Questo è un piccolo cult...anzi, un piccolo ma GRANDE cult.
Poche storie, Joe Dante è un regista capace di creare piccoli capolavori cinematografici, lo ha dimostrato con altre pellicole da me recensite in precedenza, e lo dimostra anche con quella che potrei definire forse il suo capolavoro assoluto.
Si perchè questo non è solo un semplice film nostalgico, ma si tratta di un vero atto d'amore per la settima arte.
Tutti i registi prima o poi hanno girato un film sul cinema, Tim Burton ha fatto il suo, Truffaut pure, e anche Joe Dante si è tuffato nella magica sala cinematografica stavolta, per raccontare con orgoglio e nostalgia i tempi dei Matinee, ovvero quei cinema che programmavano film di fantascienza e horror negli anni sessanta, le cui proiezioni erano di mattina.
Operazione nostalgia? Non direi, potrei sostenere che è uno sconfinato amore per un genere cinematografico a lungo vilipeso, come quello di fantascienza e horror, che sono a tutt'ora i generi di cinema che tocca il grande Joe Dante.
Film dimenticato, che meriterebbe una riscoperta dato che allora credo non se lo sia filato proprio nessuno, forse pochi appassionati di cinema che hanno capito il valore di questo piccolo ma grande gioiellino.
Come succede sempre è il tempo che rivela il valore di un opera cinematografica.
Nonostante non abbia poi incassato molto...ma questo è solo il rovescio della medaglia.
Questo tanto business cinematografico non vale un fico secco se c'è di mezzo la qualità e il valore di un film, che non tiene conto del guadagno di un opera, ma soltanto della sua capacità a resistere nel tempo, proprio come succede a Matinee.
Da vedere e rivedere un infinità di volte, sono sicura che non vi stancherete mai di vederlo.
Voto: 8
Poche storie, Joe Dante è un regista capace di creare piccoli capolavori cinematografici, lo ha dimostrato con altre pellicole da me recensite in precedenza, e lo dimostra anche con quella che potrei definire forse il suo capolavoro assoluto.
Si perchè questo non è solo un semplice film nostalgico, ma si tratta di un vero atto d'amore per la settima arte.
Tutti i registi prima o poi hanno girato un film sul cinema, Tim Burton ha fatto il suo, Truffaut pure, e anche Joe Dante si è tuffato nella magica sala cinematografica stavolta, per raccontare con orgoglio e nostalgia i tempi dei Matinee, ovvero quei cinema che programmavano film di fantascienza e horror negli anni sessanta, le cui proiezioni erano di mattina.
Operazione nostalgia? Non direi, potrei sostenere che è uno sconfinato amore per un genere cinematografico a lungo vilipeso, come quello di fantascienza e horror, che sono a tutt'ora i generi di cinema che tocca il grande Joe Dante.
Film dimenticato, che meriterebbe una riscoperta dato che allora credo non se lo sia filato proprio nessuno, forse pochi appassionati di cinema che hanno capito il valore di questo piccolo ma grande gioiellino.
Come succede sempre è il tempo che rivela il valore di un opera cinematografica.
Nonostante non abbia poi incassato molto...ma questo è solo il rovescio della medaglia.
Questo tanto business cinematografico non vale un fico secco se c'è di mezzo la qualità e il valore di un film, che non tiene conto del guadagno di un opera, ma soltanto della sua capacità a resistere nel tempo, proprio come succede a Matinee.
Da vedere e rivedere un infinità di volte, sono sicura che non vi stancherete mai di vederlo.
Voto: 8
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