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Basta che funzioni

Woody Allen torna alla commedia, e che commedia, innanzitutto ha come alter ego un genio Boris, che anni prima è stato vicino dall'avere il premio nobel per la scienza, e ora passa il suo tempo insegnando ai bambini a giocare a scacchi, trattandoli piuttosto male, e a incontrarsi con gli amici per parlare del più e del meno, bevendo e cazzeggiando, lui però zoppica per aver tentato il suicidio dopo che la moglie lo ha lasciato, la sua vita compie una virata quando a incrociare la sua strada arriva una ragazza di ventuno anni Melody, che rimane affascinata da Boris e si trasferisce a casa sua, i due iniziano una convivenza dissacrante in cui la ragazza il più delle volte deve fare da "infermiera" a Boris e lo deve accudire, soprattutto quando ha le sue crisi di panico, la ragazza invece di ascoltare la sua musica preferita deve far contento Boris e ascoltare Beethoven, va tutto per il meglio, finchè non arrivano prima la madre che sembra innocentina, con il suo completo color confetto, ma poi arriva a vivere con ben due amanti e cerca in tutti i modi all'inizio invano, di convincere la figlia a stare con un ragazzo giovane come lei, poi arriva il padre che piantato dalla sua seconda moglie cerca di riconciliarsi con la prima moglie ma invano, i due si incontreranno nel bel mezzo di una mostra di collage di nudi fatti dalla donna che dice al marito di vivere con due uomini che adora, due uomini che in realtà sono i suoi due amanti, quando la ragazza incontra il giovane con cui la madre voleva che la figlia stava insieme a lui, scocca la scintilla, Boris tenta un altra volta il suicidio, ma atterra su un altra donna, donna che lui porta in ospedale e con cui scoccherà la scintilla, Melody gli confessa di amare il ragazzo e si lasciano poco prima che lui tenta il suicidio, e il padre della ragazza confessa la sua tristezza per la moglie che lo ha abbandonato a un altro uomo...non vi dico altro per non rovinarvi la sorpresa...
Woody Allen scrive e dirige una commedia, interessante, dissacrante, sui rapporti d'amore, in modo acuto, pungente un film carinissimo e consigliatissimo, che pur restando privo di virtuosismi registici (Woody Allen non ama le sperimentazioni, ma si concentra sui rapporti umani) e che è rimasta nel cassetto per trent'anni e che è stata scritta per Zero Mostel, attore morto nel 77 dopo l'uscita di Io e Annie. In fin dei conti non importa di chi ti innamori o con chi stai, basta che funzioni...è questa la filosofia del film, ottimo.

          

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