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La Caduta della Casa degli Usher

 

Ho praticamente dimenticato di recensire questa miniserie ideata da Mike Flanagan, se non avessi controllato al volo che oggi è proprio il giorno in cui devo recensire le serie tv o le miniserie, non so che mi succede questa settimana, lo devo ammettere, sono completamente fusa.

Comunque, giacché ci siamo è andata così e balliamo.
Stavolta Mike Flanagan punta a dei racconti scritti da Edgar Allan Poe e vince, soprattutto perché a confessare il tutto in una notte buia e tempestosa è il capofamiglia di una multinazionale di farmaci a cui è morta praticamente tutta la famiglia, figli compresi, tranne ovviamente la moglie giovane.
Un incubo vissuto ad occhi aperti, che rappresenta tutto il marcio che può presentarsi in una famiglia, perché come si dice? I Parenti sono come i serpenti, e i serpenti strisciano per terra e a uno ad uno cadranno come le bocce del bowling.
Fa male guardare questa miniserie, perché oltre ad essere dolorosa da vedere, è anche capace di fare uscire tutti i caratteri dei familiari, che non guardano in faccia nessuno pur di essere quello che vogliono, e se devono schiacciare gli altri, lo fanno senza pensarci due volte.
Questa è La Caduta della Casa degli Usher, che episodio, dopo episodio, ti mostra tutto il marcio che può esistere in una famiglia, sin dal primo spiacevole episodio, fino all'ultimissima puntata, dove tutti i nodi salgono al pettine.
Vi sembra strano? Vi sembra normale?
Si, se si parla di famiglia soprattutto se è una famiglia disfunzionale come quella degli Usher.
Guardatela, sono sicura che sarà difficile dimenticarla.
Buona Visione.





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