La Locanda della Felicità

 

Zhang Ymou è sempre stato un regista che ho molto apprezzato e più di una volta mi ha dato la prova della profondità del suo cinema e dei suoi temi.

Mi sa che spesso e volentieri arriveranno altri film alla fabbrica di questo sorprendente quanto unico autore cinematografico.

Il cinema orientale voi lo sapete, non lo amo LO ADORO, mi piacciono soprattutto le tematiche, le tradizioni, i sentimenti e tanto altro ancora, e fin da quando ero bambina guardavo a queste storie con una certa fascinazione, che era capace di catapultarmi in storie sempre incentrate sull'animo umano quanto più profondo potesse essere.

Lo è anche questo film, che non mi sono lasciata sfuggire appena l'ho trovato nel mio sito di riferimento che uso per guardare tutti i titoli che destano la mia curiosità.

Essendo poi un film di Zhang Ymou non ci ho pensato due volte a sceglierlo.

La storia di cui parla La Locanda della Felicità, è una storia d'amicizia, tra un uomo e una giovane ragazza cieca osteggiata dalla famiglia che aspetta il padre, ma questi non arriverà mai, almeno non all'inizio.

L'uomo si prende cura della giovane a differenza della madre e del fratello e la usa per la sua attività di massaggiatrice, presso appunto uno stabilimento, e la ragazza accetta, un po' per uscire da quella situazione opprimente, un po' perché capisce che l'uomo nonostante tutto la vuole aiutare.

Se i primi clienti sono gli amici dell'uomo, i successivi ovviamente sono da ricercare e non è facile pubblicizzare questa attività, ma ci riusciranno.

Dovranno anche mentire alla ragazza che tutto vada bene anche se così non è, ma la ragazza anche se massaggia gratis non si perde d'animo.

Il perché? Perché per quanto posssa essere incredibile, quella è l'unica ragione in cui si rende viva agli occhi degli altri, e si sente molto bene.

Arriverà il momento in cui anche il padre si accorgerà di lei?

Questo non lo dico, dovete guardare il film per capirlo, e guardatelo perché questo film non è bellissimo, è straordinario.

Buona Visione.