Trama
Le cinque sorelle Lisbon, viste attraverso gli occhi di quattro ragazzi che le hanno sempre ammirate dal giorno del loro arrivo in città e raccontate attraverso i loro ricordi...
Siamo a Detroit nel Michigan, verso gli anni 70, l'america sta uscendo da poco da una vecchia cultura rigidamente religiosa, in questa cittadina vive la numerosa famiglia Lisbon composta dal padre insegnante di matematica del liceo locale, da una madre rigidamente cattolica e bigotta e da cinque figlie nel pieno della loro adolescenza.
Le cinque sorelle Lisbon, viste attraverso gli occhi di quattro ragazzi che le hanno sempre ammirate dal giorno del loro arrivo in città e raccontate attraverso i loro ricordi...
Siamo a Detroit nel Michigan, verso gli anni 70, l'america sta uscendo da poco da una vecchia cultura rigidamente religiosa, in questa cittadina vive la numerosa famiglia Lisbon composta dal padre insegnante di matematica del liceo locale, da una madre rigidamente cattolica e bigotta e da cinque figlie nel pieno della loro adolescenza.
Il vicinato osserva ma non interviene fino infondo, tutto viene osservato anche attraverso l'obbiettivo dei media che ne fanno un vero e proprio caso nazionale.
Il padre nonostante sia un professore di matematica e sta sempre in mezzo ai ragazzi è incapace di comprendere le figlie, che sono vittime della madre, in realtà tutta la famiglia lo è compreso il padre è una vera famiglia ostaggio per questo prima Cecilia, si suiciderà dopo aver assistito a un patetico party organizzato dalla madre, le Lux che è la ribelle di casa diventa l'oggetto del desiderio di Trip Fontaine che dopo la festa di fine anno fa l'amore con lei abbandonandola sul prato di un campo da golf...la punizione della famiglia sarà molto ma molto più crudele di quanto gli altri avrebbero immaginato...
Il padre nonostante sia un professore di matematica e sta sempre in mezzo ai ragazzi è incapace di comprendere le figlie, che sono vittime della madre, in realtà tutta la famiglia lo è compreso il padre è una vera famiglia ostaggio per questo prima Cecilia, si suiciderà dopo aver assistito a un patetico party organizzato dalla madre, le Lux che è la ribelle di casa diventa l'oggetto del desiderio di Trip Fontaine che dopo la festa di fine anno fa l'amore con lei abbandonandola sul prato di un campo da golf...la punizione della famiglia sarà molto ma molto più crudele di quanto gli altri avrebbero immaginato...
Così Lux, Bonnie, Mary e Therese decidono di compiere un atto estremo per liberarsi per sempre dell'ingombrante madre.
Commento
Il film è tratto dal romanzo Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides, e con mia grande sorpresa ho scoperto proprio poco fa cliccando su wikipedia che è tratto da una storia vera accaduta in Michigan negli anni settanta.
La società borghese, sa solo osservare e non interviene per aiutare queste ragazze che si trovano nel pieno della loro adolescenza, come tutti quanti vorrebbero avere rapporti con i loro coetanei, innamorarsi, uscire, ma il bigottismo e la severità della madre riesce solo a imprigionare queste ragazze rendendole come degli oggetti di sua proprietà, Sofia Coppola nella sua opera prima ci dona un film complesso e delicato, drammatico e malinconico, e rispetto ai vari filmetti per adolescenti ha una qualità in più, riesce a sorprenderti dal primo all'ultimo fotogramma, fin dai titoli di testa sembra sfogliare il diario di un' adolescente, i suoi ricordi, la sua vita, le sue aspirazioni, la fotografia marcatamente cromata fin dalle prime inquadrature che fanno intravedere i campi, la gente che passeggia con i cani, tutto sembra perfetto, tutto in ordine e pulito, ed è proprio in questi ambienti che si consuma il dramma di queste giovani ragazze destinate ad una prigione invisibile da una madre e da un padre incapaci di comprenderle e di farle vivere la vita, Sofia Coppola fotografa una borghesia ridicola e bigotta, nascosta da un perbenismo che in realtà non le appartiene, la società in torno a loro, le osserva e sa solo giudicare la loro sofferenza mai del tutto gridata e svelata ai quattro venti, durante la visione del film hai l'impressione di sentirti oppressa, provi una tristezza e malinconia, con un grande sconcerto nei comportamenti educativi dei genitori, specialmente del padre che come le figlie è vittima della moglie. La loro è una bellezza sfiorata, mai del tutto posseduta, forse per questo che quei cinque ragazzi sognano di stare con loro.
Nel film si scontrano due culture, la vecchia formata da genitori rigidamente severi e bigotti, e quella nuova il tutto viene frenato dietro un perbenismo di facciata che è come una maschera dietro quei cinque volti di piccole donne rimaste giovani per sempre dentro una casa prigione da cui non usciranno mai più.
Il film è tratto dal romanzo Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides, e con mia grande sorpresa ho scoperto proprio poco fa cliccando su wikipedia che è tratto da una storia vera accaduta in Michigan negli anni settanta.
La società borghese, sa solo osservare e non interviene per aiutare queste ragazze che si trovano nel pieno della loro adolescenza, come tutti quanti vorrebbero avere rapporti con i loro coetanei, innamorarsi, uscire, ma il bigottismo e la severità della madre riesce solo a imprigionare queste ragazze rendendole come degli oggetti di sua proprietà, Sofia Coppola nella sua opera prima ci dona un film complesso e delicato, drammatico e malinconico, e rispetto ai vari filmetti per adolescenti ha una qualità in più, riesce a sorprenderti dal primo all'ultimo fotogramma, fin dai titoli di testa sembra sfogliare il diario di un' adolescente, i suoi ricordi, la sua vita, le sue aspirazioni, la fotografia marcatamente cromata fin dalle prime inquadrature che fanno intravedere i campi, la gente che passeggia con i cani, tutto sembra perfetto, tutto in ordine e pulito, ed è proprio in questi ambienti che si consuma il dramma di queste giovani ragazze destinate ad una prigione invisibile da una madre e da un padre incapaci di comprenderle e di farle vivere la vita, Sofia Coppola fotografa una borghesia ridicola e bigotta, nascosta da un perbenismo che in realtà non le appartiene, la società in torno a loro, le osserva e sa solo giudicare la loro sofferenza mai del tutto gridata e svelata ai quattro venti, durante la visione del film hai l'impressione di sentirti oppressa, provi una tristezza e malinconia, con un grande sconcerto nei comportamenti educativi dei genitori, specialmente del padre che come le figlie è vittima della moglie. La loro è una bellezza sfiorata, mai del tutto posseduta, forse per questo che quei cinque ragazzi sognano di stare con loro.
Nel film si scontrano due culture, la vecchia formata da genitori rigidamente severi e bigotti, e quella nuova il tutto viene frenato dietro un perbenismo di facciata che è come una maschera dietro quei cinque volti di piccole donne rimaste giovani per sempre dentro una casa prigione da cui non usciranno mai più.
bellissimo film, peccato che la coppola faccia così pochi film......
RispondiEliminaache il tuo blog è molto bello!
appoposito di edie, i suoi film sono praticamente introvabili in italiano, li ho dovuti vedere in inglese nonostante non sappia bene la lingua ma ne è valsa la pena.
che mi venga un colpo, la storia è vera?!? Premesso che ho letto solo il libro, non ho il coraggio di guardare il film perchè solo per il libro sono stata malissimo... Che fosse tratto da una storia vera lo ignoravo oppure rimosso dallo shock. Santo cielo, corro su wikipedia!! A breve spero di trovare il coraggio di affrontare il film(mia nonna mi ha tirato dietro il libro appena l'ha finito "che ca**o me fai legge Arià"? XD lool)
RispondiEliminasi, comunque veditelo il film perchè è molto toccante bravissimi tutti gli interpreti :)
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