E siamo giunti alla recensione anche del film La Ragazza del Treno, uno dei primi film che ho visto quest'anno, devo dire che mi ha sorpresa molto.
Tate Taylor che conoscete perchè ho recensito The Help -che guarda caso la recensione l'ho scritta esattamente 5 anni fa, e oggi che è il 30 aprile, recensisco anche il suo ultimo lavoro - e prossimamente recensirò anche la biografia sul padrino del soul James Brown.
Comunque parliamo del film, la cui trama racconta di Rachel - una brava Emily Blunt - che dopo la fine del suo matrimonio con Tom - Justin Theroux, passa le sue giornate in treno, e rimane affascinata da una coppia che secondo lei incarna l'ideale dell'amore perfetto Scott e Megan Hippwell.
Quando Megan scompare le sue certezze vanno a farsi benedire, prima perchè un giorno la vede abbracciata a un giovane arabo Abdic, così si avvicina al marito per scoprire l'intricata matassa legata alla sua sparizione.
Da subito si avvicina al marito di Megan per scoprire che è successo alla moglie, ma sarà un gioco pericoloso che avvicinerà anche chi è responsabile della sua sparizione, e sarà una sorpresa che lei non si aspetterà mai.
Giocare col fuoco è pericoloso e comporta molti rischi, e Rachel con le sue indagini, si avvicinerà ad un fuoco che lei non immaginerà, unendo anche l'ossessione che nutre per il marito e la sua seconda moglie, ossessione che si dipanerà una volta che riuscirà a smascherare il colpevole.
Un film interessante, e per quanto riguarda Tate Taylor, che non ha mai toccato il giallo, è un opera seppur tratta da un romanzo che cattura l'attenzione dello spettatore, stilisticamente la regia è impeccabile, e i contenuti incollano allo schermo.
Ma Taylor è capace anche di giocare con lo spettatore e di non rivelare nulla della verità, anzi, è capace anche di spiegare la verità della protagonista, cercando sempre di allontanarsi dal punto di vista di Rachel, con un gioco realtà/immaginazione che lascia senza dubbio sorpresi.
In poche parole, il film mi è piaciuto molto, sia per la sua tensione drammatica che non lascia mai lo spettatore, sia perchè c'è una capacità del regista di farti immedesimare con la sua protagonista, cosa che recentemente nessun autore riesce a fare.
Tralasciando la solita frase iconica che il film non rispecchia la luce del romanzo, che ormai è diventata un clichè, vi consiglio la visione che senza dubbio, vi colpirà positivamente.
Poi certo davanti a un film non tutti reagiscono alla stessa maniera.
Io l'ho apprezzato, e secondo me anche il romanzo sarà molto interessante, il finale ovviamente sarà catartico, e anche Rachel capirà che deve trovare la sua strada, e dimenticare le sue ossessioni per il marito, figura molto importante per questo caso, soprattutto perchè si conoscerà il suo lato bastardo, come tanti uomini lo sono.
Comunque sia, è un film che mi è piaciuto e vi consiglio di vedere.
Voto: 7
Tate Taylor che conoscete perchè ho recensito The Help -che guarda caso la recensione l'ho scritta esattamente 5 anni fa, e oggi che è il 30 aprile, recensisco anche il suo ultimo lavoro - e prossimamente recensirò anche la biografia sul padrino del soul James Brown.
Comunque parliamo del film, la cui trama racconta di Rachel - una brava Emily Blunt - che dopo la fine del suo matrimonio con Tom - Justin Theroux, passa le sue giornate in treno, e rimane affascinata da una coppia che secondo lei incarna l'ideale dell'amore perfetto Scott e Megan Hippwell.
Quando Megan scompare le sue certezze vanno a farsi benedire, prima perchè un giorno la vede abbracciata a un giovane arabo Abdic, così si avvicina al marito per scoprire l'intricata matassa legata alla sua sparizione.
Da subito si avvicina al marito di Megan per scoprire che è successo alla moglie, ma sarà un gioco pericoloso che avvicinerà anche chi è responsabile della sua sparizione, e sarà una sorpresa che lei non si aspetterà mai.
Giocare col fuoco è pericoloso e comporta molti rischi, e Rachel con le sue indagini, si avvicinerà ad un fuoco che lei non immaginerà, unendo anche l'ossessione che nutre per il marito e la sua seconda moglie, ossessione che si dipanerà una volta che riuscirà a smascherare il colpevole.
Un film interessante, e per quanto riguarda Tate Taylor, che non ha mai toccato il giallo, è un opera seppur tratta da un romanzo che cattura l'attenzione dello spettatore, stilisticamente la regia è impeccabile, e i contenuti incollano allo schermo.
Ma Taylor è capace anche di giocare con lo spettatore e di non rivelare nulla della verità, anzi, è capace anche di spiegare la verità della protagonista, cercando sempre di allontanarsi dal punto di vista di Rachel, con un gioco realtà/immaginazione che lascia senza dubbio sorpresi.
In poche parole, il film mi è piaciuto molto, sia per la sua tensione drammatica che non lascia mai lo spettatore, sia perchè c'è una capacità del regista di farti immedesimare con la sua protagonista, cosa che recentemente nessun autore riesce a fare.
Tralasciando la solita frase iconica che il film non rispecchia la luce del romanzo, che ormai è diventata un clichè, vi consiglio la visione che senza dubbio, vi colpirà positivamente.
Poi certo davanti a un film non tutti reagiscono alla stessa maniera.
Io l'ho apprezzato, e secondo me anche il romanzo sarà molto interessante, il finale ovviamente sarà catartico, e anche Rachel capirà che deve trovare la sua strada, e dimenticare le sue ossessioni per il marito, figura molto importante per questo caso, soprattutto perchè si conoscerà il suo lato bastardo, come tanti uomini lo sono.
Comunque sia, è un film che mi è piaciuto e vi consiglio di vedere.
Voto: 7
A me invece non è piaciuto molto, sembra scritto da un'ubriaco, come la protagonista! :-P
RispondiEliminaMa dai, io l'ho trovato interessantissimo invece ;)
EliminaHa qualche evidente problema di narrazione, però in generale quando lo vidi non lo trovai una cattiva visione, anche se ne potevo fare tranquillamente a meno.
RispondiEliminanooo, a me invece ha coinvolto e anche molto ^_^
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