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Boys don't Cry


ATTENZIONE, LA RECENSIONE E' INTRISA DI SPOILER, PRIMA DI LEGGERLA SI CONSIGLIA LA VISIONE DEL FILM.

 Film tratto da una storia realmente accaduta nei primi anni novanta in America, è la storia di una ragazza che si finge maschio e che si innamora ricambiato di un altra ragazza, Brandon Teena che soffre di una crisi di genere, e nella mente si sente a tutti gli effetti un ragazzo, si veste come un ragazzo, si comporta come un ragazzo, ma differentemente dai ragazzi veri, ha una dolcezza a cui è impossibile resistere.
Non finirà bene...perché le sue bugie verranno portate alla luce da una serie di eventi, e due dei ragazzi lo stupreranno brutalmente....




Un film coraggioso, girato quando ancora la distrofia di genere era considerato un tabù, e vi parlo di ben ventiquattro anni fa, che ha portato alla luce il talento di una attrice bravissima come Hillary Swank, che per questo ruolo ha vinto un meritatissimo oscar.
Ho finito di rivederlo proprio poco fa, e devo dire che il rewatching, è stato molto più emozionante della prima visione.
Brandon Teena o Teena Brandon è esistito veramente ed è stato assassinato dai suoi stupratori, due pazzi che non hanno accettato che Lana Tisdel si fosse innamorata di lui.
Una storia durissima e lancinante, che riesce persino a commuovere in certe scene, e pensare che è un opera prima, protagonista un essere umano, che decide di essere quello che si sente di essere, ed è proprio per questo che viene punito, oltraggiato, brutalmente pestato e stuprato, i due responsabili di questo atto bastardo, si dimostrano transfobici all'ennesima potenza.
La scena dello stupro è dolorosissima, e c'è un poliziotto che li aiuta anche a farla franca, ma con l'omicidio le cose diventeranno molto più pericolose e drammatiche per quei balordi.
Come ho detto prima è un film coraggioso, che tratta un tema delicatissimo, come la disforia di genere, che non viene detta nelle recensioni che ho letto, ma la dico io.
Dolorosa anche la scena in cui spogliano Brandon per dimostrare a Lana  che è una donna, la vergogna, il disgusto che vengono ampiamente e ottimamente espressi da una bravissima Hillary Swank che grazie a questo ruolo vincerà il suo primo oscar.
Un film duro e difficile, che è anche capace di fare riflettere sull'importanza di essere se stessi e non rinunciare al proprio vero io.
Film a visione obbligatoria, e lo dico sinceramente.
Buona Visione.





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