Questo mese saranno tre i film recensiti per la promessa, anche perché non ho fatto tempo a recensire il secondo di aprile, lo faccio adesso, e spero di recensire in breve tempo anche i film di maggio.
Adesso tocca a un film di Rainer Werner Fassbinder da me amatissimo per tanti motivi e chi bazzica questi lidi sa che ho dato parecchio spazio al suo cinema, quest'anno l'ho fatto partecipare alla promessa, selezionando Lili Marleen mi sarà piaciuto?
Tagliamo subito la testa al toro, così ci facciamo meno male, sapete che non riesco ad essere obiettiva con certi autori che nel bene e nel male hanno segnato la mia vita, tra questi autori c'è anche Rainer Werner Fassbinder che è entrato nel mio olimpo personale fin da quando ho visto Martha film che ho adorato e che mi ha devastata per la cattiveria del marito.
Con Lili Marleen ci troviamo invece davanti a un opera minore del grande regista tedesco, e con minore non intendo brutta, soltanto non all'altezza di altre pellicole da lui dirette, ma ugualmente un buon film con al centro una storia d'amore.
C'è persino il nostro Giancarlo Giannini nel ruolo di una spia che si innamora della cantante simbolo del regime che nasconde ugualmente qualcosa.
Una pellicola certamente interessante, ma meno riuscita rispetto ai suoi tanti capolavori, qui sceglie di dirigere un melò, e lo fa ovviamente alla sua maniera.
Bisogna essere obiettivi è vero, e certamente con questa recensione ci sto provando, indubbiamente non posso nascondere che il film mi sia piaciuto, qui Fassbinder affronta la seconda guerra mondiale attraverso una storia d'amore, tema difficile da affrontare, ma ugualmente colpisce al segno dello spettatore.
Non un capolavoro ma ugualmente un gran bel film.
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