevo parecchie aspettative per questo film (forse la musica anni ottanta? Aaaah nostalgia canaglia) che effettivamente sono rimaste deluse...pazienza ^_^
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