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Horror Stories Summer Edition - The Djinn

 

Come ogni martedì, arriva puntuale Horror Stories la rubrica horror della fabbrica dei sogni, e questa settimana ho scelto un film incredibile, The Djinn diretto da due registi interessantissimi, David Charbonier e Justin Powell due registi di grandissimo talento.
GREAT MOVIE
Potevo dare solo questo giudizio a The Djinn.
Film che dura pochissimo, ma quel pochissimo ti fa venire la pelle d'oca.
Protatonista un bambino che per colpa di un operazione non può parlare e si sente responsabile del suicidio della madre.
Vive con il padre con cui ha un ottimo rapporto, la notte il padre fa il DJ in una radio, un giorno trova un libro e fa un rituale per riavere la voce.
Per il bambino sarà un incubo senza fine, anzi solo fino a mezzanotte, e dovrà sostenere una lotta estenuante per non perdere l'anima.
Riuscirà nell'impresa?
Il film ha pochissimi dialoghi, in tutto una manciata di minuti, perché è ambientato solo ed esclusivamente tra le quattro mura domestiche con protagonista proprio il bambino, che è un attore bravissimo, capace di emozionare anche con pochi gesti.

Si perché The Djinn non è affatto un film facile, la sua grandezza sta nella sua complessità.
Raramente si è visto al cinema un opera così complessa, e allo stesso tempo capace di farti venire la pelle d'oca.
Il suo orrore è tutto psicologico.
Ed è il genere di horror che io adoro,  quindi potete immaginare quando ho premuto play e ho cominciato a guardarlo la mia curiosità era molto alta, ma l'entusiasmo è cresciuto man mano che il rituale andava avanti.
Fino allo sconvolgente finale che non vi anticipo per non rovinarvi la sorpresa.
Un film girato con pochi messi, e non vedo l'ora di vedere anche il loro esordio The Boy Behind the Door, appena trovo i sottotitoli.
Un film davvero sconvolgente, che nasce dal dolore di un bambino nel non poter parlare come gli altri, e i due registi, per altro bravissimi, ti fanno sentire quel dolore, e tu lo senti amplificato a mille perché riesci a immedesimarti nel bambino protagonista come non riesce con altre pellicole.
E se lo dico io ci dovete credere.







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