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Jade

 
Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale doppia Riguarda & Recensisci, che ripesca tutti i film visti in precedenza ma non ancora recensiti alla fabbrica, come primo appuntamento del mercoledì, è stato selezionato per voi il thriller scritto da Joe Eszterhas, che negli anni novanta andava forte per essere stato l'autore del cult che ha reso Sharon Stone una star di prima grandezza Basic Instinct, ma questo Jade ovviamente è un altro film.




La storia racconta di un omicidio di un uomo molto ricco, Kiye Medford che organizzava incontri tra uomini potenti e  giovani ragazze disposte a venire a letto con loro. Sin dal primo istante, le indagini si rivelano difficili e complicate, e a svolgerle c'è il viceprocuratore David Corelli, che in passato è stato amico di Matt Gavin e anche innamorato di sua moglie Trina donna che non ha mai dimenticato e che si pensi centri qualcosa con il delitto.
E' davvero così? Oppure dietro questi delitti si nasconde qualcosa di talmente losco che è difficile portarlo alla luce?
Le ricerche per scoprire il colpevole vanno avanti,  e nuove prove arrivano e che portano a una giovane donna, una parrucchiera, Patrice Jacinto che frequentava la casa di Medford e che sa parecchie cose a riguardo, ben presto certamente farà una brutta fine per non farla parlare, e chi è potente ha i mezzi necessari per non finire nei casini, proprio quanto essa ha deciso di parlare di Jade, la misteriosa donna che tutti volevano e si pensi centri qualcosa col delitto.
E' davvero così?
Nella casa al mare si trova un filmato dove c'è proprio Trina  nel bel mezzo di un incontro sessuale, ma è proprio una prova che la incrimina?
Si pensa di no, perché effettivamente potrebbe anche essere il movente di chi ha deciso di uccidere Kyle Medford, che gestiva questo giro,  dove anche Trina partecipava.
Questo rende ancora più complicate le indagini, il cui film rimane con un finale sospeso, ma non per i protagonisti, che tra loro capiscono che la verità verrà presentata in maniera inaspettata e senza alcuna conseguenza?
Oppure si?
William Friedkin, di cui questo è stato il primo film che ho visto, costruisce un film grazie alla sceneggiatura di Eszterhas, con una costruzione intelligente e mai banale, un vero e proprio thriller dove nulla è lasciato al caso.
Qui stiamo parlando di una storia diretta da un autentico maestro del cinema, e allora mi era anche piaciuto.
Non è il classico noir con la dark lady da mandare in gabbia, ma un opera dove la costruzione degli eventi arriva in modo che sia lo spettatore a scoprire tutto.
Il che la rende ancora più audace e pericolosa rispetto agli altri film.
Sono Matt e Trina i soli a sapere la verità, ed è una verità terribile con cui dovranno fare i conti per il resto della loro vita.
Buona Visione.







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