Thriller di stampo surrealista, si basa soprattutto sulle sensazioni e i sospetti del protagonista.
A guardarlo sembra davvero un film di Lynch, strano, inquietante, giocato su ombre e luci tanto care al regista di Missoula, che Nicolas Winding Refn omaggia in questo piccolo e raffinato film.
Non un semplice film, ma un gioiellino da guardare.
Primo perchè non ha avuto successo al botteghino, e come sapete spesso gli insuccessi sono piccole perle da rivalutare, poi perchè c'è uno straordinario quanto inedito John Turturro; sapete quanto amo questo attore.
Turturro veste i panni di un vigilante in un centro commerciale, che nonostante la polizia ha smesso di indagare sulla morte della moglie, lui continua ostinatamente le indagini per conto suo.
Il finale è strano e claustrofobico, e si gioca tutto sulla psicologia del protagonista, non si può spiegare ma solo interpretare, e non è mica facile.
Forse per apprezzarlo meglio lo dovrei rivedere, perchè certi passaggi finali mi hanno lasciata frastornata, comunque sia il film è tutto tranne una cavolata, per me è ormai un piccolo cult.
Voi ora direte ma Arwen ti è piaciuto o no? E io rispondo SI.
Bello, merita davvero di essere visto e posseduto, un tale gioiellino ha bisogno di una sincera rivalutazione, di quelle razionali e oggettive.
Nicolas Winding Refn non delude, anche se è un gradino sotto Bronson, poco importa, il film merita di essere visto e scoperto perchè è davvero un opera particolare, un thriller psicologico capace di inquietare e di sorprendere, grazie ad una regia efficace giocata sulle luci e le atmosfere, che accentuano la psicosi presunta del protagonista...ahi ahi ahi, stavo per spoilerare...hehehe, scusate. Dunque continuo, cosa stavo dicendo? Ah si, accentuano la psicosi del protagonista, un uomo solo, un cane sciolto si può dire, che non si accontenta delle indagini superficiali, sembra che faccia un viaggio all'interno di se stesso, infatti la durata del film si concentra solo su Turturro e la sua ricerca.
E così pure lo spettatore si immedesima in lui, ed entra in questo incubo vischiosissimo, quasi kafkiano, dove non si capisce dove comincia il film e dove finisce.
Spesso ci si domanda dove il protagonista vuole andare a parare...come se facesse una ricerca interiore su qualcuno che in realtà non esiste, o meglio, esiste nella sua testa...inquietante eh? Hehehe.
Voto: 7 e 1/2
A guardarlo sembra davvero un film di Lynch, strano, inquietante, giocato su ombre e luci tanto care al regista di Missoula, che Nicolas Winding Refn omaggia in questo piccolo e raffinato film.
Non un semplice film, ma un gioiellino da guardare.
Primo perchè non ha avuto successo al botteghino, e come sapete spesso gli insuccessi sono piccole perle da rivalutare, poi perchè c'è uno straordinario quanto inedito John Turturro; sapete quanto amo questo attore.
Turturro veste i panni di un vigilante in un centro commerciale, che nonostante la polizia ha smesso di indagare sulla morte della moglie, lui continua ostinatamente le indagini per conto suo.
Il finale è strano e claustrofobico, e si gioca tutto sulla psicologia del protagonista, non si può spiegare ma solo interpretare, e non è mica facile.
Forse per apprezzarlo meglio lo dovrei rivedere, perchè certi passaggi finali mi hanno lasciata frastornata, comunque sia il film è tutto tranne una cavolata, per me è ormai un piccolo cult.
Voi ora direte ma Arwen ti è piaciuto o no? E io rispondo SI.
Bello, merita davvero di essere visto e posseduto, un tale gioiellino ha bisogno di una sincera rivalutazione, di quelle razionali e oggettive.
Nicolas Winding Refn non delude, anche se è un gradino sotto Bronson, poco importa, il film merita di essere visto e scoperto perchè è davvero un opera particolare, un thriller psicologico capace di inquietare e di sorprendere, grazie ad una regia efficace giocata sulle luci e le atmosfere, che accentuano la psicosi presunta del protagonista...ahi ahi ahi, stavo per spoilerare...hehehe, scusate. Dunque continuo, cosa stavo dicendo? Ah si, accentuano la psicosi del protagonista, un uomo solo, un cane sciolto si può dire, che non si accontenta delle indagini superficiali, sembra che faccia un viaggio all'interno di se stesso, infatti la durata del film si concentra solo su Turturro e la sua ricerca.
E così pure lo spettatore si immedesima in lui, ed entra in questo incubo vischiosissimo, quasi kafkiano, dove non si capisce dove comincia il film e dove finisce.
Spesso ci si domanda dove il protagonista vuole andare a parare...come se facesse una ricerca interiore su qualcuno che in realtà non esiste, o meglio, esiste nella sua testa...inquietante eh? Hehehe.
Voto: 7 e 1/2
Coff coff, mi manca... :)
RispondiEliminaSembra davvero interessante, grazie per averlo segnalato perché era proprio sfuggito al mio radar.
ahi ahi ahi, recuperalo, e in fretta, perchè voglio leggere il commento nel tuo blog :)
Eliminagrazie bara ;) Si decisamente è un film strano, difficile, è piaciuto molto ance a me ^_^
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