C'è un profondo dolore dietro questo film, ma non è un dolore semplice, è un dolore lacerante che ti spiazza ma che sicuramente non lascia indifferenti, Francis Ford Coppola torna due anni dopo lo splendido (ma sottovalutatissimo per me) un altra giovinezza e realizza un opera che accompagna per mano lo spettatore, girato in bianco e nero con flashback a colori per enfatizzare i mondi e le personalità dei personaggi che sembrano viaggiare in un atmosfera surreale, in cui è incentrato il mistero della scomparsa del fratello maggiore di Bennie che ora vive in Argentina a si fa chiamare Tetro dall'inizio del suo cognome, non lo conosce nessuno apparte Bennie, vive con Miranda una dottoressa che si è innamorata di lui dopo averlo conosciuto in un ospedale psichiatrico, il tutto costruito come un simil puzzle per raccontare le vite di questi due fratelli, e soprattutto incentrando l'attenzione sulla figura ingombrante paterna (di cui Francis Ford Coppola non nega nè conferma ci siano risvolti autobiografici) e sui rapporti conflittuali tra Tetro (Angelo detto Angie) e suo padre soprattutto dopo la morte della madre famoso soprano in un incidente stradale...E' forse questo il mistero che unisce i due fratelli o c'è dell'altro?
All'inizio i rapporti tra i due fratelli sono difficili e conflittuali, poi man mano che passa il tempo iniziano a conoscersi e a capirsi meglio.
Coppola non svela nulla di tutto ciò ma anzi fa il contrario, lascia che sia lo spettatore a scoprire il mistero che si cela nelle vite di questi due giovani, in alcuni momenti il film sembra troppo lungo o addirittura manieristico ma è un impressione che viene smontata solo alla visione delle splendide immagini a colori ( meravigliosa quella della ballerina danzante) e in bianco e nero (soprattutto quando i due fratelli si confrontano e parlano per scoprire perchè Tetro non è più tornato a casa e non l'ha ripreso con se dopo avergli lasciato la lettera)
Menzione speciale a Vincent Gallo, è nato un grande attore? Io punto tutto su di lui e sono sicura che farà moltissima strada soprattutto dopo questa splendida interpretazione, altrettanto bravo Alden Enenhreich nel ruolo di Bennie, giovane diciottenne in cerca di se stesso e della verità, insieme sono straordinari soprattutto in questo film.
In Conclusione un capolavoro, un opera davvero straordinaria la cui visione è consigliatissima sia per la regia, che per l'interpretazione degli attori e anche per la fotografia.
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